L'applicazione nel campo della medicina comporta due vantaggi: la diagnosi precoce e la precisione della diagnosi. Contributo a cura di Rudi Van den Eynde, Head of Thematic Global Equity, CANDRIAM. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Rudi Van den Eynde, Head of Thematic Global Equity, CANDRIAM. Contenuto sponsorizzato.
Tra mito e realtà, l'intelligenza artificiale (IA) risveglia l'immaginazione nell'inconscio collettivo, ma rappresenta anche una fonte di notevole progresso in campo sanitario. Ricerca, epidemiologia, prevenzione, diagnosi, trattamento... I campi di applicazione sono molteplici. Gli esperti sono unanimi: l'IA migliorerà l'assistenza sanitaria in termini di qualità, accuratezza ed efficienza. Contribuirà a ottimizzare il trattamento e il monitoraggio di molte malattie, ma anche a ridurre i costi. A medio termine, favorirà l'emergere di una medicina più predittiva, più precisa e soprattutto più personalizzata.
L'intelligenza artificiale sarà un semplice strumento di supporto nel prendere decisioni. Il medico convaliderà o meno la scelta proposta dalla macchina in base alla sua esperienza e alle sue competenze. Altra certezza: l'IA non basterà da sola. Non essendo esaustiva, sarà in grado di rispondere solo a una determinata domanda, per la quale sarà stata "addestrata" in precedenza. Per passare dall'apprendimento programmato alla totale autonomia sarà necessario un enorme passo avanti.
Lavori promettenti
Particolarmente dinamico, il settore della diagnostica per immagini è quello su cui si concentrano i progetti di maggiore successo. Diverse pubblicazioni scientifiche dimostrano che alcuni strumenti sono in grado di rilevare lesioni tumorali con una precisione formidabile, almeno superiore a quella dei metodi convenzionali. I ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine e gli scienziati di Google AI[1] hanno co-sviluppato un algoritmo in grado di identificare i noduli polmonari maligni, a volte minimi, con un tasso di efficienza del 94,4%. In confronto, il margine di errore è risultato maggiore tra i sei radiologi che hanno partecipato a questo studio, sia sui falsi positivi (11%) che sui falsi negativi (5%). Questa IA presenta due vantaggi concreti: la diagnosi precoce del tumore massimizza il potenziale di guarigione e la precisione della diagnosi limita il ricorso a esami di controllo invasivi, rischiosi e costosi.
Un mercato enorme
Trainato dallo sviluppo tecnologico e dai progressi della ricerca, il mercato dell'IA esploderà letteralmente nel prossimo decennio. Questo mercato, del valore di 4,9 miliardi di dollari a giugno, potrebbe raggiungere i 45,2 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 44,9%[2]. Sostenuto da una potenza di calcolo in costante aumento, il segmento del machine learning sarà particolarmente vivace. Anche l'analisi predittiva del rischio diventerà sempre più importante grazie alla proliferazione di dati sanitari. Al contrario, la mancanza di risorse umane qualificate e la riluttanza del personale sanitario rappresentano i due principali ostacoli. Indipendentemente dalle proiezioni, emerge una chiara tendenza.
Le leve della trasformazione
Una cosa è certa, la rivoluzione promessa non avverrà da un giorno all'altro. L'intelligenza artificiale è ancora agli inizi. Il suo livello di redditività è relativamente limitato. Per quanto promettenti, le ipotesi scientifiche sono sempre difficili da dimostrare su vasta scala.
Per massimizzare il potenziale dell'IA, sarà necessario strutturarne e formalizzarne l'ecosistema, ma anche promuoverlo e finanziarlo. L'affidabilità e la sicurezza delle soluzioni sviluppate dovranno essere prioritarie per i promotori e gli investitori. Sarà inoltre inevitabile l'attuazione di normative specifiche per gli usi digitali. In realtà, il futuro dell'intelligenza artificiale dipenderà in larga misura dall'uso dei dati sanitari, che ne rappresentano il carburante. In qualità di osservatore ben informato sulle trasformazioni in atto nel settore sanitario, Candriam intende sostenere lo sviluppo delle applicazioni più rilevanti e utili per i pazienti. Si affida a una rete di esperti con le giuste competenze per individuare, sostenere e valorizzare le imprese che sapranno creare le soluzioni tecnologiche del futuro.
Stati Uniti, futuro leader nell'IA applicata al settore sanitario?
Secondo Frost & Sullivan*, il mercato globale della sanità digitale raggiungerà i 243,5 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 160% in quattro anni. L'intelligenza artificiale sarà quindi uno dei pilastri principali della crescita prevista. Le scelte compiute finora indicano chiaramente i segmenti a maggiore espansione. Negli ultimi cinque anni, gli investimenti del settore sono stati indirizzati principalmente verso l'imaging e la diagnostica (20,7%), la ricerca sui farmaci candidati (18,6%), la scoperta di nuovi meccanismi d'azione (10,3%), la raccolta e l'analisi di dati reali (18,1%) e la genetica (10,8%). Molto attivi in questo campo, gli Stati Uniti hanno effettuato i tre quarti degli investimenti totali (73,3%), molto più della Cina (14,8%) e del Regno Unito (3,8%). Gli esperti ne sono certi: i prossimi cinque anni saranno decisivi per realizzare il potenziale di questo mercato strategico. In un contesto in rapida evoluzione, le acquisizioni e le partnership in campo informatico e tecnologico rappresenteranno importanti vantaggi competitivi per le aziende.
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[1] "End-to-end lung cancer screening with three-dimensional deep learning on low-dose chest computed tomography", Nature Medicine (maggio 2019).
[2] "Artificial intelligence in healthcare market with Covid-19 impact analysis by offering, technology, end-use application, end user and region – Global forecast to 2026", ReportLinker (giugno 2020).
(*) "Global Digital Health Outlook 2020", Frost & Sullivan (agosto 2020).