In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna FundsPeople si è confrontata con alcune professioniste ai vertici del mercato italiano degli AM internazionali.
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In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna FundsPeople si è confrontata con alcune professioniste ai vertici del mercato italiano degli AM internazionali.
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Centotrentuno anni. Quelli che, secondo Global Gender Gap Report, ci vorranno per colmare il divario di genere. L’Italia, con un punteggio di 68,2 su 100, è al tredicesimo posto in Europa per uguaglianza di genere secondo la diciottesima edizione della ricerca che confronta la parità di genere in 146 economie, valutando quattro dimensioni chiave: partecipazione economica e opportunità, livello di istruzione, salute e sopravvivenza e empowerment politico.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna FundsPeople si è interrogata sui progressi fatti in questo campo dall'industria del risparmio gestito. Per fare ciò, ha chiesto ad alcune delle donne ai vertici del mercato italiano degli asset manager stranieri una testimonianza sulla rappresentanza femminile nel settore a partire dalla loro esperienza professionale, come fatto lo scorso anno per continuare a tenere un faro acceso su un tema cruciale come questo.
A emergere sono i numerosi passi in avanti fatti rispetto al passato, senza però dimenticare le sfide che attendono l’industria per cercare di raggiungere la parità di genere. Infine, FundsPeople ha chiesto alle professioniste se ci fosse una figura pubblica, un libro, un film, una vicenda storica che potesse ispirare o risultare rilevante per porre l’accento sul significato più autentico dell’8 marzo.
Chiara El Rikabi ritiene che progressi sulla parità di genere nel settore finanziario restano limitati, soprattutto nell’Europa meridionale. "Durante eventi e incontri professionali, la platea è ancora prevalentemente maschile e le donne in ruoli di leadership sono una minoranza. In Svizzera la situazione appare più equilibrata, con una maggiore presenza femminile in posizioni apicali, ma molto dipende dalla cultura aziendale", afferma. "Personalmente, vivo oggi un’esperienza positiva: in 21Shares, un’azienda con un’impronta americana e un forte orientamento all’inclusione, la leadership femminile è una realtà. Una delle nostre co-founder è una giovane donna, e anche nel nostro management la presenza femminile è concreta", spiega la manager.
Secondo la professionista in Italia, invece, il percorso è ancora lungo. "È un dato di fatto che una donna debba spesso lavorare il doppio per ottenere lo stesso riconoscimento di un uomo e, per farsi rispettare, si trovi talvolta costretta ad adattarsi a dinamiche maschili, sacrificando tratti tipicamente femminili che, paradossalmente, rappresentano un valore aggiunto nel mondo professionale. Qualità come l’empatia, l’ascolto attivo, la capacità di mediazione e una leadership più inclusiva vengono spesso percepite come segni di debolezza anziché come punti di forza", evidenzia. "Si tratta di un meccanismo che non solo penalizza le donne, ma impoverisce anche le aziende. Tuttavia, noto con piacere che nei team più giovani la presenza femminile sta aumentando, segno di un cambiamento in atto", afferma.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
El Rikabi cita Oriana Fallaci. "Pur essendo una personalità controversa, è stata un simbolo di indipendenza, coraggio e determinazione. Con il suo giornalismo coraggioso e la capacità di sfidare il potere, ha dimostrato che le donne possono affermarsi con autorevolezza anche in ambienti dominati dagli uomini", afferma.
2/8"Operiamo in un mercato altamente competitivo e la domanda di talenti, in particolare donne con un livello professionale medio e alto in posizioni di gestione di fondi, è elevata e in aumento, nonostante il nostro settore sia tradizionalmente dominato dagli uomini. Questo è quello che stiamo osservando in base ai report e alle analisi a nostra disposizione", precisa Elisa Ori.
Per quanto riguarda BNPP AM "abbiamo fatto progressi importanti nell'attrarre, trattenere e promuovere le donne: nel 2024, tra i dipendenti che sono entrati a far parte della società, il 40% erano donne. E la stessa percentuale si rileva, in particolare, nelle assunzioni per la nostra piattaforma di investimento", spiega. E prosegue commentando che all'interno dell' organizzazione, il 26% dei ruoli di gestione fondi è occupato da donne. Sebbene questo superi la media del settore "sappiamo di avere ancora molto lavoro da fare e ci impegniamo in tal senso", commenta.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
Ori ricorda che la sua terra di origine, la Sardegna, ha dato i natali alla seconda donna vincitrice di un Nobel per la letteratura: Grazia Deledda. "Questa grande scrittrice è per me un importante esempio di emancipazione femminile e lotta ai pregiudizi culturali", conclude.
