Per Loredana La Pace, country head per l'Italia di Goldman Sachs Asset Management, è fondamentale assicurare che i benefici della transizione verso un’economia green siano condivisi in modo diffuso. Contenuto sponsorizzato.
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CONTRIBUTO a cura di Loredana La Pace, country head per l’Italia di Goldman Sachs Asset Management. Contenuto sponsorizzato.
Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e a pagarne maggiormente le conseguenze sono le comunità socialmente vulnerabili in tutto il mondo. In Goldman Sachs Asset Management riteniamo fondamentale assicurare la transizione verso un’economia green e siamo convinti del ruolo chiave dei mercati in questo processo. Sempre più prove dimostrano come le categorie a basso reddito e le minoranze siano meno capaci di proteggersi da ondate di calore, cattiva qualità dell’aria, inondazioni e molti altri mutamenti legati al clima.
Secondo alcuni recenti studi accademici, circa il 66% delle comunità socialmente vulnerabili nelle aree metropolitane di New York e del New Jersey settentrionale vive nel raggio di circa un chilometro e mezzo da una zona a rischio di inondazione: ciò dimostra che i rischi sono aumentati non solo tra le popolazioni dei mercati emergenti, ma anche per le comunità vulnerabili nei paesi sviluppati. Senza una riduzione delle emissioni, si prevede che le zone di calore estremo (con temperature equivalenti a quelle che vediamo oggi nel deserto del Sahara) passeranno dall’attuale 0,8% della superficie terrestre al 19% entro il 2070, colpendo nel complessivo 3,5 miliardi di persone.
Comprendere queste dinamiche è quindi fondamentale per trovare soluzioni e assicurare che i benefici della transizione verso un’economia green siano condivisi in modo diffuso, sostenendo allo stesso tempo le comunità colpite da un punto di vista economico dagli effetti dannosi del cambiamento climatico. Sebbene non esistano soluzioni immediate a queste sfide, crediamo che i mercati dei capitali possano svolgere un ruolo attivo nell’assicurare la transizione verso un’economia green che possa attenuare gli effetti del cambiamento climatico sulle comunità socialmente vulnerabili, collegando le proprie decisioni d’investimento alla realizzazione di effetti positivi a livello sociale e ambientale.
Gli investitori che apportano capitali alle fonti di energia rinnovabile permettono infatti di ridurre la produzione di energia ad alte emissioni di carbonio, compresa quelle delle centrali a carbone e, al contempo, di diminuire la generazione di rifiuti tossici dannosi come la cenere di carbone, la cui gestione inefficiente può inquinare i corsi d’acqua, le falde acquifere e l’acqua potabile. È dimostrato che le comunità socialmente vulnerabili costituiscano la maggioranza delle persone che vivono vicino alle centrali a carbone e allo smaltimento delle ceneri di carbone: la transizione verso le energie rinnovabili può quindi favorire migliori condizioni di salute per queste comunità.
A livello governativo, i Paesi possono emettere green bond per raccogliere capitali destinati ad affrontare problematiche ambientali. Inoltre, sempre più Paesi, in aggiunta alla pubblicazione di report sull’impatto ambientale, si stanno impegnando a fornire report sui co-benefici sociali delle loro emissioni di debito classificate come ESG. Sostenere e incoraggiare maggiori finanziamenti mirati al co-beneficio ambientale e sociale è un altro modo con cui gli investitori possono contribuire ad affrontare l’impatto del cambiamento climatico sulle comunità socialmente vulnerabili e in Goldman Sachs Asset Management continuiamo ad incoraggiare tali iniziative e la loro diffusione capillare tra gli emittenti sovrani, sovranazionali e agency.
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