Secondo il gestore del fondo con rating FundsPeople 2024 CT (Lux) Global Technology marketing, agricoltura e assistenza sanitaria pronti beneficiare della nuova tecnologia. Nel breve e medio termine il focus è su fornitori di cloud, data center e semiconduttori.
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Prosegue il momento d’oro della tecnologia. Il settore sta beneficiando del boom dell’intelligenza artificiale (IA), con i principali titoli tecnologici ai massimi di sempre. L’esempio più lampante è Nvidia, che continua a battere le aspettative in termini di ricavi aziendali e di performance in borsa. Le valutazioni elevate del settore fanno temere per lo scoppio di una bolla, dato l’entusiasmo attorno al tema che potrebbe dimostrarsi eccessivo. Ma secondo il gestore di Columbia Threadneedle Investments Paul Wick, i record sui listini dell’ultimo anno sono sorretti dai risultati economici delle aziende. E allargando l'orizzonte temporale, la corsa del tech non è un fenomeno passeggero, ma dura ormai da un decennio. “Vediamo un contesto particolarmente favorevole per il settore tech”, afferma l’esperto. “Oggi questo tipo di industria beneficia di tutto ciò che è legato all'intelligenza artificiale. Rispetto a un anno fa le intenzioni di spesa per il settore tecnologico sono molto migliorate, l’IA sta creando un’ondata di domanda di infrastrutture tecnologiche e il mercato delle IPO relativo al settore è di nuovo in crescita”, dice.
Wick ammette che i rischi sul fronte macroeconomico non manchino, per l’inflazione persistente negli Stati Uniti che potrebbe ritardare la riduzione dei tassi pianificata dalla Fed. Inoltre, è consapevole l’eccitazione diffusa dall’IA sta portando alcune aziende ad esagerare il loro potenziale, analogamente a quanto successo alla fine degli anni '90. Perciò in momenti come questi, l’esperto ritiene essenziale “un’approfondita due diligence delle società rispetto al loro potenziale tecnologico, modelli di business, mercati finali e concorrenza per proteggere gli investitori”.
Aziende pronte a beneficare dell’IA
“Il recente boom causato dall'intelligenza artificiale è da attribuire ad una combinazione di scoperte tecnologiche, crescente disponibilità di dati e maggiore consapevolezza delle possibili applicazioni”, dice Wick. “È importante sottolineare, però, che dal punto di vista tecnologico non c'è stata un’innovazione o scoperta nuova e radicale legata all'AI; sono stati una maggior facilità d'uso e accessibilità al grande pubblico i veri motori di questa crescita improvvisa”, prosegue. “Ci sono molte aziende che stanno beneficiando dell'intelligenza artificiale e sono certo che ve ne saranno tante altre ancora non emerse”, dice. “Infatti, oltre alle applicazioni hardware, software e nel settore dei semiconduttori, credo che l’opportunità di trarre beneficio dall’IA generativa si estenderà presto ad altri ambiti, come ad esempio quelli del marketing, dell’agricoltura e dell’assistenza sanitaria”, prosegue.
Secondo Wick le principali aziende tecnologiche hanno iniziato a stanziare risorse significative per adottare i modelli più avanzati di IA nei propri sistemi. Investimenti in data center e in sistemi di cloud computing hanno l’obiettivo di supportare l'enorme quantità di potenza di elaborazione necessaria per eseguire le applicazioni di intelligenza artificiale. “Una prova tangibile di questo aumento della spesa è la stessa Nvidia, che ha registrato ricavi raddoppiati e poi triplicati negli ultimi due trimestri rispetto a un anno fa”, dice il gestore. “Ciò ha contribuito a innescare un rally degli investimenti nell'IA, con le aziende che hanno utilizzato le chiamate agli utili trimestrali per promuovere i loro piani su come monetizzare l'Intelligenza Artificiale nelle loro aziende”, prosegue. “Resta da vedere se le valutazioni dell’universo dei titoli che sta beneficiando oggi dell'entusiasmo per l'IA siano tutte giustificate”, dice.
