Più fondi che obbligazioni nel portafoglio degli italiani

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foto flickr: fabrizio sciami, creative commons

Secondo il rapporto previsionale di ottobre targato Prometeia, il 2015 si chiuderà con una quota di fondi comuni all'interno dei portafogli degli italiani che sarà maggiore rispetto a quella dei bond. Si legge nel rapporto che "nonostante la correzione delle Borse avvenuta nei mesi estivi, alla fine del 2015, per la prima volta nella storia, la quota di fondi comuni nel portafoglio delle famiglie dovrebbe essere superiore a quella dei titoli di debito detenuti direttamente. Si parla di un 11,3% contro un 10,3%". Secondo la società di consulenza e ricerca economica di Bologna, nei prossimi tre anni l'aumento del risparmio e il contributo positivo dei mercati finanziari si tradurranno in una crescita delle attività finanziarie delle famiglie del 3% medio annuo. Inoltre, "il totale dei prodotti gestiti costituirebbe ormai quasi un terzo dell'intero portafoglio, superiore alla quota del totale delle attività liquide".

Dall'indagine, poi, emerge un altro dato: nel 2016 l'Italia crescerà allo stesso ritmo della Germania, all'1,2%. L'azienda di consulenza ha poi rivisto al rialzo il Pil per l'intero 2015 al +0,8%, grazie a una domanda interna più vivace del previsto, che compenserà il calo vistoso degli emergenti. Inoltre gli esperti prevedono che fino al 2018 il Pil crescerà tra l'1% e l'1,5%, ritrovando un ritmo che non si vedeva dagli anni Novanta. "L'attuale fase di ripresa è una delle più ricche, per posti di lavoro creati, degli ultimi 25 anni. Questa ripresa si caratterizza per la velocità con cui l'occupazione sta reagendo in "presa diretta" alla crescita del Pil. Complessivamente crescita economica e sgravi fiscali potrebbero portare a una crescita di occupazione nell'ordine dei 110 mila addetti nel 2015, di circa 180 mila nel 2016", concludono da Prometeia.