I laburisti hanno ottenuto una vittoria schiacciante, mentre il numero di seggi dei conservatori è sceso
ed il più basso della loro storia. Sir Keir Starmer si prepara a diventare il prossimo primo ministro.
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Come previsto dai sondaggi, il Partito Laburista formerà il prossimo governo del Regno Unito, la prima volta dal 2010. Sir Keir Starmer si appresta a diventare il prossimo primo ministro, ottenendo una vittoria schiacciante, mentre il numero di seggi dei conservatori è sceso attestandosi come il più basso della loro storia.
Una maggioranza di queste dimensioni, secondo Dean Turner, economist, UBS AG, UBS AG London Branch, dovrebbe consentire al nuovo governo di portare avanti agilmente il suo programma politico.
"Il nuovo governo ha indicato piani per modesti, aumenti fiscali modesti e mirati per finanziare la spesa e gli investimenti. Tuttavia, in un contesto di consolidamento fiscale, l'impatto sull'economia dovrebbe essere minimo", dice. Guardando alla sterlina questa si è mossa appena nelle contrattazioni notturne, riflettendo un risultato atteso. "In prospettiva, un periodo di stabilità politica e di calo dell'inflazione, che darebbe il via libera alla BoE per tagliare i tassi d'interesse, dovrebbero sostenere gli asset a reddito fisso di alta qualità nel Regno Unito. Le azioni del Regno Unito, che attualmente valutiamo come le più preferite, dovrebbero continuare a vedere ridursi lo sconto rispetto alle azioni globali", dice Turner.

Sentiment degli investitori
Secondo Louise Dudley, Portfolio manager for Global Equities di Federated Hermes una vittoria schiacciante comporta un chiaro cambiamento di programma. "I settori chiave del Regno Unito, come l'housing, l'energia, i trasporti e i servizi finanziari, sono destinati a beneficiare del programma di crescita che è già stato definito. Il "greening" di questi settori offre enormi opportunità agli investitori", dice.
Gli stretti legami con l'UE, a detta dell'esperto, sono un altro probabile vantaggio per le imprese più piccole, che dopo la Brexit hanno dovuto affrontare l'ulteriore burocrazia normativa, anche se si tratta di un passo a lungo termine. "Nel breve si prevede una continuazione dello status quo per le imprese. Il bilancio d'autunno sarà molto importante per definire le prospettive delle aziende britanniche fino al 2025", prosegue.
Il nuovo governo adotterà un approccio prudente alla politica fiscale, almeno nel breve periodo, il che, secondo Quentin Fitzsimmons, Portfolio manager, Fixed Income di T. Rowe Price è incoraggiante e dovrebbe contribuire a mantenere la fiducia del mercato. "Tuttavia, se da un lato c'è il rischio che le nuove normative riducano la flessibilità del mercato del lavoro, dall'altro le riforme dell'offerta potrebbero sostenere l'economia del Regno Unito, che da quando ha votato per l'uscita dall'UE nel 2016 è rimasta indietro rispetto agli altri Paesi", dice.
Come detto prima, dopo il voto sulla Brexit, le azioni del Regno Unito si sono deprezzate a causa dell'incertezza politica. Laura Foll, gestore di portafoglio del team Global Equity Income di Janus Henderson spiega che questo risultato potrebbe essere foriero di "un senso di stabilità politica, un'attenzione al rilancio dell'economia e all'allentamento delle barriere commerciali con l'Unione Europea, tutti fattori che favoriscono il sentiment degli investitori sulle azioni del Regno Unito".
A detta dell'esperta, sebbene le riforme sul lato dell'offerta proposte dai laburisti richiedano probabilmente del tempo per avere un impatto sull'economia, "potrebbe accadere che il governo entrante erediti già un contesto interno migliore, con l'economia britannica che è già uscita dalla recessione superficiale sperimentata nella seconda metà del 2023".
Inoltre, secondo Foll, un'area di interesse iniziale per il governo entrante sembra essere l'edilizia abitativa, in particolare la volontà di aumentare il numero di case costruite all'anno. "Molte aziende quotate in borsa nel Regno Unito potrebbero avere un impatto positivo se i laburisti riuscissero a raggiungere questi obiettivi. Le aziende produttrici di materiali per l'edilizia, ad esempio, negli ultimi anni hanno spesso visto gli utili sotto pressione a causa del calo dei volumi di costruzione di nuove case", commenta.
Adrian Gosden and Chris Morrison, Investment Manager, UK Equity Income di Jupiter AM sottolineano come le azioni del Regno Unito hanno registrato una solida performance quest'anno e "ci aspettiamo un rimbalzo sostenuto del mercato, favorito da fattori di supporto come l'indebolimento dell'inflazione, un potenziale taglio dei tassi della Banca d'Inghilterra, valutazioni interessanti per le azioni del Regno Unito e una buona performance degli utili delle società britanniche."
Invece, guardando ai titoli di Stato della Gran Bretagna questi sono rimasti quasi invariati su tutta la curva nella giornata di venerdì, "a dimostrazione di quanto la vittoria schiacciante dei laburisti sia stata anticipata. Dal punto di vista del mercato obbligazionario, le politiche fiscali e di spesa dei laburisti equivalgono allo "status quo", quindi non ci aspettiamo alcuna volatilità politica interna quest'anno. Il mercato rimarrà invece concentrato sul percorso dell'inflazione e dei tassi d'interesse", spiega Gordon Shannon, Portfolio manager di TwentyFour Asset Management.