Opportunità nel settore finanziario

Nuove opportunità nel settore finanziario. Dopo dieci anni  di peggiore evoluzione rispetto al resto del mercato, la fine dell’abbassamento dei tassi, la ripresa economica e un maggior dinamismo del credito del settore privato, danno segnali di speranza agli investitori.

Quando il ciclo economico è in forte ripresa, quello finanziario è uno dei segmenti del mercato che beneficia maggiormente di ulteriori investimenti. Solitamente, le migliori condizioni economiche generano, infatti, maggiori progetti di capitale e un aumento degli investimenti in generale. La crescita economica dà luogo a nuovi progetti che di fatto richiedono dei finanziamenti, che di solito portano ad un maggior numero di prestiti e ad un aumento del credito. 

Mappa rischio/rendimentio

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RISCHIO Jupiter Global Financials NN (L) Banking & Insurance  Fidelity Global Financial Servs 
MARCHIO   SFP_C SFP_C
RENDIMENTO ANNUALIZZATO A 3 ANNI 11,62 12,38 12,65
MASSIMA PERDITA A 3 ANNI -17,88 -15,85 -15,31
SHARPE RATIO A 3 ANNI 0,36 0,44 0,46
VOLATILITÀ A 3 ANNI 14,15 14,07 13,83
ALFA A 3 ANNI -4,83 -4,7 -4,87
BETA  A 3 ANNI 0,99 1,04 1,08

 

RISCHIO Parvest Equity World Finance Robeco New World Financial Equities Polar Capital  Global Insurance
MARCHIO     SFP_C
RENDIMENTO ANNUALIZZATO A 3 ANNI 11,63 10,28 18,52
MASSIMA PERDITA A 3 ANNI -21,12 -23,09 -9,1
SHARPE RATIO A 3 ANNI 0,34 0,26 1,1
VOLATILITÀ A 3 ANNI 17,15 15,6 12,8
ALFA A 3 ANNI -6,53 -8,05 2,92
BETA  A 3 ANNI 1,21 1,19 0,8

 

Gli economisti spesso legano la salute generale dell'economia con quella del settore finanziario. Se queste società sono deboli, ciò incide sul consumatore medio, visto che sono proprio le aziende che rientrano in questa categoria a offrire prestiti alle imprese, mutui a proprietari di immobili e assicurazioni ai consumatori. Se si limitano tali attività, si colpisce la crescita sia nel settore delle piccole imprese sia in quello immobiliare.Negli ultimi 10 anni la categoria finanziaria ha prodotto un rendimento complessivo negativo di circa l’1%. Ciò è dovuto alla crisi che ha portato rendimenti catastrofici nel 2007, con un -18,63%, e nel 2008 con -55,32%. 

Tuttavia, negli ultimi cinque anni il settore è rimbalzato, offrendo agli investitori un rendimento medio annuo del 10,55%. Questo, nello stesso periodo di tempo, ha leggermente sottoperformato il rendimento totale dello S&P 500 (11,06%). Una delle porzioni più importanti dell’indice S&P 500 è proprio caratterizzata da società finanziarie, dove le maggiori sono alcune delle istituzioni bancarie più riconosciute al mondo. La seconda industria di maggior rilievo, all'interno del settore è invece quella delle compagnie assicurative. Quello finanziario risulta, inoltre, tra i segmenti meglio performanti nelle classifiche dei migliori fondi internazionali equity e multi-asset della prima parte del 2017.

Negli ultimi mesi, infatti, ci sono diverse società che hanno messo in risalto le buone valutazioni che presenta il settore indicando che sia il price/book value ratio sia il price earnings ratio mostrano come queste stiano scambiando a multipli molto interessanti. A questo proposito, tali società considerano che quest'anno dovrebbe essere l'ultimo in termini di diminuzione del margine di interesse delle banche e che il settore dovrebbe beneficiare di un ambiente circostante decisamente migliore, una volta che la pressione normativa le renda più capitalizzate e che il rialzo dei tassi possa facilitare loro il miglioramento della redditività.

