Gli investitori stanno assistendo a una rinascita industriale dell’economia statunitense, resa ancora più attraente dalla minore dipendenza energetica una situazione che favorisce gli investimenti nell’equity USA. Questo mercato è uno dei più difficili da superare per i professionisti della gestione attiva. Il grado in cui un gestore può amministrare il portafoglio senza restrizioni condiziona le possibilità di battere l’indice della borsa statunitense.
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Il mercato azionario statunitense, negli ultimi anni, è stato una fonte di redditività. In un periodo di tre anni (fino al 14 di settembre), l’indice S&P 500 è salito del 78% misurato in dollari. Nonostante ci siano stati incidenti di percorso, come la crisi dell’eurozona, il baratro fiscale degli USA, gli eventi geopolitici o l’incerta ripresa del PIL, il mercato azionario degli Stati Uniti ha continuato a crescere nel 2013, che è stato un anno brillante, con l’indice S&P500 che è salito del 32%. Nella parte già trascorsa del 2014, fino a settembre, questo indice è salito del 9%, anche se ci sono state delle punte di volatilità lungo il cammino. La crisi in Ucraina ha provocato forti vendite verso la fine di gennaio e, nonostante la consistente riduzione della crescita del PIL nel primo trimestre del 2014, il mercato ha vissuto un periodo di ridotta volatilità, con l’indice VIX a livelli storicamente bassi.
FONDI | MARCHIO FUNDS PEOPLE |
EDMOND DE ROTHSCHILD US VALUE & YIELD | |
NORDEA 1 NORTH AMERICAN ALL CAP | |
FIDELITY AMERICA | ![]() |
AXA ROSENBERG US EN. INDEX EQUITY ALPHA | ![]() |
PICTET USA INDEX | |
UBS (LUX) EQUITY SICAV - USA GROWTH | |
FRANKLIN U.S. OPPORTUNITIES | |
GS US EQUITY PORTFOLIO | |
PIONEER US RESEARCH | |
MSS US ADVANTAGE |
Tensioni geopolitiche
Detto questo, c’è stata un’altra punta di volatilità verso la fine di luglio. Con l’indice S&P500 scambiato in questo periodo a un rapporto costo/beneficio di 18 volte, sembra che gli investitori siano molto sensibili alle valutazioni. Inoltre, per gli operatori esistono altre fonti di nervosismo, come la crescente violenza in Ucraina, le sanzioni russe e gli eventi destabilizzanti in Iraq, Libia e Siria. La sensibilità degli investitori alle valutazioni si riflette nella differente redditività delle piccole e grandi compagnie nel 2014 (che è stata rispettivamente dello 0,62% e del 9%).
DISTRIBUZIONE PER SETTORI
Portafoglio medio totale di ogni trimestre e le prime posizioni di ogni fondo individuale a luglio, in percentuale. Fondi selezionati da Allfunds Bank. Fonte: Allfunds Bank.
SETTORE | GEN 2014 | APR 2014 | LUG 2014 |
TECNOLOGIA INFORMAZIONE | 18,869 | 18,263 | 19,32 |
FINANZIERO | 13,408 | 13,164 | 13,488 |
SALUTE | 12,837 | 12,451 | 13,017 |
CONSUMO CICLICO | 11,576 | 11,338 | 11,178 |
INDUSTRIA | 9,828 | 9,687 | 9,386 |
CONSUMO NO CICLICO | 7,43 | 7,791 | 7,517 |
ENERGIA | 6,298 | 7,05 | 7,033 |
MATERIALI | 2,382 | 2,533 | 2,597 |
TELECOMUNICAZ. | 1,915 | 2,021 | 2,206 |
SERVIZI PUBBLICI | 1,056 | 1,214 | 1,153 |
ALTRI | 14,401 | 14,488 | 13,105 |
Le tensioni geopolitiche, unite ai commenti taglienti di Janet Yellen, la presidentessa della FED, la quale ha suggerito che le valutazioni delle compagnie di piccola capitalizzazione sembrano essere eccessive, hanno portato gli investitori a prendere profitti nelle piccole imprese.
