Trump presidente Usa: come gestire al meglio l’effetto sui mercati

Roberto_Rossignoli__Asset_Allocation_Analyst_di_MoneyFarm
immagine concessa

Commento a cura di Roberto Rossignoli, portfolio manager in Moneyfarm.

Dopo una lunga battaglia elettorale Donald Trump diventa il 45° presidente degli Stati Uniti. Un esito per molti inatteso, a dispetto di una volatilità invece del tutto prevista, che torna sulla scena e impatta su tutti i listini mondiali.

L’impatto su mercati finanziari

Il primo effetto evidente sui mercati è stato il sell-off che ha interessato gli asset più rischiosi e le vendite in particolare sull’azionario. I Future dello S&P500 sono crollati del 5,7% quando la vittoria di Trump è diventata ormai certa ma ora sembrano recuperare terreno, e si attestano a -1.8%. Stesso discorso per gli indici inglesi, francesi e tedeschi che nell’immediato hanno subito pesanti perdite, ma sembrano ora essere in fase di recupero. Anche i mercati asiatici hanno sofferto, ma le perdite si sono ridotte con l’avvicinarsi della chiusura dei mercati. Infine il mercato valutario ha mostrato un certo nervosismo ma mai quanto il 24 giugno, a seguito della vittoria del fronte pro-Brexit.

Gli investitori sono comprensibilmente alla ricerca di asset meno rischiosi. Di conseguenza i grandi favoriti sono i beni rifugio come l’oro (al momento + 2,2%) e i titoli di Stato stranieri. La vittoria di Trump rappresenta qualcosa di nuovo e inaspettato e questo spiega il sell-off dei titoli più rischiosi. Ma la storia ci insegna che nel lungo termine gli eventi politici hanno un impatto marginale sui mercati. E ciò è evidente già ora, coi mercati in fase di recupero.

I portafogli modello Moneyfarm

In questi casi, la cosa peggiore che possa fare chi ha degli investimenti è farsi prendere dal panico e prendere decisioni avventate: è la strada più facile per subire delle perdite. Nel nostro caso, i portafogli modello Moneyfarm sono ben posizionati per gestire questo momento di volatilità. La nostra filosofia d’investimento si basa sul costruire dei portafogli in grado di sopportare periodi di incertezza e specifici eventi per massimizzare le probabilità di crescita nel lungo periodo. L’asset allocation del portafoglio inoltre, è relativamente conservativa, con una significativa riduzione della componente azionaria rispetto all’asset allocation strategica.

Nonostante il monitoraggio dei mercati finanziari e dei portafogli sia costante e continuo, manteniamo comunque un’attenzione particolare sullo sviluppo della politica americana per valutare possibili ribilanciamenti o opportunità tattiche per i portafogli nei prossimi mesi.