Otto motivi per rimanere investiti nell'azionario cinese

Anthony Wong. Immagine concessa ( Allianz GI)
Anthony Wong. Immagine concessa ( Allianz GI)

Contributo a cura di Anthony Wong, portfolio manager Allianz All China Equity, Allianz Global Investors. Contenuto sponsorizzato.

La politica zero Covid e le difficoltà sul fronte normativo hanno innervosito i mercati riguardo la Cina, ma non crediamo alterino l’opportunità di investimento di lungo periodo. Il rinnovato sostegno politico del governo e l’impegno per un futuro economico altamente tecnologico e senza emissioni di carbonio dovrebbero incoraggiare gli investitori a lungo termine a riconsiderare il Paese, per otto ragioni in particolare.

1. Le azioni potrebbero beneficiare di politiche pro-crescita e di un contesto più stabile

Numerosi investitori hanno osservato con nervosismo la volatilità dei mercati azionari cinesi con comprensibile preoccupazione. Ma questi alti e bassi sembrano ascrivibili ad alcuni fattori macroeconomici e geopolitici negativi che non dovrebbero inficiare la tesi di investimento a lungo termine. Sebbene da metà 2021 l’economia abbia evidenziato un rallentamento, di recente c’è stato un chiaro cambiamento di rotta verso una politica a sostegno alla crescita economica, di cui ci attendiamo i primi effetti nei prossimi mesi. Le azioni cinesi tipicamente seguono l’andamento della liquidità interna, pertanto è possibile osservare un miglioramento della performance del mercato azionario in seguito a periodi caratterizzati da un maggiore accesso al credito. Il China Credit Impulse Index - che misura il ciclo del credito sul mercato - mostra già segnali di ripresa nel 2022, pertanto ci attendiamo condizioni di mercato più stabili dato che l’economia gode del sostegno di una spesa pubblica più consistente e le prospettive di utili societari stanno migliorando. Al contempo, l’atteso rilassamento delle restrizioni anti Covid-19 dovrebbe consentire la trasmissione dei benefici dell’allentamento fiscale e monetario all’economia reale.

2 Il trend di lungo periodo dell’acquisto di azioni cinesi da parte degli investitori esteri resta intatto

Nonostante le notizie negative provenienti dalla Cina, gli investitori globali hanno continuato ad aggiungere A-share (azioni di società cinesi quotate sulle borse di Shanghai o Shenzhen) nei loro portafogli. A marzo 2022, per la prima volta dopo 17 mesi consecutivi, si sono registrate vendite nette. Il governo cinese ha contribuito a gettare le basi per un aumento degli investimenti transfrontalieri con il lancio degli schemi Shanghai Stock Connect e Shenzhen Stock Connect, rispettivamente nel 2014 e nel 2016 tramite i quali nelle operazioni “southbound” (letteralmente “direzione sud”) i residenti cinesi usano le borse di Shanghai e Shenzen per comperare azioni quotate a Hong Kong, mentre gli investitori al di fuori della Cina continentale possono utilizzare la borsa di Hong Kong per acquistare A-share quotate a Shanghai o Shenzhen (le c.d. operazioni “northbound”, ovvero “direzione nord”). La Cina dovrebbe aprire ulteriormente il mercato interno agli investimenti esteri negli anni a venire.

3 Il potenziale della Cina non è rappresentato negli indici azionari globali

Nonostante la crescita registrata dalla Cina e le sue ambizioni, riteniamo che l’enorme potenziale economico del Paese non si rifletta appieno negli indici azionari globali. In effetti, una delle principali ragioni alla base del trend di lungo periodo per cui gli investitori globali acquistano A-share è dovuta al relativo disallineamento tra il livello storicamente basso delle allocazioni di portafoglio e il peso economico e le dimensioni del mercato cinese. Al 31 dicembre 2021, l’MSCI AC World Index era esposto per il 61,3% agli Stati Uniti e per appena il 3,6% alla Cina. A nostro parere il divario dovrebbe ridursi con la progressiva integrazione dei mercati cinesi nel sistema finanziario globale. Inoltre, ci attendiamo un continuo aumento delle allocazioni degli investitori globali al mercato cinese, in linea con la crescente influenza economica del Paese.

4 Le azioni cinesi non seguono gli altri mercati azionari

I mercati azionari cinesi possono rivelarsi un utile strumento di diversificazione del portafoglio. Negli ultimi 10 anni la correlazione tra le A-share e le azioni globali è stata dello 0,31; è quindi evidente che le prime evidenziano un andamento diverso per quasi il 70% del tempo. A titolo di paragone, la correlazione tra l’azionario USA e quello globale è dello 0,97. Pertanto, la detenzione di A-share cinesi in un portafoglio globale potrebbe contribuire alla creazione di un profilo di rischio-rendimento complessivo migliore.

5 Le azioni cinesi presentano una maggiore volatilità e un maggior potenziale di rendimento nel lungo periodo

Investire in Cina comporta una serie di rischi e una maggiore incertezza rispetto ai mercati occidentali. Basti pensare alla stretta del governo cinese sui settori internet e immobiliare nel 2021 e al conseguente rallentamento della crescita. Tuttavia, da sempre gli investitori sono stati ricompensati con sovraperformance a lungo termine. Ipoteticamente, un investimento nell’MSCI China nel periodo da fine 2000 al 30 aprile 2022 avrebbe generato una performance del 418% in USD, più del doppio rispetto al rendimento delle azioni europee (MSCI Europe). In passato, fasi di volatilità come quelle viste di recente si sono rivelate delle opportunità di acquisto per molti investitori di lungo periodo.

6 Valutazioni interessanti

Le azioni cinesi, tanto le A-share onshore quanto i titoli offshore quotati a Hong Kong, scambiano a valutazioni inferiori alle medie storiche. Le cattive notizie circa la decelerazione economica appaiono quindi in gran parte già scontate. Guardiamo alla battuta d’arresto degli ultimi mesi come a un’opportunità per acquistare più titoli di alta qualità in un’ottica di lungo periodo.

7 Innovazione e trasformazione: i principali driver della crescita cinese

La Cina ha fatto molta strada in poco tempo. Il Paese, una volta soprannominato “la fabbrica del mondo” ha operato una transizione dalla produzione manifatturiera a basso costo ai settori high-tech essenziali per la sua crescita e la sua autosufficienza. La Cina sta cercando di aumentare l’autosufficienza in relazione a tecnologie che in futuro acquisiranno grande rilevanza, come i semiconduttori, e in altri settori strategicamente importanti come la fornitura di energia sul mercato domestico. La rapida espansione della classe media, l’aumento dei consumi interni e l’innovazione high-tech sono componenti fondamentali del percorso di crescita della Cina.

8 Il mercato azionario cinese offre numerose possibilità di investimento

Gli investitori hanno a disposizione diverse modalità per acquistare azioni di società cinesi, poiché i mercati finanziari sono molto più ampi e profondi di quanto credano molti investitori. Tali caratteristiche hanno acquisito ancor più importanza in occasione della recente stretta normativa, che ha colpito alcune società quotate più di altre, in particolare gli ADR (American depositary receipts) della borsa americana e alcune selezionate aziende sulla piazza finanziaria di Hong Kong. Gli investitori hanno inoltre accesso a una gamma diversificata di settori. Le aree interessate da una crescita strutturale come industria, tecnologia e materiali si concentrano sul mercato onshore, mentre internet e altri settori tradizionali, quali real estate, utility ed energia, sono meglio rappresentati offshore. Le varie modalità per investire e la diversità dei settori sono tra le principali ragioni dell’attrattiva delle azioni cinesi come possibile opzione di investimento.