CONTRIBUTO a cura di Richard Ryan, director of Fixed Income, senior credit portfolio manager di M&G Investments. Contenuto sponsorizzato.
Con il surriscaldarsi dell’inflazione, si sta anche accedendo il dibattito su quali investimenti possano meglio proteggere il patrimonio degli investitori. Le coperture tradizionali dall'inflazione, come l'oro e le azioni, vantano un track record a lungo termine di preservazione del patrimonio, ma nel breve-medio termine, la loro volatilità intrinseca può rappresentare un problema. I beni immobili, che offrono anch’essi una protezione intrinseca contro l'inflazione, sono meno liquidi e potenzialmente vulnerabili all'aumento dei tassi. E il Bitcoin, decantato come "oro digitale", fluttua in modo estremo e non offre ancora risultati comprovati come riserva di valore a lungo termine.
Spesso trascurato è invece il credito, a causa della sua associazione con i rischi di duration. Tuttavia, i portafogli di credito a tasso variabile, concepiti per ridurre o rimuovere il rischio di tasso di interesse, possono potenzialmente cogliere un premio di rischio di credito (spread) che storicamente è stato sufficiente a battere l'inflazione. Questo include strategie investment grade, quali M&G Total Return Credit Investment Fund, che punta a un risultato di Euribor a un mese del +3-5% in un periodo qualsiasi di cinque anni.
Il valore e il reddito degli asset del fondo potrebbe diminuire così come aumentare, determinando movimenti al rialzo o al ribasso del valore dell’investimento. Non vi è alcuna garanzia che l’obiettivo del fondo verrà realizzato ed è possibile che non si riesca a recuperare l’importo iniziale investito.
Risolvere l'equazione: liquidità + X > inflazione
Per battere l'inflazione, gli investitori devono ottenere un rendimento annuo superiore alla liquidità. Ma di quanto hanno esattamente bisogno? Possiamo esprimere questo problema usando una semplice formula: liquidità + X > inflazione.
Il grafico seguente mostra i rendimenti storici ('X') necessari dalla liquidità per battere l'inflazione statunitense dagli anni '60 del secolo scorso. I rendimenti della liquidità sono misurati usando il tasso dei Fed Fund, mentre l'inflazione è rappresentata dall'indice dei prezzi al consumo (IPC) degli Stati Uniti. Entrambi sono calcolati utilizzando i rendimenti triennali annualizzati su base mobile.
Rendimenti superiori alla liquidità necessari per battere l’inflazione

Negli anni '70 del secolo scorso, un periodo di inflazione notoriamente elevata e di politica monetaria discutibile, possiamo osservare che il massimo di cui gli investitori americani avevano bisogno per battere l'inflazione era l'1,5% annuo al di sopra della liquidità. Il massimo rendimento richiesto complessivamente, il 2,4% annuo al di sopra della liquidità, è stato necessario verso la fine dell'anno scorso, quando la politica della banca centrale ha arrancato rispetto all'inflazione.
In Europa, si è verificata una storia analoga. Misurando a partire dall’introduzione dell'euro nel 1999, il più alto rendimento richiesto al di sopra della liquidità è stato del 2,6% annuo rispetto all'indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) della Banca centrale europea (BCE).1
Se equipariamo la X al premio al rischio di credito, ovvero ciò che sarebbe richiesto se i rischi di tasso d'interesse fossero completamente coperti, questo obiettivo di rendimento sembra fuori portata per le strategie convenzionali investment grade basate sugli attuali spread. Tuttavia, approcci di credito più flessibili possono potenzialmente ottenere questo risultato combinando le obbligazioni tradizionali con tipi di credito alternativi accuratamente selezionati, come titoli garantiti da attività (ABS) e prestiti, per costruire un portafoglio con una valutazione complessiva pari all’investment grade, che aiuti a proteggersi dall'aumento dei tassi di interesse e dall'inflazione.
Proteggersi dall'inflazione con una volatilità inferiore
Il credito ha storicamente presentato rischi di volatilità più contenuti rispetto ad altre tradizionali coperture liquide dall’inflazione. Su un periodo di sette anni, il Total Return Credit Fund di M&G ha registrato una volatilità del 4,2% annuo, rispetto al 13,4% annuo per le azioni e al 35,3% annuo per l’oro. 2 Questa volatilità può inoltre essere potenzialmente ridotta ulteriormente stanziando una porzione più elevata di un portafoglio di credito in asset AAA a tasso variabile, quali ABS senior garantiti europei, che offrono attualmente uno spread di circa 0,7% 3 attraverso M&G Senior Asset Backed Credit Fund.
