Riduzione dei costi e dei rischi operativi? Una questione di data management

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FE fundinfo è un global fund data & technology provider nato nel 2018 dalla fusione di tre società Financial Express, fundinfo e f2c. L’operazione nasce dall’investimento del fondo di private equity Hg, specializzato nel settore dei software e servizi, in Financial Express con l’obiettivo di unire società con business complementari nel campo dell’analisi e gestione dei dati finanziari legati all’universo della gestione del risparmio.

La storia

Financial Express nasce, infatti, nel 1996 come provider di dati per il mondo dell’asset management, diventando negli anni uno dei principali information provider del mercato inglese utilizzato per indicatori di performance, rating, e analisi delle spaccature di portafoglio. Dieci anni dopo, nel 2006, fanno il loro ingresso sul mercato fundinfo e f2c. La prima è attiva nel fornire tecnologia per agevolare le società di gestione nel divulgare in ogni giurisdizione documentazioni e dati in modo corretto, sia attraverso la fornitura di piattaforme per la creazione della documentazione relativa a fondi, sia con strumenti di pubblicazione e trasmissione delle informazioni legali relative ai fondi. f2c, infine, è originariamente un’entità di diritto lussemburghese con specializzazione nella gestione delle informazioni relative a strumenti di investimento attraverso una piattaforma proprietaria.

“La visione di Hg è stata quella di creare una catena completa del valore per la creazione, gestione e divulgazione delle informazioni relative ai fondi comuni di investimento con servizi sia per asset manager che per distributori che può contare globalmente su oltre 650 collaboratori nelle sedi localizzate in Regno Unito, Svizzera, Lussemburgo, Germania, Francia, Spagna, India, Repubblica Ceca, Australia, Hong Kong e Singapore che servono più di 900 asset manager e 3800 distributori”, spiega Paolo De Vito, sales director Italia e Ticino di FE fundinfo. “Nel nostro Paese”, prosegue, “il primo ufficio è stato aperto nel 2019 nonostante fosse da tempo presente nei piani strategici delle singole società. L’unione dei servizi sotto un unico brand è stata decisiva per completare il progetto che ha come obiettivo quello di occupare il campo dei fornitori dei servizi informativi legati al mondo della gestione”, aggiunge.

Lo sviluppo in Italia

“Il traino del business è sempre quello dei grandi asset manager internazionali che utilizzano i nostri servizi sui vari domicili per riduzione dei rischi operativi e contenimento dei costi nella creazione e consegna dei set informativi relativi ai prodotti di investimento. Ciò crea un contatto con le realtà locali, banche e distributori in generale, a cui vengono consegnati tali set informativi e queste a loro volta, avuta prova dei nostri livelli di digitalizzazione e automazione, richiedono sempre più dati, informazioni e servizi”.

Così De Vito descrive il processo attuale di inizio dell’espansione di FE fundifo all’interno del nostro Paese, sottolineando inoltre come la necessità di una sempre maggiore profondità nell’analisi dei dati conseguente all’adozione di nuove normative nel campo degli investimenti costituisca un ulteriore filone certamente importante. MiFID, Solvency, Basilea, fino ad arrivare alle regolamentazioni locali come quella italiana relativa alla tassazione, tipicamente italiana, della componente in white list di ogni singolo fondo di investimento. “Le realtà locali chiedono sempre più dati che riguardano aspetti regolamentari di reporting”, specifica il sales manager Italia e Ticino di FE fundinfo sul punto.

Il centro dell’attività è sempre il trattamento e consolidamento del dato con un obiettivo che partendo da un singolo elemento arriva a essere estremamente ampio. “Siamo un player che gioca nel campo del risparmio gestito. Unire in un unico ecosistema mondo della produzione e mondo della distribuzione significa contribuire a ridurre i costi, i rischi operativi e a migliorare i servizi e la qualità di dati. Questa è la nostra mission”, conclude De Vito.