Outlook 2023, i settori su cui puntare in Cina.

Edmund Goh, Nicholas Yeo. Immagine concessa (abrdn).
Edmund Goh, Nicholas Yeo. Immagine concessa (abrdn).

Contributo a cura di Nicholas Yeo, head of China Equities e Edmund Goh, head of China Income, abrdn. Contenuto sponsorizzato.

È stato un anno difficile per chi investe in Cina. Diversi fattori hanno pesato sul clima di fiducia, fra questi soprattutto la politica governativa zero Covid, la stretta sull’indebitamento del settore immobiliare, le tensioni con Taiwan e i persistenti timori riguardo alle pressioni normative.

Il XX Congresso del Partito Comunista Cinese, concluso il 22 ottobre, non ha fatto che aumentare le perplessità dei mercati.

La reazione generale del mercato è stata estremamente negativa, benché la conferma del terzo mandato per Xi Jinping fosse ampiamente attesa. L’obiettivo principale del presidente Xi resta quello di creare una società più moderna e più equa, con un tenore di vita migliore per tutti i cittadini. Nel lungo termine, questo fa ben sperare per la crescita costante dei consumi interni.

Cosa accadrà all’economia?

In tale contesto le condizioni economiche sono sfidanti. A fronte di una politica zero Covid che viene solo gradualmente allentata, le deludenti vendite al dettaglio e l’elevata disoccupazione potrebbero continuare a frenare l’economia. Una forte spinta agli investimenti in infrastrutture potrebbe invece compensare la debolezza del settore immobiliare, che resta troppo fragile per lasciar sperare in una ripresa entro la fine dell’anno. Le vendite di immobili sono crollate e rimarranno basse sino a che la fiducia dei consumatori non si sarà risollevata. Detto questo, ci aspettiamo una sovraperformance delle imprese a controllo statale (SOE), che continuano ad avere facile accesso ai finanziamenti.

Cosa accadrà all’azionario?

In seguito ai recenti ribassi del mercato, le valutazioni azionarie sono interessanti sia su base storica che relativa. Le valutazioni dell’MSCI China Index sono prossime ai minimi degli ultimi 20 anni, ma questo non indica necessariamente deboli fondamentali a livello corporate.

Le società del settore dei consumi digitali (Alibaba, Tencent, ecc.) sono state colpite dalla politica zero Covid, dall’aumento dei tassi di interesse a livello globale e dalla normativa nazionale. Tuttavia, il settore continua a generare alti livelli di liquidità. Pertanto, le valutazioni sono estremamente interessanti.

In questa fase il mercato delle A-share cinesi continua a offrire diverse opportunità interessanti a livello di singoli titoli nei temi strutturali di lungo termine che godono di politiche favorevoli, come: i consumi aspirazionali, il digitale, nell’ambito di cyber-security, smart living, cloud e software-as-a-service; i titoli green legati a energie rinnovabili, infrastrutture, batterie e veicoli elettrici; il settore healtchare; il tema della crescente prosperità, che favorisce i servizi finanziari, di investimento e assicurativi al consumo.

Cosa accadrà all’obbligazionario?

Le SOE cinesi hanno beneficiato di una robusta domanda negli ultimi mesi. Ci aspettiamo che continuino a godere di un solido supporto governativo, anche se abbiamo qualche riserva a livello di valutazioni. A nostro parere, infatti, gli spread delle SOE quotate sui mercati onshore rimarranno poco allettanti nei prossimi mesi poiché nei mercati onshore mancano asset interessanti in grado di assorbire l’eccessiva liquidità del sistema.

Abbiamo ridotto l’esposizione alle SOE core per via delle valutazioni elevate rispetto alle concorrenti del resto dell’Asia e del mondo. Per lo stesso motivo sottopesiamo anche i titoli finanziari cinesi del mercato offshore e in particolare quelli delle grandi banche. Giudichiamo favorevoli a breve termine le condizioni di liquidità per i veicoli di finanziamento dei governi locali (LGFVs), malgrado i crescenti timori circa la capacità delle autorità locali di fornire un adeguato sostegno finanziario.

C’è molto su cui riflettere in vista del 2023.

Il recente Congresso del Partito Comunista Cinese ha innervosito i mercati. Tuttavia, a nostro avviso la storia d’investimento cinese di lungo termine resta invariata. Inoltre, le aziende in grado di adattarsi ai nuovi quadri normativi e di allinearsi agli obiettivi politici – come l’innovazione digitale, la tecnologia green, l’assistenza sanitaria a prezzi accessibili, i servizi finanziari e un migliore tenore di vita – dovrebbero continuare a prosperare. Come sempre, la ricerca approfondita e i dati locali di prima mano saranno essenziali per sbloccare il vasto potenziale della Cina.

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