Previdenza complementare in Italia, ecco i dati di Itinerari Previdenziali

Convegno_di_Presentazione__5__copia
immagine concessa

Gli italiani hanno speso 70 miliardi di euro nel 2017 in welfare complementare. Sono i dati riportati nel sesto rapporto “Il bilancio del sistema previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2017”, a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. La spesa sanitaria si conferma la voce di spesa più consistente (circa 40 miliardi di euro), un terzo del totale della spesa sostenuta dal sistema pubblico per offrire le medesime prestazioni attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.

Captura_de_pantalla_2019-02-14_a_las_21

Nel 2017 si è registrato un’importante crescita sia del patrimonio sia degli iscritti ai fondi pensione complementare, giunti oltre a 8,3 milioni, dato depurato dalle doppie iscrizioni arriva a 7,9 milioni. Rispetto al 2016, i fondi negoziali hanno sperimentato una crescita dell’8% grazie al meccanismo di adesione contrattuale, +9,2% i fondi aperti e 8,1% i PIP di nuova generazione.

Captura_de_pantalla_2019-02-14_a_las_21

Il patrimonio complessivo dei fondi pensione ha raggiunto i 167 miliardi di euro a settembre 2018, aumentando del 7,2% rispetto all’anno scorso. Le forme pensionistiche con maggiori attivi restano i fondi pensione negoziali (49,5 miliardi di euro) e i fondi preesistenti con 59 miliardi di euro. Se si considera il rapporto tra il patrimonio complessivo dei fondi pensione e il PIL nazionale nell’anno 2017, l’Italia, con un valore del 9,8% si posiziona molto al di sotto della media OCSE.

Captura_de_pantalla_2019-02-14_a_las_21

Fonte: Itinerari Previdenziali.

Il 2019 sarà l’anno del recepimento nei Paesi europei della direttiva IORP II, con notevoli impatti per i fondi pensionistici aziendali (negoziali, preesistenti e aperti ad adesione collettiva). Il decreto, tra le varie innovazioni, introdurrà le nuove regole in materia di trasferibilità del proprio ‘zainetto’ previdenziale per i lavoratori che si spostano tra i vari Paesi, quelle sugli investimenti etici o ad impatto sociale e le nuove regole in materia di governance e sugli organi di amministrazione dei fondi pensione, che prevedono la nascita di tre nuove funzioni: audit, risk management e attuario.