La fase di mercato apre opportunità nell’obbligazionario corporate

Alessandra Calabretta notizia
Alessandra Calabretta (UBS AM)

CONTRIBUTO a cura di Alessandra Calabretta, ETF & Index Fund Sales Italy di UBS Asset Management. Contenuto sponsorizzato da UBS Asset Management.

Si avvia a conclusione uno degli anni più impegnativi della storia per i mercati finanziari, che si avvicinano al 2023 in un contesto ancora complesso. Le banche centrali, attraverso l’aumento dei tassi di interesse, stanno cercando di domare l’inflazione, tuttora elevata sia negli Stati Uniti sia in Europa, anche se iniziano a intravedersi i primi segnali di miglioramento.

Proprio per questo, diversi esponenti della Federal Reserve, compreso il presidente Jerome Powell, hanno aperto alla possibilità di un imminente rallentamento nel ritmo dei rialzi.

Un’apertura che corrobora la nostra view che a dicembre la Fed limiterà l’aumento dei tassi a 50 punti base, dopo i quattro interventi consecutivi da 75 punti base. Una decelerazione della stretta monetaria darà alla banca centrale americana più tempo per valutare l’impatto degli interventi precedenti sui dati nel corso dei prossimi mesi.

Tuttavia prima di dichiarare vinta la battaglia contro l’inflazione, la Fed vorrà assistere a un calo sostenuto dei prezzi per diversi mesi e a un raffreddamento del mercato del lavoro. Lo stesso presidente Powell ha avvertito che il tasso di interesse terminale potrebbe essere più alto del previsto.

I mercati hanno comunque reagito bene alle indicazioni e ai contenuti dei verbali della Fed: l’indice S&P 500 ha recuperato più del 12% dal minimo di ottobre sulle speranze di rialzi più graduali nei prossimi mesi. Resta concreto, d’altro canto, la possibilità che le prospettive economiche siano in deterioramento con la possibilità che l’inflazione torni a ricoprire un ruolo da protagonista, considerando anche i timori sulla crescita cinese, con la politica zero Covid del governo di Pechino che prosegue malgrado l’insofferenza ormai conclamata della popolazione.

Idee di investimento per questa fase economica

Questo contesto macroeconomico, con l’aumento dei rendimenti obbligazionari, ha creato interessanti opportunità su questo comparto. L’inasprimento della politica monetaria associato a un crescente rischio di recessione aumenteranno il fabbisogno di liquidità delle aziende. Pertanto, un’asset class come il debito corporate del mercato statunitense potrebbe vivere un momento particolarmente propizio. In particolare, in UBS abbiamo diversi ETF che permettono di esporsi al debito corporate degli Stati Uniti.

L’ UBS (Lux) Fund Solutions – Bloomberg MSCI US Liquid Corporates 1-5 Year Sustainable UCITS ETF (USD) A-acc (ISIN: LU2408467723) per esempio, mira a replicare l’indice Bloomberg MSCI US Liquid Corporates Sustainable Total Return, che nel suo paniere include emissioni di debito a tasso fisso, denominate in dollari, di aziende statunitensi.

Si tratta di un prodotto classificato come “Articolo 8” in base alla normativa europea SFDR.

Per questo è applicato un filtro che esclude titoli con un rating ESG di MSCI inferiore a BBB.

Inoltre, il paniere esclude dall’universo investibile produttori di armi, tabacco e alcol. Infine, vengono considerati solo i titoli più liquidi, e quindi investment grade, con una durata residua di almeno dodici mesi e non superiore a cinque anni.

Lo stesso prodotto è disponibile con cambio coperto (ISIN: LU2408468291).

In alternativa, offriamo un prodotto simile a distribuzione, categorizzato Articolo 6 in base al regolamento SFDR: l’UBS (Lux) Fund Solutions – Bloomberg US Liquid Corporates 1-5 Year UCITS ETF (USD) A-dis (ISIN: LU1048314949).

L’ETF comprende obbligazioni liquide emesse in dollari da società domiciliate negli Stati Uniti con una durata residua di almeno un anno e non superiore ai cinque anni, con un rating Investment Grade. Dello stesso comparto esiste anche la versione a cambio coperto e ad accumulazione (ISIN: LU1048315243).