Con l’aumentare delle crisi ambientali la necessità di metodi di investimento più sostenibili sta diventando sempre più evidente. L'analisi di David Zahn, CFA, head of European Fixed Income & head of Sustainable Investments di Franklin Templeton. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di David Zahn, CFA, head of European Fixed Income & head of Sustainable Investments di Franklin Templeton. Contenuto sponsorizzato.
Con l’aumentare delle crisi ambientali, sia isolate sia interconnesse (come le catastrofi naturali indotte dal cambiamento climatico, la perdita di biodiversità o l'esaurimento delle risorse), la necessità di metodi di investimento più sostenibili sta diventando sempre più evidente. È fondamentale non rimanere indifferenti e crediamo che gli operatori del settore finanziario abbiano un ruolo importante da svolgere nei prossimi anni per contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sul pianeta, così come all'adattamento a tali cambiamenti, e al percorso verso un'economia a zero emissioni nette.
Fortunatamente, la crescita del mercato della finanza sostenibile rende non solo possibile, ma anche abbastanza facile agire per gli investitori. La disponibilità di tipologie sempre più diversificate di green bond lascia spazio a rendimenti interessanti che possano conciliare un impatto positivo sull'ambiente. Inoltre, riteniamo che sia un buon momento per aumentare l'esposizione a questo settore così dinamico.
Cosa sono i green bond e perché sono importanti?
I green bond sono per lo più strutturati come strumenti di utilizzo dei proventi (UoP), in cui l'emittente deve garantire quali progetti saranno finanziati attraverso la vendita dell'obbligazione. Questi possono includere un'ampia varietà di attività che mirano a risolvere alcune delle problematiche ambientali sopra menzionate, rendendo gli strumenti UoP un modo efficace per gli investitori per toccare con mano l'impatto concreto della loro allocazione di capitale. Per fare un esempio, una categoria di green bond che sta suscitando grande interesse è quella della biodiversità. Nel 2022 abbiamo visto 60 obbligazioni emesse con UoP indicate come progetti per la protezione della biodiversità1. Si tratta di una tematica di crescente interesse per gli investitori, dal momento che il raggiungimento di un’economia a zero emissioni non è possibile senza salvaguardare le foreste, le fonti d'acqua, la qualità dell'aria e le aree sensibili alla biodiversità.
Riteniamo che gli investimenti sostenibili siano il futuro del nostro settore e che sia necessario guardare avanti per comprendere gli impatti reali delle nostre decisioni di investimento. Un numero crescente di investitori vuole fare pressione sulle aziende e sui governi non solo chiedendo un cambiamento, ma anche offrendo capitali per soluzioni che possano dare una spinta al progresso anche in termini ambientali. Ciò dovrebbe portare ad una rapida espansione del mercato dei green bond.
Tuttavia, il 2022 è stato un anno difficile, dove l'incertezza geopolitica, l'aumento dell'inflazione e dei tassi d'interesse hanno frenato le nuove emissioni di green bond. Dopo una crescita incredibilmente elevata negli anni precedenti, in cui il mercato è passato da circa 37 miliardi di dollari nel 2014 a quasi 582 miliardi di dollari nel 2021, il 2022 ha visto un calo delle emissioni del 16% su base annua (a/a). Ciononostante, le obbligazioni sostenibili rappresentano ancora circa il 5% del volume totale del debito nel 2022, il che implica che il rallentamento registrato non è stato idiosincratico ma dovuto al vento contrario che ha colpito il reddito fisso globale2.
Vantaggi della diversificazione
Sebbene i governi locali, gli enti sovrani e le istituzioni sostenute dai governi rappresentassero già il 37% delle emissioni nel 2022, il mercato sta diventando ancora più diversificato, con le società non finanziarie che nell’ultimo anno sono arrivate a rappresentare un quarto dell'offerta3. Il grafico sottostante evidenzia lo sviluppo delle emissioni globali di green bond dal 2014 al 2022.
Avere a disposizione una base più ampia di emittenti, con un universo di titoli tra cui scegliere sempre più vasto e in crescita, implica che gli investitori possono aumentare la loro esposizione al mercato senza dover aumentare il rischio di concentrazione. Sebbene la diversificazione non sia sinonimo di profitto o protezione dalle perdite, riteniamo che i vantaggi che ne derivano, uniti ad una solida selezione dei titoli, siano fondamentali per ottenere rendimenti superiori al benchmark durante l’intero ciclo di mercato.
