Roman Gaiser presenta le attuali dinamiche dei tassi d'interesse globali e le implicazioni per gli investimenti obbligazionari high yield. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
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CONTRIBUTO a cura di Roman Gaiser, responsabile reddito fisso e high yield EMEA, Columbia Threadneedle Investments. Contenuto sponsorizzato da Columbia Threadneedle Investments.
Nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un ridimensionamento delle aspettative di taglio dei tassi di interesse e ad un irrigidimento delle curve dei rendimenti globali, in quanto i dati sull'inflazione più elevati del previsto negli Stati Uniti hanno esercitato una pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari a più lunga scadenza a livello globale.
Ad oggi la Fed ha dichiarato che dovrà osservare per almeno tre letture consecutive un calo dell’inflazione per avere una maggiore certezza di essersi mossa nella giusta direzione. Questo riduce la finestra temporale entro la quale la Banca Centrale statunitense potrà agire quest'anno. In Europa, invece, la BCE continua a sostenere l'ipotesi di un taglio dei tassi di interesse a giugno, sebbene non ci sia ancora un consenso su ciò che seguirà in termini di sequenza.
Gli ultimi dati PMI per l'Europa mostrano una robusta ripresa nei servizi, accompagnata da segnali di un'ulteriore moderazione della flessione nel settore manifatturiero. Dato lo scenario attuale, rimaniamo neutrali negli Stati Uniti, concentrandoci su posizioni tattiche in Europa e nel Regno Unito, dove le condizioni di politica monetarie rimangono più costruttive.
In particolare, riteniamo che al momento le obbligazioni europee high yield possano offrire rendimenti più elevati rispetto al credito investment grade e ai titoli di Stato, come i Bund tedeschi e i Gilt britannici, il che ne fa un'opportunità di investimento interessante, anche nell'attuale contesto dei tassi d'interesse. È bene ricordare che la maggior parte delle obbligazioni high yield sono riscattabili, ciò significa che in determinati momenti predefiniti, prima del raggiungimento della scadenza, l'emittente possa "riscattare" il titolo rimborsando gli obbligazionisti, di norma con un premio.
Tuttavia, se i tassi d'interesse dovessero aumentare e il prezzo dell'obbligazione scendere al di sotto del suo prezzo di rimborso (o call price), l'emittente potrebbe decidere di non richiamare anticipatamente il titolo. Nella pratica, ciò comporterebbe un'estensione della duration, o sensibilità ai tassi d'interesse, dell'obbligazione nel momento meno opportuno, ovvero quando il mercato obbligazionario si trova in una fase di ribasso e i rendimenti sono in aumento. Il prezzo del titolo potrebbe quindi subire una flessione ancor più pronunciata.
È quindi essenziale comprendere bene la differenza tra scadenza e duration e come questa possa impattare un portafoglio in cui siano presenti obbligazioni riscattabili, in particolar modo in un periodo di elevata volatilità del mercato dei bond. Spesso, infatti, gli investitori non riescono a distinguere tra una bassa duration e una scadenza a breve termine, il che contribuisce a infondere in loro un falso senso di sicurezza.
In generale, siamo convinti che l'universo high yield offra un'interessante fonte di rendimento nello scenario attuale. Ma, a nostro avviso, la migliore strategia per sfruttare le opportunità presenti è porre l'attenzione sulla scadenza dell'obbligazione riscattabile, e non sulla duration, evitando così il rischio di volatilità inattesa e quello legato alla curva dei rendimenti. Per questo motivo, nel nostro fondo dedicato CT (Lux) European Short-term High Yield Bond poniamo l’attenzione sulla scadenza dell'obbligazione piuttosto che sulla sua duration.
In particolare, selezioniamo obbligazioni HY di emittenti europei (incluso il Regno Unito), con una scadenza residua di quattro anni o inferiore, in grado di fornire reddito con un potenziale di crescita nel medio e lungo termine. Così facendo eliminiamo l'imprevedibilità legata al rischio di estensione della duration una volta raggiunta la data di riscatto, mantenendo una minore sensibilità sui tassi d'interesse rispetto a una tradizionale strategia europea obbligazionaria high yield.