Come uno dei principali investitori obbligazionari d’Europa, dotati di uno dei team di ricerca del credito interni più vasti della regione e occupando una delle posizioni di primo piano nelle aree specializzate di debito pubblico, quali ABS, siamo convinti di essere ben posizionati per poter fornire strategie di credito flessibile a tasso variabile a quegli investitori che puntano all’adozione di un metodo meno volatile per preservare il valore reale del loro patrimonio.
Public Fixed Income di M&G
Performance, M&G Total Return Credit Investment Fund


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Rischi connessi a questi fondi
Rischio di mercato: Il valore e il reddito degli investimenti potrebbero diminuire così come aumentare, determinando movimenti al rialzo o al ribasso del prezzo del Comparto e dell'eventuale reddito distribuito dallo stesso. Non vi è alcuna garanzia che l'obiettivo del Comparto verrà realizzato ed è possibile che non si riesca a recuperare l'importo iniziale investito. Rischio di credito: Il valore del Comparto potrebbe diminuire qualora l’emittente di un titolo a reddito fisso detenuto in portafoglio non sia in grado di corrispondere gli interessi previsti o di rimborsare il proprio debito (circostanza nota come inadempimento o default). Rischio tassi d'interesse: Quando i tassi d'interesse aumentano, è probabile che il valore del Comparto diminuisca. Rischio valutario e di cambio: Le variazioni dei tassi di cambio possono incidere negativamente sul rendimento dell'investimento. Rischio Derivati: Il Comparto può fare uso di derivati per ottenere esposizione agli investimenti e questo può comportare variazioni più ampie del prezzo del Comparto e un incremento del rischio di perdita. Rischio di controparte: Alcune delle transazioni effettuate dal Comparto, come il deposito di contanti, richiedono il ricorso ad altri istituti finanziari. Qualora uno di questi istituti non sia in grado di onorare i suoi obblighi o diventi insolvente, il Comparto potrebbe subire una perdita. Rischio dei titoli di debito con rating inferiore all’investment grade: Questi titoli in genere implicano un rischio di default più elevato e una maggiore sensibilità a sviluppi negativi sul piano economico, in confronto ai titoli di qualità migliore. Rischio titoli garantiti da asset (ABS): Gli attivi usati a garanzia dei mutui e i titoli garantiti da asset possono essere rimborsati in anticipo sulla data prevista, con conseguente riduzione del rendimento. Rischio legato ai titoli di debito CoCo (contingent convertible): L'investimento in obbligazioni convertibili note come CoCo può incidere negativamente sul Fondo se si verificano specifici eventi trigger, o esporre il Fondo a un rischio di perdita del capitale più elevato. Per M&G Senior Asset Backed Credit Fund: Titoli garantiti da asset (ABS): I titoli garantiti da attività possono essere soggetti a un maggiore rischio di credito, di liquidità e di tasso d'interesse rispetto ad altri titoli a reddito fisso come le obbligazioni emesse dal governo.
Si noti che le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.
Il benchmark è un obiettivo che il fondo cerca di raggiungere. Il tasso è stato scelto come benchmark del fondo in quanto è un obiettivo di performance raggiungibile e riflette al meglio la portata della politica di investimento del fondo. Il benchmark è utilizzato esclusivamente per misurare la performance del fondo e non vincola la costruzione del portafoglio del fondo. Il portafoglio del fondo può assumere un'esposizione a società, paesi o settori non inclusi nel benchmark. Il fondo è gestito attivamente. Il gestore degli investimenti ha piena libertà nella scelta delle attività da acquistare, detenere e vendere nel fondo e non vi sono restrizioni sulla misura in cui la performance del fondo può discostarsi da quella del benchmark
Ad uso esclusivo di investitori qualificati. La distribuzione del presente documento non costituisce un'offerta né una sollecitazione. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Il valore degli investimenti potrebbe diminuire così come aumentare. Il successo delle strategie di investimento di M&G e la loro idoneità per gli investitori non sono garantiti, pertanto è importante che il cliente si assicuri di aver compreso il profilo di rischio dei prodotti e dei servizi che intende acquistare. Le informazioni fornite in questo documento sono state ottenute o derivate da fonti da noi ritenute attendibili e accurate, anche se M&G declina ogni responsabilità riguardo all'accuratezza dei contenuti. M&G non fornisce consulenze di investimento né raccomandazioni riguardo a investimenti. Le opinioni sono soggette a modifica senza alcun preavviso. Salvo diversamente indicato, questa attività di promozione finanziaria è pubblicata da M&G International Investments S.A. La sede legale di M&G International Investments S.A. si trova all'indirizzo 16, Boulevard Royal, L-2449, Lussemburgo.
1 Fonte: Bloomberg, Bce, 20 dicembre 2021.
2 Fonte: M&G, MSCI World Equities 100% EUR Hedged, S&P/TSX Global Gold Total Return Index; 30 nov 2021.
3 Fonte: M&G, al 30 novembre 2021.