Commento a cura di Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management.
Perchè quando si tratta di investimenti, le persone non riescono proprio ad essere razionali? Partendo dal presupposto che nessuno ha la sfera di cristallo e che le cose possono cambiare in qualunque momento, se andiamo ad analizzare quanto accaduto dal 25 di gennaio (inizio correzione) ad oggi, noteremo che i presupposti che avevano portato il mercato a salire in maniera così aggressiva ci sono ancora tutti: dalla crescita sincronizzata a livello mondiale allo stato di salute eccezionale di moltissime aziende che hanno confermato anche le guidance sugli utili futuri.
E allora che cosa ha innescato questa sorta di mini crash?
Per assurdo, proprio la presa di coscienza che le cose stiano andando "troppo bene" e che l'inflazione si stia risvegliando forzando la Fed ad alzare in maniera più aggressiva i tassi. Questa ipotesi ha fatto salire i rendimenti dei decennali americani che hanno superato il 2,85% e da lì, apriti cielo. A questo mix di partenza si sono uniti alcuni fattori tecnici come l'esplosione dell’indice VIX, aggravata dalla ricopertura (attraverso acquisti per 282 mila contratti) da parte di tutti coloro che erano short attraverso i vari ETN e che nel giro di due ore si sono ritrovati con una perdita del 90%. E meno male che fino a poco tempo fa sulla rete trovavi le pubblicità di quelli che avevano lasciato il loro lavoro per vivere di rendita grazie all'incasso del contango sul VIX. Chissà cosa faranno oggi questi signori..
Ma tornando alle nostre analisi: se i presupposti di inizio anno non sono cambiati e i timori sono basati su fatto che la Fed correrà ad alzare i tassi più del dovuto, allora questa potrebbe essere un'occasione di acquisto, soprattutto in Europa , dove questo mini crash ha portato il forward PE ad un livello di circa 13, che in un contesto di crescita sincronizzata mi sembra assolutamente interessante. In ogni caso, se le fiammate inflazionistiche fossero confermate, vedrei piuttosto dei disastri in arrivo sul fronte obbligazionario, laddove rimane ancora parcheggiato il real big money.
Concludo quindi con un consiglio indiretto alla folla di risparmiatori che non fanno mai quello che concordano nei momenti di tranquillità con i loro consulenti. Pensare di essere investiti (su qualunque asset class) e non ballare nel futuro, equivale a immaginare di andare a fare la settimana bianca e trovare caldo. Siamo infatti all'opposto dello scenario post 2011 che ha portato i tassi di interesse a scendere fino a diventare negativi con grandi performance dei fondi obbligazionari, quindi meglio che si preparino psicologicamente al fatto che pranzi gratis non ce ne sono più.