Daniel Björk spiega le ragioni per continuare ad essere costruttivi sul mercato degli AT1. Contenuto sponsorizzato da Swisscanto Invest.
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CONTRIBUTO a cura di Daniel Björk, gestore del fondo Swisscanto (LU) Bond Fund Responsible CoCo. Contenuto sponsorizzato da Swisscanto Invest.
A seguito di difficoltà di lunga data, Credit Suisse ha registrato un significativo deflusso di depositi a ottobre 2022 e marzo 2023. Dopo lo stress di liquidità, il 19 marzo 2023 l'autorità di vigilanza svizzera ha ritenuto la banca non più solvibile. Per garantire la stabilità finanziaria, Credit Suisse è stato acquisito da UBS, con il supporto di ampi strumenti di liquidità, tra cui due backstop di liquidità pubblica (per un totale di 200 miliardi di franchi svizzeri), istituiti dalla legislazione d'emergenza, e una svalutazione dei suoi circa 16 miliardi di franchi svizzeri di obbligazioni Additional Tier 1 (AT1).
La reazione del mercato
La svalutazione dei bond AT1 di Credit Suisse ha avuto un impatto significativo sul mercato di questi titoli, con un aumento vertiginoso dei rendimenti e degli spread. Nonostante il nervosismo, nelle settimane successive alla svalutazione, gli acquirenti sul mercato AT1 hanno ricominciato a muoversi, ritenendo Credit Suisse un caso isolato e che i suoi problemi non si sarebbero estesi ad altre banche. Analogamente a precedenti episodi di drammatici aumenti dei rendimenti e degli spread, come a marzo 2020, anche questa volta il mercato AT1 si è ripreso lentamente ma gradualmente, con gli spread che si sono ridotti abbastanza da consentire il ritorno a nuove emissioni dopo tre mesi.
Quanto successo ha ricordato al mercato i rischi associati a questi titoli quando una banca è in difficoltà. La solidità fondamentale delle singole banche è quindi di primaria importanza quando si investe negli AT1. Dato che il settore bancario europeo appare attualmente solido, sia in termini di utili sia di solvibilità, il mercato AT1 si è normalizzato. I forti ritorni nell'ultimo anno, pari a quasi il 18% (coperto in euro, indice ICE BofA Contingent Capital), hanno portato a una maggiore domanda, a una riduzione degli spread e a banche che riscattano ed emettono attivamente nuove obbligazioni AT1.
I segnali da inizio anno
Mentre la prima ondata di ripresa è iniziata nelle settimane successive alla svalutazione delle obbligazioni AT1 di Credit Suisse, la seconda ondata è cominciata verso fine 2023 in seguito all'interpretazione più dovish del percorso dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali. I buoni risultati bancari registrati nel primo trimestre del 2024 hanno continuato a favorire la ripresa. Anche dopo il recente forte rally siamo costruttivi sul mercato degli AT1. I rendimenti sono ancora elevati in un contesto storico, nonostante la riduzione degli spread. Allo stesso tempo, le banche europee si stanno riprendendo, registrando una buona redditività, basse perdite sui prestiti ed elevati livelli di capitale.
Posizionamento di portafoglio
Data la nostra visione costruttiva sul mercato AT1, manteniamo il sovrappeso del beta del nostro fondo. Allo stesso tempo, stiamo gestendo attivamente il portafoglio, cercando le migliori opportunità. In termini di settori, abbiamo aumentato il sovrappeso sul settore assicurativo, un segmento con buone performance che sta acquisendo importanza nel mercato dei CoCo. In termini di allocazione per Paese, continuiamo a sovrappesare le banche e le assicurazioni spagnole e olandesi che hanno registrato buone performance.
Le ragioni per investire in AT1
È importante ricordare che queste obbligazioni sono strumenti rischiosi emessi da banche e assicurazioni per assorbire le perdite nel caso in cui il livello di capitale dell'emittente scenda al di sotto di una soglia prestabilita o diventi non solvibile. Tuttavia, valutando l’andamento storico di questo segmento, gli investitori in obbligazioni AT1, che comprendono e sono disposti a sostenere i rischi specifici, sono stati remunerati con ritorni interessanti. Siamo convinti che una buona diversificazione e una focalizzazione su banche e assicurazioni forti e altamente regolamentate siano necessarie per approfittare dei rendimenti più elevati offerti da questo segmento rispetto alla maggior parte delle altre opzioni sull’obbligazionario.