Dove trovare le opportunità
Secondo il gestore di Columbia Threadneedle nel breve e medio termine, le maggiori opportunità è rappresentata da tutte quelle società che si occupano della costruzione delle infrastrutture necessarie affinché l’IA possa raggiungere il suo pieno potenziale. “Esempi di queste aziende includono fornitori di cloud, data center, semiconduttori e società di comunicazione di rete”, dice. “Per questo, abbiamo investito in società che non sono riconosciute come dirette beneficiarie dell'intelligenza artificiale, ma che riteniamo abbiano prodotti e servizi unici che daranno loro un vantaggio competitivo man mano che l'infrastruttura dell'IA continuerà ad essere sviluppata”, prosegue. Per Wick un altro modo per trovare opportunità di investimento interessanti è quello di guardare all’imponente infrastruttura necessaria al funzionamento dell’intelligenza artificiale. “Ad esempio, la quantità di energia richiesta per far funzionare i data center è di gran lunga maggiore di quella richiesta dai data center convenzionali e l’attuale carenza mondiale di trasformatori di potenza renderà sempre più difficile collegare nuovi data center alle reti elettriche”, sottolinea
La strategia
Paul Wick gestisce la strategia con rating FundsPeople 2024 CT (Lux) Global Technology. Il fondo si distingue per la pluriennale esperienza del team di investimento e all’approfondita attività di ricerca e analisi bottom-up delle società. “Siamo riusciti negli anni ad individuare aziende di medie dimensioni che svolgono attività estremamente di nicchia ma che sono funzionali all’operatività delle giant e large cap, rendendole così leader di mercato”, spiega il gestore. “Quando dobbiamo scegliere in quali società investire valutiamo, innanzitutto, il loro potenziale di crescita futura e di apprezzamento del capitale e lo confrontiamo con la loro valutazione corrente, tenendo anche conto della capacità di generare flussi di cassa liberi e del vantaggio competitivo di ciascuna”, prosegue. “Inoltre, il nostro approccio contrarian e la consolidata expertise nel settore tecnologico, ci porta spesso ad esporci a tendenze tecnologiche rilevanti ma non ancora scontate dal mercato, sfruttando così anche il potenziale di quelle società che sono trascurate dagli analisti o semplicemente ‘incomprese’ dal mercato”, osserva. Infine il gestore è fermamente convinto che, per una selezione ottimale dei titoli, sia necessario avere una conoscenza diretta delle imprese e poter fare affidamento su una consolidata ricerca proprietaria. “Per questo motivo il team di gestione del nostro fondo è basato nella Silicon Valley, una delle zone più all’avanguardia da un punto di vista tecnologico a livello mondiale, che ci permette di poter visitare di persona e in poco tempo un gran numero di aziende operanti in questo settore”, dice.
I nuovi nomi in portafoglio
Tra le aziende il team di gestione ritene al momento più attrattive vi sono certamente molte delle società che operano nell’industria dei semiconduttori, quali Lam Research, Broadcom o Nvidia. “Vi sono poi i fornitori di chip ASIC, come Marvell e Broadcom, che giocheranno un ruolo strategico nel supportare aziende quali Meta, Amazon, Microsoft e Alphabet che stanno sviluppando i propri semiconduttori personalizzati”, evidenzia Wick. Un’altra società che reputa interessante è Synopsys, che ha recentemente lanciato una suite di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale per la progettazione, verifica, collaudo e produzione dei chip più avanzati. “Infine, un altro aspetto cruciale per l'infrastruttura dell'IA ha a che fare con l'elettricità necessaria a far funzionare i data center”, dice. “Bloom Energy è un ottimo esempio di azienda che sta capitalizzando su questo, con la produzione di celle a combustibile a base di gas naturale che funzionano a idrogeno”, conclude.