Pictet Digital: un prodotto pensato per sfruttare la transizione digitale

cio
Sylvie Séjournet, gestore, Pictet AM

Il fondo di Pictet AM, che vanta Rating Blockbuster FundsPeople 2020 e gestito da Sylvie Séjournet, non è basato su una view di tipo macroeconomico ma sulla selezione di titoli ad alta convinzione. Il driver del Pictet Digital è la transizione digitale, un cambiamento strutturale indipendente dal ciclo economico. In particolare, il gestore del fondo da circa 15 anni, investe in società che forniscono servizi interattivi e modelli di business basati su Internet, sostenuti dalla crescita esponenziale dei dati, in un mercato globale che, secondo le stime, potrebbe raggiungere i 5.000 miliardi di dollari in cinque anni.

L’universo di investimento comprende società innovative operanti nell’ambito di e-commerce, pubblicità online, software as a service e intrattenimento interattivo, in molti settori (giochi, viaggi, istruzione, salute, finanza, sicurezza) che garantiscono una crescita secolare, così come in alcuni titoli che generano flussi di cassa stabili con bilanci solidi (operatori di rete, via cavo e satellite).

“Il fondo è basato sulla selezione di titoli ad alta convinzione, senza alcuna replica di indici o restrizioni settoriali, regionali o stilistiche. Oltre ad aver accesso all'esperienza combinata del team ESG di Pictet AM e a un gestore del rischio dedicato, disponiamo di un comitato consultivo di esperti esterni che fornisce indicazioni sull’evoluzione del settore e sul lungo termine", afferma Sejournet. La quota attiva rispetto all'indice MSCI ACWI è di circa l'84%. La tipica società in portafoglio spende 16 volte di più in R&S rispetto alla media delle società incluse nell’indice MSCI ACWI. “L’attività di R&S delle società in portafoglio è stata di 169 miliardi nel 2019, pari al 27% della spesa complessiva di R&S dell'indice", sottolinea.

Da un universo d'investimento iniziale di 1.000 società, Sejournet ottiene l'universo investibile di 400 titoli eliminando quelli che non hanno un'esposizione significativa al tema (almeno il 20% dei ricavi). Ad aprile la purezza tematica era del 66%. Sono escluse le società in qualche modo legate alle armi e a temi controversi. Inoltre, sono escluse le società di componenti elettronici, semiconduttori, i produttori di apparecchiature di telecomunicazione e le società di hardware tradizionali. Nell'universo investibile si cercano quindi di identificare le società che, occupando o essendo in procinto di occupare una posizione dominante ed essendo dotate di una quota di mercato in crescita, vantaggi competitivi e valutazioni interessanti, sono caratterizzate da crescita, liquidità, volatilità ridotta, fondamentali interessanti e dinamiche favorevoli nel rispettivo settore.

L'integrazione dei fattori ESG incide sulla ponderazione di ciascuna società in portafoglio, in positivo o in negativo. L'analisi della corporate governance si basa sulla struttura del consiglio di amministrazione, sulla remunerazione dei dirigenti, sui diritti degli azionisti e sulle prassi di audit. L'analisi delle controversie tiene conto degli incidenti che possono comportare rischi aziendali o di reputazione, ma si valuta anche il sistematico esercizio dei diritti di voto e, se del caso, il dialogo bilaterale. Inoltre, viene predisposto un report che misura il contributo della strategia ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite entro il 2030.