Dove sostenibilità e performance s’incontrano

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Erol Ahmed, Unsplash, Creative Commons Zero

Che cosa succede se si incrociano due metriche di valutazione dei fondi che considerano da un lato il modo in cui le società presenti nel portafoglio di un fondo gestiscono i rischi e le opportunità legati a fattori ESG e dall’altro la capacità dei fondi di saper fare meglio o peggio all’interno della propria categoria? Se lo è chiesto Morningstar che, proprio di recente, ha condotto uno studio sui comparti azionari globali categorizzati in base ai suoi Sustainability Rating (espresso in globi) e Analyst Rating (Gold, Silver, Bronze) e giungendo alla conclusione che i fondi con un profilo ESG più alto (quattro e cinque globi) investono in titoli con una maggiore stabilità finanziaria e un economic moat - ovvero il vantaggio competitivo di un’azienda all’interno del settore grazie al proprio modello di business, al valore del brand e alla sua capacità di generare rendimenti superiori alla media - più elevato.

La corrispondenza tra globi e moat non è casuale, sottolineano dalla società di analisi. “La leadership di un’azienda può essere facilmente messa in discussione da scandali giudiziari o di natura ambientale che potrebbero danneggiarne non solo le finanze ma anche l’immagine”, scrive Francesco Lavecchia, research editor di Morningstar. È logico, dunque, che il grado di esposizione al moat e alla stabilità finanziaria sia direttamente proporzionale al Sustainability Rating e inversamente proporzionali alla volatilità (lo dimostra il coefficiente compreso tra -1 e -0,5 dei comparti con cinque globi).

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Più grande, più sostenibile

Dall’analisi sono emersi anche altri interessanti elementi. In primis, si è notata una maggiore esposizione al mercato azionario europeo (ex-UK) da parte dei fondi con cinque globi rispetto a quelli con uno o due che investono principalmente nei Paesi in via di sviluppo e in quelli asiatici. In materia di 'sostenibilità', quindi, la pagella delle aziende del Vecchio continente ottiene voti più alti rispetto a quelle di Stati Uniti e resto del mondo. Inoltre, se si guarda alla capitalizzazione di mercato delle stock presenti in portafoglio, si apprezza che i fondi con un Sustainability Rating più alto puntano sulle azioni large-cap e giant-cap mentre quelli che performano peggio in base ai criteri ESG presentano una capitalizzazione di mercato più bassa. In altri altre parole, sono le società più grandi ad essere le migliori sul piano della sostenibilità.