Più nello specifico, il professionista, raggiunto da FundsPeople negli uffici di Milano, ci tiene a sottolineare che per Banca Aletti sono stati mesi decisamente positivi per la crescita di raccolta netta contabile. (L'intervista integrale nella rivista numero 90 di FundsPeople).
“Nella prima parte del 2024, come si diceva prima, i risultati sull’incremento di raccolta sono stati molto favorevoli anche per i livelli di tassi complessivi offerti dai titoli governativi e per le remunerazioni di liquidità di conto; attualmente invece siamo impegnati a cogliere la sfida di trasformare la raccolta, amministrata e diretta, in soluzioni multi-asset che possono dare maggiore soddisfazione ai clienti in termini di rendimenti e di diversificazione delle scelte. Come noto, ci troviamo in una fase macro di moderata crescita, di bassa inflazione ma sicuramente con numerose sfide ancora aperte”, spiega Rigo.
Inoltre, il direttore generale mette in guardia sul futuro dei Titoli governativi a 2-3 anni, “il rischio è che nel 2025 portino ritorni netti negativi e il nostro ruolo, e la nostra responsabilità, nel valorizzare e salvaguardare i portafogli dei nostri clienti è quello di consulenziarli e accompagnarli su strumenti più strutturati in un’ottica multi-asset”, sottolinea.
Il professionista che in occasione dei FundsPeople Awards si è aggiudicato il premio nella categoria "Miglior DG di Rete Private Banking di Gruppo bancario italiano di medie dimensioni 2024", dice di non avere una visione negativa nei riguardi del Btp, perché riconosce che “l’amministrato ha rappresentato negli ultimi due anni la possibilità di una crescita importante per il settore e per la Banca. La riduzione dei tassi sui titoli a 5-10 anni, che il mercato già sconta in maniera importante, rende necessario valorizzare il patrimonio dei nostri clienti in un’ottica di consulenza avanzata, su portafoglio amministrato, con un approccio professionale e attento alla composizione dello stesso sia per duration che per profilo di rischio. Inoltre, è importante valorizzare il portafoglio in un’ottica multi-asset attraverso l’utilizzo di soluzioni di ramo primo, strumenti di gestione patrimoniale, portafogli in fondi e Sicav che permettano una diversificazione e un graduale inserimento o incremento della quota azionaria. Quindi, nella logica di diversificazione si deve avere la giusta attenzione anche all’utilizzo degli strumenti illiquidi, o privati, che permettono una volatilità inferiore e minor correlazione con l’andamento di soluzioni più tradizionali”, spiega.
Guardando ancora una volta ai numeri, Banca Aletti conclude un anno di grandi sfide e soddisfazioni. “Come Banca abbiamo masse in gestione pari a 34 miliardi, il livello più alto mai raggiunto, e la rete di private banking sta raggiungendo AUM pari a 28 miliardi in una significativa crescita, in constante sinergia con il resto del Gruppo, con il mondo corporate e imprese di Banco Bpm. Al contempo siamo riusciti a realizzare la soddisfazione dei nostri clienti attraverso i rendimenti che abbiamo conseguito sulle gestioni patrimoniali e sui portafogli”, prosegue.
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