Nonostante la crescente offerta di titoli disponibili, è necessaria una certa cautela. Infatti, non tutte le obbligazioni hanno le stesse credenziali ambientali . Un green bond "forte" è quello in cui l'emittente garantisce che i proventi saranno destinati esclusivamente a progetti sostenibili che abbiano obiettivi ambientali misurabili. È fondamentale che né i progetti né l'emittente siano potenzialmente responsabili di danni all’ambiente: ad esempio, possono essere previste misure di salvaguardia per garantire che la costruzione di un impianto di energia rinnovabile non comporti una perdita di biodiversità.
È inoltre indispensabile che l'emittente sia credibile nel panorama ESG. Non investiremmo mai in un green bond che di per sé sembra solido, ma che ad un'analisi più approfondita risulta emesso da una società che trae la maggior parte dei suoi ricavi, ad esempio, dall'estrazione di carbone termico. Noi di Franklin Templeton Fixed Income (FTFI) siamo molto scrupolosi per quanto riguarda i nostri investimenti sostenibili: una ricerca approfondita e un impegno regolare con gli emittenti sono fondamentali per cogliere quelle che riteniamo essere le migliori opportunità sul mercato.
Perché ora?
Come detto in precedenza, lo scorso anno è stato difficile per l'intero comparto obbligazionario. I green bond non hanno fatto eccezione, e la natura a lunga scadenza di questa asset class è stata influenzata negativamente dalle azioni delle banche centrali, che hanno dovuto inasprire aggressivamente la politica monetaria a fronte dell'aumento dell'inflazione. L'indice Bloomberg MSCI Euro Green Bond ha registrato un rendimento totale del -21,4% nel 2022, mentre l'indice Bloomberg Euro Aggregate ha perso il 17,2% nello stesso periodo.
Fortunatamente è già in atto una ripresa, con entrambi gli indici in positivo da un anno all'altro. Inoltre, la buona notizia è che crediamo di essere vicini al raggiungimento del picco delle politiche di rialzo tassi in Europa, il che rende questo momento interessante per iniziare ad aggiungere titoli a più lunga scadenza, come i green bond, ai portafogli degli investitori.
L'inflazione complessiva nell'Eurozona è in calo, mentre il contesto economico si sta deteriorando. Di conseguenza, possiamo aspettarci un atteggiamento più accomodante da parte della Banca Centrale Europea nei prossimi mesi; ciò dovrebbe contribuire a sostenere le asset class a reddito fisso nel loro complesso, soprattutto quelle con profili di durata più lunghi. Questo contesto dovrebbe favorire il crescente interesse degli investitori per i green bond e dare una spinta favorevole al settore.
Perché scegliere l’obbligazionario targato Franklin Templeton?
Noi di Franklin Templeton crediamo che l'integrazione di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) in ogni fase del processo d'investimento possa consentire una maggiore performance potenziale degli investimenti e risultati migliori e più sostenibili non solo per i nostri clienti, ma anche per la Terra.
Non temiamo le implicazioni di normative di sostenibilità sempre più stringenti: nel corso del tempo abbiamo impiegato energie, tempo e denaro per costruire una solida base che ci permetta di offrire agli investitori l'eccellenza nel campo degli investimenti sostenibili. Il nostro approccio conservativo in merito a ciò che riteniamo essere un green bond forte è supportato da un team di analisti di ricerca sostenibile, da software e strumenti proprietari e da un'attenzione non solo ai filtri di sostenibilità ma anche all'impatto reale e positivo che un investimento può avere.
Inoltre, riteniamo che la trasparenza sia fondamentale per navigare nella crescente complessità del mercato della finanza sostenibile. In questo spirito, continuiamo a confrontarci con emittenti sovrani e societari, così come con gli altri operatori del mercato, per aiutare a comprendere meglio gli interessi, le ambizioni e i rischi di ciascuno. Attraverso questo continuo dialogo, ci impegniamo a sviluppare un ecosistema di finanza sostenibile che abbia il potenziale per fornire i risultati migliori a tutti.
Allo stesso tempo, la valutazione della sostenibilità può fornire una visione più completa della posizione economica di un emittente e offrire spunti importanti non ancora colti dal mercato. Questo, a sua volta, può consentirci di individuare gli investimenti a nostro avviso ideali per offrire ai nostri clienti rendimenti sostenibili nel lungo periodo.
Informazioni importanti
Franklin Templeton e i nostri Gestori specializzati in investimenti hanno determinati obiettivi o capacità in materia ambientale, sociale e di governance (ESG); tuttavia, non tutte le strategie sono gestite in base a obiettivi "ESG".
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[1] Climate Bonds Initiative.
[2] Climate Bonds Initiative.
[3] Climate Bonds Initiative.