3/8Secondo Caterina Pedrini negli ultimi anni, l'industria della gestione patrimoniale ha compiuto progressi significativi in termini di inclusione, con un aumento del numero di donne in ruoli di leadership e politiche aziendali più attente alla diversità. Tuttavia, permangono delle sfide. "La rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali è ancora limitata e molte professioniste devono affrontare pregiudizi inconsci e difficoltà nell’accesso alle stesse opportunità di carriera dei colleghi uomini. Inoltre, la conciliazione tra vita professionale e familiare rimane una questione cruciale, poiché, in molti casi, il peso delle responsabilità domestiche grava in modo sproporzionato sulle donne", ci tiene a sottolineare la professionista.
Secondo la responsabile Italia di Anaxis AM, il cambiamento culturale è in corso, ma per accelerarlo è necessario implementare politiche aziendali più incisive, un impegno concreto dell'intero settore e una profonda revisione del sistema educativo, valorizzando fin dalla giovane età l'importanza della parità e dell'inclusione.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
Pedrini ricorda figure come Michela Murgia, che ha sfidato gli stereotipi, o Margherita Hack, simbolo di una scienza inclusiva. "Sono donne che hanno segnato la storia dimostrando che la conoscenza e la cultura non hanno genere. Ma ci sono anche storie rimaste nell'ombra, come quella di Eunice Newton Foote, che nel XIX secolo scoprì il legame tra CO₂ e il riscaldamento globale, ma il suo lavoro venne attribuito a uomini", dice.
"Questo ci ricorda come il merito femminile sia stato spesso oscurato, un fenomeno che persiste ancora oggi in molti settori, compreso quello finanziario. Per questo motivo, l’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un impegno a riconoscere il valore delle donne e a combattere ogni forma di discriminazione di genere. L’industria della gestione patrimoniale può essere un modello di cambiamento promuovendo trasparenza, flessibilità e meritocrazia", prosegue Pedrini.
Come scriveva Margherita Hack: «Il cervello non ha sesso e, quando viene ben utilizzato, funziona allo stesso modo». Pedrini conclude spiegando che: "applicare questo principio alla finanza potrebbe portare a una vera rivoluzione".
4/8Anche secondo Emanuela Salvadè il raggiungimento di una piena parità è ancora un obiettivo da perseguire. "L’industria ha compiuto passi positivi. Molte aziende hanno reso l’inclusione una priorità, incoraggiando un numero crescente di donne a ricoprire ruoli senior. Tuttavia le sfide restano", dice.
Per la responsabile di Ark Invest uno degli ostacoli principali è il bilanciamento tra vita professionale e personale in un settore caratterizzato da ritmi intensi e un ambiente altamente competitivo. "In più, le donne continuano a essere sottorappresentate nei ruoli chiave di investimento, affrontando spesso bias inconsci che rallentano la loro crescita. Il divario salariale persiste, così come le difficoltà di accesso alle reti strategiche e alle opportunità di leadership. Per un vero cambiamento, il settore deve andare oltre le iniziative di facciata e attuare trasformazioni strutturali che garantiscano pari opportunità", afferma.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
"Per me, l’8 marzo rappresenta la voce di tutte le donne che hanno lottato – e continuano a lottare – per i propri diritti. Ci sono storie che mi hanno colpito profondamente e che, a mio avviso, incarnano lo spirito di questa giornata", dice Salvadè.
Tra i libri segnala I monologhi della vagina di Eve Ensler, "è un testo potente, perché dà spazio a esperienze reali di donne di tutto il mondo, rompendo tabù e creando consapevolezza", e Stai zitta di Michela Murgia per la riflessione su quanto il linguaggio possa essere un’arma sottile, ma efficace, nel mantenere certi stereotipi.
"Anche il cinema e le serie TV hanno raccontato storie che lasciano il segno. Suffragette è un film che mi ha emozionata perché mostra il coraggio e i sacrifici di chi ha combattuto per il diritto di voto. The Help è un altro esempio toccante di donne che si ribellano a un sistema ingiusto, mentre la serie Cable Girls racconta la forza di un gruppo di amiche in un’epoca in cui le donne avevano pochissime possibilità di autodeterminazione", conclude.
5/8Francesca Campanelli suggerisce di guardare ai numeri. "Negli ultimi anni ci sono stati timidi progressi. In alcuni casi, da quanto riporta l’istituto ICI, in US tra il 2020 e il 2022 c’è stata una riduzione della presenza femminile. In Asia sembra esserci una situazione più favorevole a causa di una industria più giovane. I ruoli meno rappresentati sono quelli della gestione dei fondi. Sebbene negli anni siano apparsi studi sulla diversa capacità di investimento tra generi, in realtà la capacità è la medesima e dipende da molti altri fattori", ci tiene a sottolineare la professionista di iM Global Partner. "Questa disparità mostra una miopia che è un limite nel mondo degli investimenti. Chi fa investimenti dovrebbe avere uno sguardo ampio sul mondo, senza bias culturali", dice.