Jupiter Global Financials
Esposizione al settore finanziario e al real estate globale
Guy de Blonay (2011) gestore del fondo

È un fondo di azioni di grande capitalizzazione con uno stile blend e che ha come obiettivo quello di raggiungere una crescita nel lungo periodo del capitale in portafoglio mediante l’investimento in azioni di imprese finanziarie a livello internazionale e, in minor misura, in società del settore immobiliare. Il gestore, Guy de Blonay, può utilizzare derivati sia con fini di investimento - il che gli permette di beneficiare delle oscillazioni nel breve periodo di un titolo senza detenerlo in portafoglio e di ottenere un’esposizione a un’amplia gamma di asset, come azioni, indici, commodities e divise - sia come copertura del portafoglio.

NN (L) Banking & Insurance
Selezionare i titoli in base a un’analisi approfondita
Paul Vrouwes (2006) gestore del fondo

Il fondo rientra nella categoria azionari large cap e investe in società di servizi finanziari come banche, credito al consumo, banche d’investimento, asset manager e assicurazioni. Il portafoglio è diversificato in vari Paesi e l’obiettivo del gestore, Paul Vrouwes, è quello di battere il rendimento nel lungo periodo dell’indice MSCI World Financials. La filosofia di investimento è quella di ottenere una rivalutazione degli asset del portafoglio mediante la selezione di titoli grazie a un’analisi approfondita della società, facendo particolare attenzione al potenziale rialzista del prezzo attuale in relazione ai suoi rischi. 

Fidelity Global Financial Servs A-EUR
Combina la selezione individuale di titoli e l’analisi macro
Sotiris Boutsis (2010) gestore del fondo

Investe in imprese quality con una valutazione corretta. Il suo approccio combina la selezione di titoli basata sull’analisi individuale di ogni società e l’analisi macro del Paese e del settore. Le opportunità vengono individuate usando analisi interne di Fidelity, meeting con i consigli direttivi e visite dirette nelle società. Ricerca imprese solide, così come società i cui fondamentali sono in fase di miglioramento, il che dovrebbe tradursi in un maggior rendimento del capitale. Dopodiché, analizza le valutazioni. I fattori macro sono importanti, dal momento che le prospettive per le banche sono vincolate all’economia. 

Parvest Equity World Finance
Gestione attiva con stile d’investimento value
Geoff Dailey (2014) gestore del fondo

È un prodotto con uno stile d’investimento value  specializzato in società large cap, che ha come obiettivo quello di aumentare il valore nel medio periodo mediante l’investimento in azioni di società del settore finanziario o in aree connesse con quest’ultimo. Si tratta di una gestione attiva e come tale può investire in titoli non inclusi nell’indice di riferimento, l’MSCI World Financials. Il gestore potrà investire in altri titoli fino a un terzo del portafoglio, ovvero in strumenti del mercato monetario, in derivati o liquidità, sempre che gli investimenti in obbligazioni non superino il 15% degli asset e con un limite del 10% in altri fondi d’investimento.

Robeco New World Financial Equities
Alla ricerca di nuovi trend d’interesse nel lungo termine
Patrick Lemmens (2008) gestore del fondo

Investe in titoli finanziari di tutto il mondo e può investire anche una parte in società non presenti nell’indice MSCI Financials. Fa parte della categoria large cap e, con uno stile blend, si sofferma sulla ricerca di trend di interesse nel lungo termine, come la finanza digitale, l’invecchiamento della popolazione e la finanza emergente. All’interno di queste tendenze, cerca le compagnie con i migliori risultati, usando modelli di valutazione esclusivi per selezionare azioni con buone prospettive di rendimento e una valutazione ragionevole. Assume posizioni che si discostano dall’indice, l’MSCI All Country Financials.

Polar Capital Global Insurance
Investire in società mid cap del business assicurativo
Nick Martin (2011) gestore del fondo

Il gestore investe in società a livello globale correlate alle attività delle assicurazioni. Privilegia le compagnie di media capitalizzazione e azioni di imprese che operano in diversi settori dell’attività assicurativa, come assicurazioni generali, riassicurazioni, assicurazioni sulla vita, intermediari e servizi di supporto di questo business. L’obiettivo è quello di sovraperformare il suo indice, l’MSCI World Insurance. Per questo, può investire anche in strumenti finanziari derivati con fini di copertura, per ridurre il rischio, gestire il portafoglio in modo più efficiente o ottenere un’esposizione più efficace a questi titoli.