Alex Araujo spiega perchè le infrastrutture hanno il potenziale per prosperare in molteplici scenari di mercato complesso. Contenuto sponsorizzato da M&G Investments.
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CONTRIBUTO a cura di Alex Araujo, gestore di M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund. Contenuto sponsorizzato da M&G Investments.
Indubbiamente il contesto macroeconomico degli ultimi tempi non è stato favorevole per gli asset infrastrutturali quotati e per le relative strategie di investimento. La natura del settore, orientato alla proprietà di asset reali fisici, e la sua correlazione alla duration, hanno determinato un periodo di sottoperformance rispetto agli indici azionari più ampi, trainati invece di recente da titoli tecnologici più “entusiasmanti”. La brillante sovraperformance relativa delle infrastrutture quotate nel 2022, quando il segmento forniva una necessaria diversificazione durante l’ampio calo di azioni e obbligazioni, sembra ormai un ricordo lontano.
I fondi infrastrutturali tendono a essere sovrappesati di servizi di pubblica utilità e asset immobiliari. I primi sono stati penalizzati dall’effetto dei tassi di interesse in aumento sulla loro leva finanziaria più elevata e dai prezzi energetici in calo, mentre i valori più contenuti degli immobili commerciali hanno avuto un impatto sui secondi.
Dopo un 2023 tumultuoso, la sub-asset class ha avuto una certa tregua dal sentiment negativo, grazie alla narrativa di mercato sul calo dell’inflazione e dei tassi di interesse. Le infrastrutture quotate hanno registrato una sovraperformance nel periodo novembre-dicembre 2023, quando il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha espresso la volontà di orientarsi verso un approccio più dovish nei confronti della politica monetaria. Eppure, il 2024 ha visto un ritorno alla posizione di tassi “più alti più a lungo” per via della crescita economica resiliente e di un’inflazione core statunitense ostinatamente elevata. A nostro avviso, il settore immobiliare è il più deludente da inizio anno, in calo dello 0,7% in termini USD rispetto al risultato dell’8,3% per il mercato più ampio. Le utility globali hanno ceduto il 7% a metà febbraio, per poi riguadagnare interamente il terreno perso e trovarsi attualmente in rialzo dell’1,7% da inizio anno. Nonostante questo, le valutazioni in settori quali i servizi di pubblica utilità restano prossime a livelli minimi record in termini assoluti e relativi.
La performance delle infrastrutture quotate è recentemente rimbalzata, in gran parte grazie all'inversione di tendenza delle utility, che sono state penalizzate della narrativa “più alti più a lungo”. Il mercato sta iniziando a prezzare il “peak non-landing” (mancato atterraggio del picco), con alcuni primi segnali di downgrade delle previsioni sul PIL e sugli utili. I timori di stagflazione stanno tornando e questo può rappresentare un contesto favorevole per le infrastrutture, visti i loro rendimenti regolamentati e la capacità di offrire una crescita del reddito reale.
L'asset class offre una combinazione di valutazioni scontate e crescita degli utili superiore alla media, alimentata da temi secolari come l'intelligenza artificiale (AI) generativa, la domanda di energia e le esigenze di ammodernamento degli asset. Poiché le aspettative degli investitori per i mercati dei capitali sono cambiate nel corso del 2024, riteniamo che le infrastrutture abbiano il potenziale per prosperare in molteplici scenari: sia in un'epoca di tassi di interesse superiori alla media, sia in un'epoca di incertezza economica, sia in un'epoca di tassi di interesse più bassi e di maggiore partecipazione al mercato.
Contributi positivi
M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund ha sottoperformato l’indice MSCI ACWI Net Return nel primo trimestre. Tuttavia, possiamo notare segnali incoraggianti. L'aumento dei prezzi delle materie prime ha fatto sì che le esposizioni all'energia del fondo abbiano generato ottimi risultati. Le società di gasdotti e infrastrutture energetiche ONEOK, Gibson Energy e Keyera hanno registrato rendimenti a due cifre. L'aumento del prezzo dell'oro è stato particolarmente utile per la società di royalty Franco Nevada, una delle posizioni principali del fondo. Nella componente transazionale del portafoglio, anche Visa e Mastercard hanno apportato un forte contributo. L'acquisto di Exelon a febbraio si è rivelato tempestivo e ha migliorato la performance complessiva delle nostre partecipazioni nei servizi di pubblica utilità, dato che il titolo ha contribuito positivamente alla performance del primo trimestre.