A detta dell'esperta, soprattutto negli ultimi 10 anni, diverse istituzioni si sono mobilitate per trovare una soluzione. "Il CFA Institute, nel 2019, coinvolse 42 organizzazioni per creare programmi di inclusione a beneficio dell’industria e degli investitori. Costruire una leadership femminile è ancora una enorme sfida dove l’ostacolo maggiore è rappresentato dai bias culturali", ammette.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
Campanelli spiega che recentemente ha visto Simone Veil, la donna del secolo. "Il film di per sé non è un capolavoro ma racconta la figura di una donna che rimarrà per sempre un esempio incredibile. Deportata nei campi di concentramento dopo aver vissuto un’infanzia felice in Francia, ha lottato per diventare magistrato, riuscendo a essere la prima donna segretaria generale del Consiglio Superiore della Magistratura, occupandosi al contempo anche della situazione delle carceri. E poi ha iniziato una brillante carriera politica diventando la prima donna Presidente del parlamento europeo nel 1979. Una donna di grandissima forza, coraggio e valori profondi della libertà e della giustizia", conclude.
6/8Per Valentina Valdameri è indubbio che ci sia ancora molto da fare per la parità di genere nell'industria del risparmio gestito, "ma ciò non deve scoraggiare le giovani donne che approcciano il nostro settore", afferma. "Nei miei 10 anni di carriera nell’industria dell’asset management ho potuto beneficiare dell’esempio di donne eccezionali che ho incontrato, in Italia e all’estero, in diversi ruoli. Tutte loro avevano in comune la straordinaria capacità di affermare la propria professionalità con naturalezza e di guardare al futuro con ottimismo", spiega la professionista di Legal & General.
"Avere coscienza del proprio valore è il primo passo perché anche gli altri lo percepiscano ed il fatto di avere delle “role model” è stato per me di grande ispirazione", aggiunge.
Secondo l'esperienza della manager, oggi è più comune in passato incontrare figure femminili in ruoli manageriali, di CIO e CEO e crede che questo sia fondamentale: "Certo, i dati oggettivi riguardo il gender pay gap o la scarsa presenza femminile nei CdA dimostrano che ci sono realtà dove queste barriere sono più resistenti a crollare. Ciò nonostante, io credo che la sfida più importante sia quella di dare alle donne il massimo supporto nella gestione familiare, al fine di consentire loro di proseguire serenamente la propria carriera verso ruoli di maggiore responsabilità", afferma.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
Eleanor Roosevelt. "È stata la prima a trasformare la first lady da moglie silenziosa del Presidente in una figura politica attiva, ad incoraggiare le donne ad essere libere e curiose in un’epoca, gli anni ’30, in cui la figura femminile era ancora saldamente legata all’angelo del focolare e a liquidare i giudizi sul suo aspetto fisico, facendo parlare la preparazione, con la celebre frase 'no one can make you feel inferior without your consent'".
7/8Secondo Diana Lazzati negli ultimi anni l’asset management ha visto progressi nella parità di genere, con più donne in ruoli di leadership. "Ad esempio, in Vanguard un terzo degli executive managers e il 20% dei portfolio managers sono donne", afferma. Tuttavia, a livello globale, le donne rappresentano solo il 12.5% dei portfolio managers. Si tratta di un numero troppo basso, anche in considerazione dei molti studi che hanno dimostrato che i fondi gestiti da donne o team misti hanno registrato migliori performance in periodi di turbolenza dei mercati, come durante lo scoppio della bolla internet nel 2000 o come la crisi finanziaria del 2009. Dunque, a livello di sistema la strada è ancora lunga per arrivare ad un’effettiva parità, nonostante i programmi di mentoring, le opportunità di networking e la flessibilità lavorativa abbiano aiutato.
Figura pubblica, libro, film o evento storico d’ispirazione
"Muriel Siebert è stata una pioniera nel mondo della finanza. Quando iniziò a lavorare guadagnava 65 dollari a settimana, molto meno dei colleghi uomini che svolgevano le stesse mansioni. Trovò così il modo per guadagnare la stessa cifra: mettersi in proprio e prendere un posto alla Borsa di New York. Nel 1967 fu così la prima donna ad ottenerlo, nonostante le molte opposizioni", racconta Lazzati. "Successivamente, sviluppò un progetto di alfabetizzazione finanziaria per le donne e fondò la sua società di intermediazione finanziaria, offrendo servizi di brokeraggio a basso costo", conclude.
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