Secondo BNP Paribas REIM nel corso dell’anno sarà indispensabile riposizionare i portafogli per il prossimo ciclo di mercato, prestare attenzione al rischio di polarizzazione del mercato e focalizzarsi sugli investimenti value-add.
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Nonostante stia attraversando un periodo di transizione, l’immobiliare europeo rimane solido. È quanto emerge dall’ottava edizione del report “The Lighthouse H1 2024 – European Property Market Outlook”, pubblicato da BNP Paribas REIM, società di fondi immobiliari del gruppo BNP Paribas. La pubblicazione presenta le sue aspettative della società per il mercato immobiliare europeo, attraverso previsioni e analisi condotte dai suoi team di esperti, basandosi su dati proprietari.
“Il 2023 è stato un anno cruciale e sfidante per il mercato immobiliare, che si è trovato a dover affrontare numerose problematiche, tra cui: una decrescita del capitale globale, cambiamenti radicali nei modi di vivere e di lavorare, il rialzo dei tassi d’interesse, il crollo dei prezzi per qualunque tipologia di property, una maggiore cautela degli investitori e una caduta del 60% (dati aggiornati al terzo trimestre del 2023) della liquidità del mercato”, avvertono gli esperti della società francese. “Il disallineamento tra le aspettative di acquirenti e venditori ha causato anche un numero minore di transazioni e ha avuto un impatto considerevolmente negativo anche sull’attività del mercato in generale”, aggiungono.
Ma in vista del 2024, secondo la società, lo scenario potrebbe cambiare e gli investitori avranno maggiori opportunità per implementare nuove strategie. “Questo perché potranno contare su uno scenario meno caotico per quanto riguarda l’aggiustamento dei prezzi e la direzione che dovrebbe prendere la politica monetaria. Inoltre, i fondamentali del real estate restano solidi, mentre i megatrend che hanno influenzato la domanda degli occupanti e hanno spinto al rialzo gli affitti continueranno la loro azione anche in futuro”, dicono da BNP Paribas REIM.
Secondo la società sono cinque gli aspetti da monitorare attentamente.
1. Riposizionarsi per il prossimo ciclo
Il 2024 sarà un anno di azione: rifinanziare, ricapitalizzare, ridurre le emissioni, rinnovare, riallocare il capitale e ribilanciare il portafoglio. “Tutte queste operazioni sugli asset di un investitore potrebbero richiedere più di un anno, ma alla fine, si potrà ottenere un portafoglio ben posizionato per il prossimo ciclo di mercato”, spiegano dalla società.
2. Attenti alla polarizzazione
Non ci sarà un punto di svolta esogeno per una nazione o per una tipologia di asset. I trend – come la diffusione del lavoro da remoto – e i fondamentali sugli occupanti, insieme con i fattori ambientali, determineranno i vincitori e gli sconfitti. “È importante sottolineare che la maggiore concentrazione di default e difficoltà tra gli asset più deboli esacerberebbe ulteriormente la portata della polarizzazione nel 2024, in particolare nei segmenti uffici con un numero elevato di posti vacanti”, spiegano dalla società.
3. Buon momento per gli investimenti value-add
Secondo la società il repricing sulla qualità degli edifici dovrebbe creare un ambiente ideale per quegli investitori che vogliono acquistare e migliorare immobili o cambiarne la destinazione d’uso in qualcosa di più utile per la loro comunità locale. “L’obiettivo di rendere il real estate più sostenibile potrebbe quindi trovare sostegno dal ritorno degli investitori disposti ad assumersi maggiori rischi in cambio di maggiori rendimenti, e potrebbe servire a frenare le costruzioni costose e ad alte emissioni”, argomentano dalla casa di gestione.
4. Immobiliare per diversificare
Di solito, gli investitori scelgono l’immobiliare per il rendimento, la tutela contro l’inflazione e per diversificare tra azioni e fixed income. “Proprio la diversificazione è diventata particolarmente importante, dato che l’aumento dei tassi d’interessi ha portato alla crescita della correlazione tra azioni e obbligazioni. Il mercato europeo è stato anche capace di distribuire rendite e crescita del reddito in risposta all’inflazione; pertanto, il caso di investimento in questo settore nel 2024 è molto solido”, dicono da Bnp Paribas REIM.
5. Trend di investimento divergenti
“Quest’anno potremmo assistere ai grandi investitori che ricostruiscono un’esposizione verso certe tipologie di proprietà attraverso operazioni di portafoglio pan-europei e acquisizioni di società. Essi hanno l’esperienza necessaria per investire in segmenti di nicchia e in immobili con esposizione all'operatore sottostante”, dicono dal gestore. “Nel frattempo, gli investitori nazionali più piccoli potrebbero sentirsi a proprio agio con la loro preferenza per l’abitativo, ma cercare allocazioni più personalizzate per tipologia. Altri ancora si aspettano che gli uffici costituiscano la loro principale esposizione, ma ci saranno anche quelli che potrebbero cercare un nuovo approccio”, dicono.
Gli asset su cui puntare
“Gli investitori dovrebbero puntare su quelle tipologie di asset destinate a crescere nei prossimi 5-10 anni. Tra queste rientra l’intero segmento del living (appartamenti, ma anche case di riposo ed healthcare), sostenuto dai cambiamenti demografici e dall’innalzamento dell’età media della popolazione; le strutture ad uso logistico, alimentate dalla crescita senza sosta dell’e-commerce; e le strutture per il tempo libero come gli hotel, che possono sfruttare il recupero del settore a seguito della pandemia”, osservano dalla società. “Anche il segmento uffici continua ad attrarre gli investitori, grazie a un ampio spettro di strategie: gli investitori core si concentreranno maggiormente sul comparto CBD, con i rendimenti guidati maggiormente dalla scarsa offerta e dalla solida crescita degli affitti, mentre gli investitori value-add avranno a disposizione opportunità interessanti sulle locazioni secondarie e sugli asset non esigibili, attraverso la creazione di valore tramite un’oculata attività di asset management”, concludono.