Raggiunto da FundsPepople in occasione del Salone del Risparmio 2024, il vicedirettore generale ricorda che “quattro italiani su cinque non hanno ancora una forma di previdenza complementare”. Molte aziende non conoscono opportunità, anche di natura fiscale, di un’adesione collettiva.
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“La previdenza complementare è probabilmente la dimensione più capace di riservare sviluppi per il risparmio gestito nei prossimi anni”. Ne è convinto Luca Ramponi, vicedirettore generale di BCC Risparmio & Previdenza che, ai microfoni di FundsPeople, spiega come “ancora quattro italiani su cinque” non abbiano una forma di previdenza complementare.
Raggiunto in occasione del Salone del Risparmio 2024, Ramponi sottolinea che “il GAP pensionistico ossia il valore del nostro tenore di vita tra la situazione lavorativa e quella da pensionati si sta allargando", come effetto delle riforme del sistema, certo, ma anche per l'aumento dell'aspettativa di vita. Per questo motivo, "l'attività di sensibilizzazione e di formazione non solo del nostro canale distributivo ma anche degli investitori finali", è un intervento necessario. Ramponi sottolinea come occorra intervenire anche con le aziende che spesso non conoscono "quali sono le agevolazioni, anche di natura fiscale, che un'adesione collettiva può riservare a beneficio delle stesse, nonché a quanti possono conferire il proprio TFR e rivalutare la propria pensione integrativa. Questo - conclude - soprattutto in anni caratterizzati da elevata inflazione come abbiamo visto nell'ultimo periodo”.