Investimenti ESG: perché non sottovalutare il fattore ‘S’

Elisa Ori, notizia
Elisa Ori, immagine concessa (BNP Paribas AM)

CONTRIBUTO a cura di Elisa Ori, head of Sales di BNP Paribas Asset Management Italia. Contenuto sponsorizzato.


La ‘S’ di ESG risulta per molti la componente di meno facile intuizione quando si pensa alla sostenibilità, specialmente da una prospettiva di investimento. Non è facile semplificare: parlare di sociale nell’ambito delle aziende, e non solo, comprende una moltitudine di sfaccettature. Il tema va dalla gestione del capitale umano, al programma delle diversità, ai diritti umani nella catena di approvvigionamento, ai prodotti e servizi a prezzi accessibili fino alla preservazione delle comunità locali.

Immaginiamo che ci siano tre attori che ruotano intorno all’azienda: i lavoratori, interni all’azienda o coinvolti nella catena di fornitura, i consumatori e la società civile circostante. Per ciascuna categoria osserviamo degli indicatori specifici: per lavoratori e consumatori ci soffermiamo sul costo della vita, mentre per la società civile ci concentriamo sulla capacità delle aziende di promuovere pratiche sociali eque e di ridurre la loro impronta di carbonio. Inoltre, soprattutto alla luce dell’esperienza maturata con il COVID, le attese sono per aziende che diano l’esempio nel ridurre le disuguaglianze di tutti i generi. L’attenzione verso l’angolatura del ‘sociale’ sarà la strada futura per sviluppare un approccio di investimento nell’interesse dei tre diversi portatori di interesse: lavoratori/dipendenti, consumatori e società civile.

Lo sguardo degli investitori

Anche gli investitori devono prestare attenzione a tutto ciò che l’angolatura del sociale rappresenta. Da un punto di vista imprenditoriale quando un'azienda presenta un approccio nell’interesse delle parti non fa altro che rafforzare la collaborazione tra il business e le parti interessate. Questa coesione permetterà all’azienda di adattarsi più facilmente a diverse situazioni di mercato, incluse le situazioni di crisi. Per essere più resilienti e migliorare i rendimenti un’azienda deve sviluppare le competenze dei propri dipendenti ed essere più innovativa. Può inoltre rafforzare relazioni a lungo termine con i fornitori per garantire la qualità, la puntualità e la sicurezza delle forniture. Ad esempio, conosciamo le criticità che stanno affliggendo la catena di approvvigionamento e fornitura dei semiconduttori.

Si potrebbe poi prendere in considerazione gli aspetti sociali negli investimenti. Alcuni studi accademici concludono che vi siano migliori rendimenti a lungo termine per le aziende che promuovono la diversità a livello di management. Ultimo punto riguarda il valore creato per gli investitori dalle aziende che compiono opere benefiche nelle comunità di appartenenza. Ciò promuoverà risultati duraturi grazie ai cambiamenti che supporteranno la riduzione delle disuguaglianze.

Analisi ‘S’ delle aziende: come procedere

Per analizzare la componente ‘S’ all’interno delle aziende cerchiamo il più possibile di ottenere e standardizzare dati quantitativi certi utilizzando più fonti. In particolare, BNP Paribas Asset Management ha sviluppato un processo proprietario che consente di ricondurre a una base unica i dati ottenuti. D’altra parte, ci sono anche metriche che non si possono usare perché non ci sono dati disponibili. In Europa, ad esempio, non è legale fornire dati sulle minoranze. Quindi, quello che facciamo per l'Europa è porre l'accento sulla diversità di genere. Controlliamo e ricerchiamo la diversità di genere nei diversi livelli di management, perché riteniamo che sia un segnale positivo in un ampio programma di diversità.

Infine, ci sono alcune metriche che hanno bisogno di essere interpretate o che hanno bisogno di essere collegate ad un contesto, ad esempio, al capitale umano o alla formazione. E’ così che definiamo le priorità e ci impegniamo con le aziende per assicurarci che quando formano i loro dipendenti, li stiano formando nelle competenze che saranno necessarie in futuro. Questo è un punto di cui abbiamo bisogno per esprimere una valutazione qualitativa.

Lo spazio tematico sociale è diviso in due categorie. La prima comprende prodotti e servizi, e la strategia in questo caso è quella di selezionare aziende che vendono prodotti e servizi dedicati alle popolazioni meno servite, o che hanno accesso ai soli beni primari, o con un focus finalizzato a migliorare le condizioni di vita in generale. In questo ambito esamineremo, quindi, la percentuale del fatturato che viene dedicato a questo tipo di attività. La seconda categoria si riferisce alle ‘pratiche’, ossia al modo di operare dell'azienda e come la stessa interagisce con altri interlocutori come dipendenti, consumatori e società civile circostante. In questo caso, ad esempio, esamineremo la percentuale di lavoratori temporanei, esamineremo i rapporti di retribuzione, vedremo come la società sia trasparente sulla politica fiscale, come essa stia promuovendo la diversità all'interno dell'azienda.

In BNP PAM, abbiamo un lungo track record sulle tematiche sociali sia nella categoria dei fornitori di soluzioni sia nelle pratiche in ambito azionario e obbligazionario. E a supporto di queste strategie, abbiamo sviluppato diversi strumenti per vagliare e ricercare considerazioni e metriche sociali. Abbiamo le Responsible Business Conduct Policies, abbiamo le politiche di settore e il nostro modello di punteggio ESG. Usiamo anche la nostra politica di voto per delega per influenzare le aziende sulla loro strategia di governance. abbiamo un impegno quotidiano con le aziende durante il nostro processo di integrazione ESG.

In conclusione, possiamo riconoscere che il sociale sia un argomento piuttosto ampio, che può spaziare dallo sviluppo del capitale umano ai diritti umani, la conservazione delle comunità indigene, e il modo in cui si affronta questa ampiezza è quello di concentrarsi e definire davvero tre categorie, impatto sui dipendenti, sui consumatori e sulla società civile circostante e poi affrontare questioni specifiche in ciascuna di queste tre aree. Questo è importante per gli investitori, che da un lato idealmente cercano di impiegare i propri fondi in modo che tutta la società civile circostante ne benefici e dall’altro nutrono la convinzione che le aziende che perseguono questi criteri possano anche conseguire ottimi risultati finanziari nel lungo periodo.