Conviene preferire le azioni italiane a quelle estere?

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Jace Grandinetti, Unsplash

I dati di settore indicano che i risparmiatori italiani tendono a preferire l’investimento domestico, ritenendolo più rassicurante rispetto ai corrispettivi esteri. A giocare un ruolo decisivo, probabilmente, è la stessa vicinanza geografica o la conoscenza, anche poco approfondita, delle aziende quotate. La domanda che viene da farsi è: esistono reali vantaggi nel preferire le azioni italiane rispetto a quelle estere? A rispondere a questa domanda è Giorgio Bortolozzo, responsabile investimenti azionari di Arca SGR.

“Il mercato italiano ha fatto molto bene negli ultimi mesi e in particolare rispetto alle altre aree mondiali. Nonostante questo, l’indice principale della borsa di Milano tratta ancora a sconto rispetto a tutte le principali aree e anche rispetto alla sua storia. Quindi una posizione all’interno di un portafoglio più diversificato può essere opportuna”.

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Dal punto di vista della gestione dei portafogli, e visto il buon andamento dei mercati da inizio anno, la SGR sta mantenendo un approccio cauto ma costruttivo, ricercando le eccellenze del sistema Italia selezionando le società con le migliori caratteristiche e maggiori prospettive di crescita futura. “Il segmento delle società a capitalizzazione medio bassa ha delle valutazioni più elevate rispetto all’indice principale della Borsa di Milano ma anche delle aspettative di crescita quasi doppie”.

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Cosa aspettarsi dal FTSE MIB

Nell’ultimo periodo, l’indice FTSE MIB ha toccato circa tre volte un’area compresa tra i 21.000 e i 22.000 punti. Ci sono margini potenziali per il superamento di questa soglia critica nel prossimo futuro? Secondo Bortolozzo, “è difficile attendersi una replica altrettanto poderosa nei prossimi mesi. D’altro canto, abbiamo anche visto che le valutazioni dell’indice azionario italiano restano interessanti, soprattutto rispetto alle altre aree, e questo potrebbe offrire un buon punto d’ingresso per l’investimento nella zona in questione, questo in particolare se dovessero verificarsi delle sorprese positive sul fronte economico e/o geopolitico, sia globale sia nazionale”.

Per concludere, dalla società ricordano due concetti fondamentali che devono guidare l’investimento azionario: la concezione pluriennale di questo tipo d’investimento, quindi il rispetto degli orizzonti temporali minimi che lo guidano, e la diversificazione, pertanto evitare la concentrazione in un’unica asset class.