Parte Italy Export Credit, fondo per il sostegno delle esportazioni italiane

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foto: autor Timo Heuer Flickr, creative commons

Parte un fondo di investimento specializzato che è finalizzato al sostegno delle esportazioni italiane. Il suo nome è Italy Export Credit e lo ha creato CO.MO.I, gruppo privato indipendente attivo in Italia, Svizzera e Lussemburgo nei servizi finanziari e nella consulenza alle imprese. L’iniziativa è stata presentata a Milano nel corso di un incontro con i giornalisti presso il Circolo della Stampa. Il nuovo fondo, nato come comparto di COMOI FUND S.C.A. SIF SICAV, dove SIF sta appunto per fondo di investimento specializzato, è destinato esclusivamente ai grandi investitori istituzionali: fondi pensione, compagnie di assicurazione, fondazioni. Investirà in obbligazioni di pagamento rilasciate dalle banche dei Paesi importatori che intervengono nelle transazioni commerciali con le aziende italiane esportatrici, che potranno così smobilizzare i propri crediti liberandosi del rischio. L’obiettivo di raccolta è 500 milioni di euro.

 “Con questa iniziativa si apre una frontiera importante nel rapporto tra investitori e imprese, tra risparmio e economia reale. Le esportazioni, che hanno tenuto in piedi l’Italia negli anni peggiori della crisi, raggiungeranno nel 2015 i 600 miliardi di euro. Con il nostro fondo specializzato, oltre a cogliere l’opportunità di un investimento finanziario particolarmente interessante per i loro portafogli, gli operatori istituzionali possono sostenere il sistema produttivo, aiutando il Paese a ripartire”, ha spiegato Sergio Zoncada, ad di CO.MO.I. Sim. Italy Export Credit investirà nei cosiddetti trade finance receivables, ovvero in obbligazioni di pagamento (lettere di credito e/o promissory notes avallate) rilasciate dalle banche dei Paesi importatori che intervengono nelle transazioni commerciali. Queste transazioni sono basate sulla definizione di dilazioni di pagamento a beneficio dell’importatore di durata pluriannuale (tra 2 e 8 anni) rimborsabili su base semestrale per capitale e interessi. Il fondo acquisterà tali obbligazioni di pagamento calcolando all’atto dell’acquisto un ricavo netto in base agli elementi caratteristici dell’operazione di esportazione: durata, importo, rischio Paese, rischio di credito, garanzie, e così via. L’esportatore smobilizzerà il proprio intero credito liberandosi dal rischio, mentre i flussi di pagamento delle obbligazioni acquistate dal fondo genereranno nel tempo il rendimento del fondo stesso.

La durata media massima degli investimenti di Italy Export Credit sarà di 4,25 anni, con un rating medio pari alla tripla B (secondo S&P), quindi nella categoria investment grade. Sul fronte del rendimento, le caratteristiche delle obbligazioni sottoscritte dal fondo si traducono in una redditività generalmente superiore a quella dei titoli obbligazionari comparabili. La costanza dei flussi di pagamento e il fatto che i titoli vengono tutti portati a scadenza, senza alcuna attività di trading, determinano anche una volatilità inferiore alla media, come dimostrato dai test a ritroso effettuati dai gestori di CO.MO.I. “Agli investitori istituzionali il comparto Italy Export Credit offre la prospettiva di un rendimento superiore alla media, a fronte di un rischio contenuto, se non inferiore”, continua. È probabile che ci sia un primo closing prima del raggiungimento dell'obiettivo dei 500 milioni.