Per essere obiettivi, non bisogna incontrare troppo spesso le società

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Steve Glod

Tra i fondi premiati da Funds People per gli ottimi risultati in termini di volatilità e rendimento negli ultimi 5 anni, troviamo il BL Equities Japan, che vanta il rating Consistente Funds People. Il comparto rientra nella categoria Morningstar Azionari Giappone e investe prevalentemente in società a grande capitalizzazione. 

“Il nostro approccio d’investimento si basa sull’analisi fondamentale. Siamo degli stock picker e valutiamo i singoli titoli su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo”, spiega Steve Glod, gestore di BLI. “Cerchiamo società di qualità, che abbiano un vantaggio competitivo nel mercato, con cash flow sostenibili e con un certo grado di indipendenza dagli istituti di credito. Inoltre, in settori che offrono potenziale di crescita a lungo termine”.

La selezione dei singoli titoli viene fatta prendendo in considerazione un margine di sicurezza in modo da catturare il valore più elevato al miglior prezzo sul mercato. “Siamo prima di tutto degli stock picker, ma è necessaria sempre un’adeguata analisi del prezzo del titolo”. Per mitigare il rischio di portafoglio, il 50% delle società in cui Steve Glod investe hanno un business su scala internazionale, in modo da ridurre l’esposizione ai rischi locali, mentre l’altro 50% investe in aziende con un business nazionale per ridurre l’esposizione al rischio cambio.

Il gestore è laureato in ingegneria con un forte background matematico e crede fermamente nei numeri. “Preferisco non incontrare troppo spesso le società in cui investo, per non ridurre il grado di obiettività nella scelta dell’investimento”, spiega Glod. “Utilizzo tutti i dati che sono a mia disposizione per cercare di capire l’andamento e le strategie del business nel lungo periodo. Questo non significa che non incontro le realtà locali, ma cerco di limitare i miei viaggi in Giappone. Mi piace definirmi un uomo di numeri”.

Il mercato giapponese

Negli ultimi sei anni il Giappone ha cambiato completamente faccia. A seguito dell’inizio del mandato di Abe, sono state implementate importanti riforme sociali e strutturali. “Un tempo i giapponesi lavoravano per la stessa società per tutta la vita. Oggi, invece, il mercato del lavoro presenta una maggiore flessibilità, e questo ha portato un impatto positivo in termini di occupazione e crescita dei salari”, spiega il manager. “Mi preme sottolineare però che, sebbene ci siano stati dei cambiamenti strutturali nell’economia nipponica, è fondamentale affidarsi a un gestore attivo. In Giappone sono rimaste ancora moltissime aziende che non sono redditizie e presentano una scarsa sostenibilità del business nel medio-lungo periodo. Una delle variabili da tenere in considerazione è l’aspetto demografico: il Giappone presenta una popolazione che sta invecchiando e quindi ci sarà una crescita della domanda di beni e servizi in risposta a questa tendenza”.

Attualmente il portafoglio è composto da 64 titoli con un’esposizione settoriale concentrata per il 20,3% in consumer discretionary, il 16% in consumer staples, il 26,3% industrials, il 16,7% in information technology e l’8,6% in healthcare. Il gestore ricerca nuove idee in settori che non abbiano ancora evidenziato performance brillanti e in settori di nicchia con un buon potenziale di crescita.