Performance nel primo trimestre 2024
Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri

Fonte: Morningstar Inc., universo Morningstar allargato, 31 marzo 2024, performance lorde. Le performance lorde sono performance del prodotto (calcolate a mezzogiorno) da Morningstar, con l'effettivo importo relativo alle spese correnti reinvestito nel prezzo, compreso il reddito reinvestito.
Sorti alterne
Crediamo che il maggior potenziale per un'inversione di tendenza risieda nelle nostre partecipazioni in infrastrutture sociali e di comunicazione HICL e International Public Partnerships (INPP) (entrambe strutturate come Unit Trust) che hanno perso terreno nonostante i solidi risultati finanziari. Si tratta di entità che offrono esposizione a scuole, ospedali e assistenza statale, normalmente accessibili solo attraverso i mercati privati delle infrastrutture. Storicamente si sono dimostrate ottimi elementi di diversificazione per noi, con una solida performance negli anni colpiti dal COVID, grazie ai loro contratti sostenuti dallo Stato.
Le nostre partecipazioni nel settore della comunicazione dati sono strutturate come REITS, che sono state vendute a livello di gruppo con la riduzione delle aspettative di tagli dei tassi di interesse. Non abbiamo esposizioni ai REITS strutturalmente in difficoltà nel settore uffici/retail. I nostri operatori di torri dati, centri dati e magazzini logistici continuano a registrare una forte crescita, alimentata dall'inesorabile domanda di comunicazioni digitali e dall'evoluzione dell'AI.
Il cloud computing, sostenuto dai progressi dell’AI, sta generando un aumento strutturale della domanda di centri dati e del consumo di energia. La necessità di fornire alle grandi imprese tecnologiche strutture di centri dati all'avanguardia, adeguatamente alimentate da fonti di energia rinnovabili e sostenibili, richiede importanti investimenti infrastrutturali. Molte delle nostre partecipazioni principali sono direttamente esposte al tema del consumo di energia, dello sviluppo delle reti e dell'AI.
Valutazioni interessanti
L'esposizione intrinseca del settore alla sensibilità ai tassi di interesse rappresenta ormai da tempo un ostacolo, ma in questo contesto le nostre società continuano a fare ciò che ci aspettiamo da loro, ossia accrescere utili e dividendi e reinvestire nelle loro attività per garantire una generazione di flussi di cassa sostenibili. Abbiamo sfruttato le valutazioni interessanti di settori come quello delle utility per aumentare l'esposizione, riciclando il capitale dai segmenti più performanti del portafoglio. Continuiamo a credere nella struttura superiore del portafoglio, con un'esposizione alle utility inferiore a quella della maggior parte degli indici infrastrutturali e con le componenti “sociale” ed “evolutiva” che aggiungono diversificazione e crescita.
Le recenti attività nel settore delle infrastrutture private hanno contribuito a consolidare la nostra convinzione che quest’asset class possa continuare ad attrarre capitali. Siamo convinti che le infrastrutture quotate restino uno strumento liquido per accedere a una crescita composta del reddito, fornendo al contempo resilienza economica e protezione dall’inflazione.
M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund
L'obiettivo del fondo è generare un risultato complessivo di reddito e crescita del capitale superiore a quello del mercato azionario mondiale su qualsiasi periodo di cinque anni, applicando i criteri ambientali, sociali e di governance e i criteri di sostenibilità del fondo, e incrementare il flusso cedolare ogni anno, in termini di dollari statunitensi. A tal fine, investe almeno l'80% del patrimonio in azioni emesse da società di infrastrutture, fondi di investimento e fondi immobiliari di tutte le dimensioni e in tutti i Paesi, inclusi i mercati emergenti. Di norma il fondo detiene azioni di meno di 50 società. Le società di infrastrutture sono quelle attive nei settori seguenti: utility, energia, trasporti, salute, istruzione, sicurezza, comunicazioni e transazioni finanziarie. Il fondo investe in titoli che soddisfano i criteri ESG, applicando un approccio di esclusione e un investimento allineato ai parametri SDG, come descritto nel prospetto. Il periodo di detenzione consigliato per il fondo è di cinque anni.
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Le Informazioni sulla sostenibilità del fondo sono disponibili sul sito web: https://www.mandg.com/investments/professional-investor/it-it/funds/mg-lux-global-listed-infrastructure-fund/lu1665237704#sustainability
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