Nei portafogli multi-asset vi sono motivi convincenti per puntare sull’obbligazionario senza ignorare però un ampio ventaglio di opportunità. L'opinione di Geraldine Sundstrom. Contenuto sponsorizzato da PIMCO.
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In un recente commento sull’Asset Allocation Outlook di PIMCO per il 2024 è stato osservato come le prospettive per l’economia globale unitamente alle valutazioni sui mercati e ai fondamentali delle classi di attivo inducano a privilegiare l’obbligazionario, che si ritiene raramente sia stato più interessante di come appare oggi in confronto all’azionario.
"Nei portafogli multi-asset, crediamo vi siano motivi convincenti per puntare sull’obbligazionario; tuttavia, valutiamo un ampio ventaglio di opportunità di investimento. Siamo posizionati per una gamma di esiti macroeconomici e di mercato e poniamo enfasi sulla diversificazione, sulla qualità e sulla flessibilità", sostiene Geraldine Sundstrom, Asset Allocation portfolio manager di PIMCO.
Duration: opportunità di alta qualità
"Con i livelli di partenza attuali dei rendimenti, privilegeremmo l’obbligazionario già di per sé, il confronto con le valutazioni dell’azionario semplicemente rafforza i motivi per farlo. L’obbligazionario offre potenziale di rendimenti interessanti e può aiutare ad ancorare i portafogli in una contrazione economica. Viste le incertezze sul versante macro, gestiamo in modo attivo e diversifichiamo le nostre posizioni di duration prediligendo l’alta qualità e rendimenti resilienti", continua Sundstrom.
"La duration americana sulle scadenze intermedie è particolarmente appetibile. Ravvisiamo inoltre opportunità interessanti in Australia, Canada, Regno Unito ed Europa. I primi due tendono ad essere mercati più sensibili ai tassi di interesse in quanto una quota consistente dei mutui è a tasso variabile, mentre per gli altri due mercati, gli ultimi dati macroeconomici segnalano che potrebbero essere più vicini a una recessione rispetto agli Stati Uniti. Le politiche delle banche centrali in queste regioni potrebbero divergere e monitoreremo attentamente la situazione dei titoli nei loro bilanci per il potenziale impatto sui tassi e sulle relative posizioni.
Nei mercati emergenti, deteniamo un sovrappeso di duration in paesi con elevata qualità del credito, tassi reali alti, nonché valutazioni e potenziale di rendimento appetibili. Apprezziamo in particolare Brasile e Messico, dove il processo di discesa dell’inflazione è più avanti e i tassi reali sono decisamente elevati.
Siamo invece sottopesati sulla duration del Giappone, che potrebbe andare incontro a una decisa stretta monetaria con l’aumento dell’inflazione. Riconosciamo che i tassi monetari attualmente sono più interessanti di quanto fossero da tempo, tuttavia noi preferiamo posizionarci su scadenze più lunghe per assicurarci rendimento e ancorare i portafogli sul medio termine."
Se è vero che la storia insegna, la duration ha considerevole potenziale di sovraperformare il monetario specialmente in questa fase del ciclo di politica monetaria.
Azionario: il relative value è cruciale
"Benché l’S&P 500 appaia costoso nell’insieme, ravvisiamo potenziale di differenziazione e di opportunità di natura tematica. Dal punto di vista macro, è anche possibile che la resilienza dell’economia (ad esempio i consumi robusti negli Stati Uniti) offrano sostegno ai mercati azionari più di quanto stimiamo al momento. Di conseguenza, abbiamo un posizionamento neutrale sull’azionario nei nostri portafogli multi-asset. Un approccio attivo può aiutare a individuare i potenziali vincitori.
In tempi di incertezza, preferiamo investire in titoli di qualità. Storicamente il fattore qualità ha offerto valore interessante per la fase finale di un ciclo economico. Nell’ambito del nostro posizionamento nel complesso neutrale, siamo sovrappesati sull’azionario americano (S&P 500), che presenta caratteristiche di maggiore qualità rispetto ad altre regioni, in particolare dei mercati emergenti. In Europa la crescita potrebbe incontrare maggiori ostacoli rispetto agli Stati Uniti e siamo dunque sottopesati sui mercati azionari del vecchio continente nonostante le valutazioni più appetibili.
Privilegiamo inoltre i sotto-settori sostenuti dalle misure di politica fiscale che potrebbero beneficiare di progetti di lunga durata e robusti trend secolari favorevoli", aggiunge Sundstrom.
Credito e attivi cartolarizzati
"Nel credito, prediligiamo la resilienza, con un’enfasi su opportunità relative value. Restiamo prudenti sul credito societario, seppur una focalizzazione di stampo attivo su specifici settori possa aiutare a mitigare i rischi in una flessione economica. Siamo sottopesati sul credito societario a tasso variabile di minore qualità come i prestiti bancari e determinati attivi sui mercati privati, che restano i più suscettibili ai tassi alti e già mostrano segnali di tensione. A differenza del credito societario, si possono trovare spread interessanti negli MBS e altri titoli obbligazionari frutto di cartolarizzazioni. Abbiamo una elevata allocazione in MBS agency americani, che sono attivi di alta qualità, liquidi e scambiano a valutazioni molto allettanti, come si evince dalla Figura 6. Ravvisiamo valore anche in posizioni senior per determinati attivi cartolarizzati come le collateralized loan obligation (CLO) e le collateralized mortgage obligation (CMO)".
In conclusione
"Esaminando le varie classi di attivo, crediamo che l’obbligazionario si distingua per le solide prospettive nello scenario macroeconomico di base nonché per la sua resilienza, la diversificazione e in special modo per le valutazioni. A fronte dei rischi per l’azionario che è costoso, le argomentazioni a favore di un’allocazione in obbligazioni di alta qualità sono più che convincenti".