L'inclusione digitale è una sfida chiave a livello globale, soprattutto nei mercati emergenti, spiega Jonathan Fletcher, Emerging Market fund manager and head of EM Sustainability Research di Schroders. Contenuto sponsorizzato.
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CONTRIBUTO a cura di Jonathan Fletcher, Emerging Market fund manager and head of EM Sustainability Research di Schroders. Contenuto sponsorizzato da Schroders.
Quando parliamo di Impact Investing ci riferiamo a investimenti in aziende che mirano a generare, accanto al ritorno finanziario, un impatto sociale o ambientale misurabile e positivo. In quest’ambito, uno dei modi in cui possiamo contribuire ad un futuro migliore, è attraverso l’investimento in aziende che forniscono infrastrutture sostenibili nei mercati emergenti.
Cos'è l'infrastruttura sostenibile?
Le infrastrutture sostenibili forniscono un accesso economico ai servizi essenziali e alle strutture fisiche, in modo sostenibile. Dalla progettazione, alla costruzione, dal funzionamento fino allo smantellamento, questo tipo di infrastruttura minimizza gli impatti negativi o guida attivamente gli impatti economici, finanziari, sociali e ambientali positivi.
In che modo l'infrastruttura sostenibile contribuisce agli sdgs dell'Onu?
17 sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite che mirano a promuovere la pace, la prosperità e lo sradicamento della povertà, proteggendo il pianeta.
L'infrastruttura sostenibile gioca un ruolo diretto nel raggiungimento di tre di questi obiettivi: promuove l'industrializzazione sostenibile e favorisce l'innovazione (SDG 9), aiuta a sostenere la creazione di città e comunità sostenibili (SDG 11); può anche contribuire a migliorare l'accesso ai servizi di base come l'acqua potabile pulita ed economica e i servizi igienici (SDG 6).
Perchè è necessario in particolare nei mercati emergenti?
Fare Impact Investing è positivo per definizione, ma lo può essere di più nei mercati emergenti. A oggi, circa l'86% della popolazione mondiale vive nei paesi in via di sviluppo e si stima che entro il 2023 questi rappresenteranno il 63% del PIL globale. Tuttavia, la fornitura di servizi essenziali e di altre infrastrutture critiche è lungi dall'essere sufficiente o completa in molte di queste realtà. Questo significa che gran parte delle loro popolazioni non hanno accesso ai servizi che il mondo sviluppato dà per scontato. Prendiamo l'inclusione digitale: rimane una sfida chiave a livello globale, ma lo è soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove è ben avviata nella maggior parte dei mercati emergenti e di frontiera, ma il grado di progresso varia significativamente da paese a paese. Per esempio, la quota di popolazione che usa internet è dell'85% in Russia e del 71% in Cina, in Nigeria scende al 34% e in Pakistan al 17%.
Un’azienda virtuosa che si sta impegnando in questo segmento è Bharti Airtel, società di telecomunicazioni che opera in India e Africa, coprendo circa il 24% della popolazione mondiale. Con la sua estesa infrastruttura di rete, Bharti serve aree scarsamente coperte, migliorando l'accesso a internet e alle informazioni su larga scala. Offre anche servizi di pagamento mobile che promuovono l'inclusione finanziaria.
Qual è la portata della risposta richiesta?
La connettività internet è ormai fondamentale in una serie di ambiti, non ultimi i servizi educativi e sanitari, e può aiutare a promuovere la crescita economica. Tuttavia, la rilevanza del tema è anche proporzionale alla risposta richiesta in termini di investimenti necessari: prima del Covid era stato stimato che i mercati emergenti avrebbero dovuto investire più di due mila miliardi di dollari all’anno in infrastrutture solo per tenere il passo con la crescita del PIL prevista per i prossimi 15 anni. Si può tranquillamente presupporre che questa cifra sia ora considerevolmente più alta. Tipicamente, questi Paesi hanno fatto affidamento sul finanziamento statale nelle infrastrutture. Tuttavia, soprattutto a seguito della pandemia, le finanze pubbliche sono molto sotto pressione e i livelli di debito pubblico sono notevolmente aumentati, rendendo questo più difficile. Diventa quindi necessario e decisivo che al settore pubblico si affianchi quello privato, che avrà un ruolo sempre più importante nel soddisfare le esigenze infrastrutturali nei mercati emergenti.
E non solo. Questo è solo uno dei modi con cui gli investitori possono avere un impatto positivo sull’ambiente e sulle società. Altri temi d’investimento includono il consumo responsabile, la salute e il benessere, l’inclusione e l’ambiente che portano con sé numerose opportunità interessanti che noi in qualità di investitori a impatto nei mercati emergenti monitoriamo da vicino.