Nonostante le preoccupazioni rispetto alle valutazioni del mercato e agli eventi geopolitici, sembra che esista un supporto di base per il mercato azionario statunitense. Le compagnie devono continuare a garantire una crescita dei profitti, ma esistono anche dei cambiamenti strutturali negli USA che suscitano l’interesse degli investitori. Da un lato, si sta producendo una rinascita industriale, dovuta al fatto che i fabbricanti spostano la produzione negli Stati Uniti; se si fa un confronto con la Cina, si vede che l’inflazione negli stipendi si è mantenuta ridotta negli ultimi cinque anni, cosicché gli USA sono sempre più concorrenziali nei salari manifatturieri. Inoltre, il paese è sempre meno dipendente nel tema energetico, grazie allo sviluppo del petrolio e del gas di scisto, e questo provoca a sua volta un maggior bisogno d’investimenti in infrastrutture.
Contesto propizio
Inoltre, il consumatore statunitense è il motore dell’economia. I dati sull’occupazione sono stati positivi. Uniti alla crescita graduale delle spese per i consumi personali negli Stati Uniti e al miglioramento dell’indebitamento delle famiglie, i dati suggeriscono che queste hanno già terminato il necessario processo di deleveraging.
In questo contesto propizio, il mercato azionario statunitense può essere interessante per gli investitori. Ci sono molti modi per partecipare in questo mercato. In Allfunds Bank, organizziamo le nostre nicchie di mercato in questa categoria in funzione dell’esposizione per stili (value, growth e blend) e della capitalizzazione in borsa (large y small & mid cap). In ogni caso, questi sono solo i punti di partenza della nostra analisi. Siamo anche consapevoli dell’esistenza di numerosi studi accademici che suggeriscono che la media di questi fondi non riesce a superare l’indice.
DISTRIBUZIONE PER PAESI
Portafoglio medio totale di ogni trimestre e le prime posizioni di ogni fondo individuale a luglio, in percentuale. Fondi selezionati da Allfunds Bank. Fonte: Allfunds Bank.
PAESE | GEN 2014 | APR 2014 | LUG 2014 |
USA | 90,975 | 91,085 | 92,016 |
CANADA | 1,396 | 1,398 | 1,224 |
IRLANDA | 1,187 | 1,303 | 1,41 |
UE | 0,824 | 0,816 | 0,829 |
SVIZZERA | 0,629 | 0,456 | 0,384 |
PAESI BASSI | 0,592 | 0,883 | 0,876 |
FRANCIA | 0,589 | 0,658 | 0,574 |
UK | 0,559 | 0,433 | 0,353 |
ANTILLE OLANDESI | 0,315 | 0,315 | 0,306 |
BERMUDA | 0,265 | 0,242 | 0,266 |
LUSSEMBURGO | 0,172 | 0,155 | 0,127 |
SUD AFRICA | 0,131 | 0,112 | 0,141 |
ITALIA | 0,079 | 0,086 | 0,075 |
ISRAELE | 0,07 | 0,042 | 0 |
CINA | 0,007 | 0,006 | 0,003 |
SVEZIA | 0 | 0,014 | 0,016 |
SINGAPORE | 0 | 0 | 0,009 |
ALTRI | 2,21 | 1,996 | 1,391 |
La scelta tra un fondo di value e uno di growth nei titoli azionari può essere difficile, e la differenza di rendimento fra i due stili può cambiare da un mese all’altro, a volte, anche in modo significativo. Siamo convinti che gli investitori di lungo termine ci guadagnino a scegliere fondi gestiti senza restrizioni, perché molte ricerche accademiche suggeriscono che i fondi gestiti in modo simile al loro indice di referenza rischiano di essere superati dall'indice stesso. Gli studi pubblicati nel 2006 da Martijn Cremers e Antti Petajisto, della Business School de Yale, introdussero il concetto di “Active Share”, un nuovo metodo per misurare i risultati della gestione attiva praticata per i gestori e uno strumento per trovare i fondi capaci di superare l’indice. Gli studiosi arrivarono alla conclusione che i fondi con una maggiore percentuale di Active Share hanno più probabilità di battere il loro indice di riferimento (dopo aver applicato le commissioni). Una considerazione chiave per la nostra analisi è, quindi, la mancanza di restrizioni alla libertà del gestore di amministrare il portafoglio, perché questo determinerà le possibilità di superare l’indice.