Pascal Mercier (Credit Suisse AM): “La tecnologia è la soluzione per la sanità”

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University of Michigan School for Environment and Sustainability; Flickr; creative commons

L’introduzione di fondi tematici all’interno dei portafogli rappresentano ormai un punto di rottura rispetto al tradizionale processo di selezione degli investimenti, lasciando così spazio a nuove logiche. Pascal Mercier, product specialist of thematic equities di Credit Suisse Asset Management, ha presentato il Credit Suisse (Lux) Global Digital Health Equity Fund, che investe in un nuovo trend, quello della digitalizzazione sanitaria, esaltandone le caratteristiche e le potenzialità nella costruzione di asset allocation diversificata. Ma cos'è realmente il digital health? Si tratta di un fondo tecnologico o sanitario?

Mercier spiega che “il settore sanitario è quello meno innovativo in assoluto, è necessario quindi il suo efficientamento. Negli Stati Uniti il 18% del pil è destinato a spese sanitarie, mentre in Italia il 10%; in generale 1/5 dei costi è dovuto ad inefficienze del sistema. Dunque la tecnologia è la soluzione per un miglioramento. Il settore sanitario è infatti destinato a cambiare nei prossimi 10-15 anni. Si son fatti passi da gigante in questo ambito; per esempio con soli 500 euro oggi è possibile sequenzializzare il dna o grazie a società come Teladoc Health Inc è possibile avere consultazioni telematiche e si può parlare di telemedicina. E’ possibile individuare tre sotto-temi: ricerca e sviluppo, legato a macchinari e dispositivi di intelligenza artificiale per le diagnosi; trattamenti tramite biotecnologie, robotica e tecnologia medica; efficientamento dei servizi”.

“L’approccio di investimento è molto semplice, ci concentriamo su tematiche precise e non sulla volatilità di breve periodo, puntiamo su tendenze di lungo periodo. L’universo del digital health comprende circa 400 aziende, ma noi ci focalizziamo solo sui pure players, i cui ricavi sono almeno per il 50% legati ai temi della sanità e della tecnologia, per un totale di circa 200 compagnie. Attualmente il portafoglio è composto da 60 titoli. Si tratta soprattutto di small cap, perché sono quelle con maggiori possibilità di crescita sostenibile. L’orizzonte temporale è di lungo periodo, che ci permette di andare oltre eventuali crisi temporanee; di conseguenza il turnover delle azioni è molto basso. Abbiamo un approccio bottomp-up basato su analisi fondamentale e forti convinzioni. Il fondo al momento ha una sovra esposizione su aziende statunitensi, perchè oggi gli Stati Uniti sono i leader mondiali del digital health”, conclude Mercier.