Risparmio gestito, il 2021 si chiude con 92 miliardi di raccolta

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Hello I'm Nik (Unsplash)

Ancora un segno più e ancora un record di patrimonio per l’industria del risparmio gestito italiano a fine 2021. A dicembre, secondo i dati di Assogestioni, la raccolta è stata pari a 7,8 miliardi di euro (erano 7,7 nella rilevazione di novembre), una crescita costante trainata in particolare dai fondi aperti che registrano flussi netti mensili per 5,8 miliardi. Il dato conferma 12 mesi consecutivi di raccolta in positivo, portando il 2021 a chiudere con una raccolta che sfiora i 92 miliardi (91,7 miliardi) e a contribuite al nuovo massimo storico per il patrimonio gestito: 2.583 miliardi grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione. La quota prevalente degli asset in gestione è impiegata in fondi aperti e chiusi, che accumulano 1.340 miliardi, pari al 51,9% del totale. Le gestioni di portafoglio, invece, attraggono flussi per 1.242 miliardi (48,1% del totale).

Le gestioni collettive trainano la raccolta a dicembre

Le gestioni collettive si confermano protagoniste nell’ultimo mese dell’anno. A dicembre, le sottoscrizioni nette arrivano a toccare i 7 miliardi (6,96 miliardi) spinte, come anticipato, dai fondi aperti, che con l’incremento di dicembre arrivano a una raccolta pari a 64,78 miliardi dall’inizio dell’anno portando il totale delle gestioni collettive a rappresentare la quota maggiore della raccolta dell’anno per 71,4 miliardi. Per i fondi chiusi il saldo dei flussi di dicembre è  pari a 1,15 miliardi, contribuendo con 6,6 miliardi alla raccolta nei 12 mesi.

In flessione le gestioni di portafoglio. Dopo i 3,2 miliardi di sottoscrizioni registrati a novembre, la raccolta sul mese si ferma a 820 milioni e il contributo sulla raccolta totale dell’anno si attesta a 20,3 miliardi. Sul totale, il segmento retail si conferma in testa con 1,4 miliardi di flussi, mentre i mandati istituzionali registrano deflussi per 623 milioni (a novembre avevano attratto più di 1,8 miliardi).

Azionario, “avanti con cautela”

Sul fronte delle scelte di investimento, dicembre inizia a rilevare qualche “incrinatura” nell’entusiasmo sull’azionario. I fondi obbligazionari, infatti, compiono un salto da +254 milioni di novembre a oltre 3,1 miliardi di raccolta nell’ultimo mese dell’anno. Mentre gli azionari arretrano a meno di 1,4 miliardi di sottoscrizioni dopo aver superato 2,4 miliardi nel mese precedente. Nonostante la flessione il comparto azionario si conferma ancora in testa per raccolta tra i fondi di lungo termine con 31,7 miliardi nei 12 mesi. Seguono per flussi complessivi i bilanciati con 1,04 miliardi (a novembre +1,8 miliardi) e i flessibili con 32 miliardi di raccolta (in calo dai 243 milioni di novembre). Prosegue il declino degli hedge fund che collezionano un segno meno anche a dicembre (-51 milioni) e confermano la rotta su tutto il 2021 chiudendo a -330 milioni.

Sul fronte dei fondi monetari, infine, il comparto inverte l’andamento negativo che ha caratterizzato il 2021 registrando flussi netti positivi per 239 milioni (a novembre il dato è stato di -1,2 miliardi); il dato tuttavia non contribuisce a risollevare le uscite che a fine anno vedono un segno meno per 383 milioni.

Sul totale, i fondi di diritto italiano a dicembre vedono flussi per 1,16 miliardi e si portano a 5,8 miliardi sull’anno. Si conferma dunque il peso specifico dei fondi esteri che, con un saldo mensile di 4,6 miliardi, chiudono il 2021 a quota 59 miliardi.

I migliori e i peggiori di dicembre

Sul fronte dei dati di gruppo, a dicembre il Gruppo Intesa Sanpaolo si riporta sul gradino più alto del podio con una raccolta per 2.830 miliardi. A spingere sul mese sono, quasi in egual misura, Eurizon (con una raccolta di 1,44 miliardi)  e Fideuram AM SGR (1,39 miliardi). “Il dato di raccolta di dicembre suggella un anno di risultati positivi, in particolare sui fondi aperti da cui deriva il contributo maggiore, con 1.785 milioni di flussi nel mese, a dimostrazione della fiducia accordataci dalla clientela, dell’attività di consulenza delle reti di distribuzione del Gruppo Intesa Sanpaolo, dei collocatori terzi e degli altri partner istituzionali”, afferma Massimo Mazzini, responsabile marketing e sviluppo commerciale di Eurizon, che rileva “un forte interesse per le strategie su mercati cinesi e megatrend, insieme a una crescente sensibilità per i prodotti ESG”. Anche Gianluca Serafini, AD e DG di Fideuram AM SGR commenta il risultato positivo sottolineando come “le buone performance delle nostre gestioni individuali nel corso dell’anno (con un focus sui portafogli private) e la continua innovazione nelle soluzioni di investimento, come la piattaforma Fogli, i fondi di Fideuram Alternative Investments e il Piano Investimento Italia, sono alla base della fiducia che i nostri clienti ci stanno confermando. I risultati presentati da Assogestioni ne sono la dimostrazione”. Tornando alla classifica delle società che hanno messo a segno la migliore raccolta a dicembre, in seconda posizione si piazza Amundi Group con  1,8 miliardi di flussi in entrata, mentre Anima Holding si conferma terza con sottoscrizioni per 1,02 miliardi.  

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio
Gruppo Intesa Sanpaolo2.830448.103
Amundi Group1.802216.513
Anima Holding1.020187.149
Gruppo Azimut50641.193
Gruppo Mediolanum47862.180
Allianz46155.420
Gruppo Mediobanca42210.482
Schroders21428.548
Gruppo Banca Ifigest1922.906
UBS AM17822.766
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria (dati in milioni di euro).

Negativo per il Gruppo Poste Italiane, che chiude il mese con deflussi per 942 milioni. Segue State Street Global Advisors che vede un segno meno per 442 milioni e, in terza posizione, Kairos Partners che segna 232 milioni di deflussi a dicembre.

Nome GruppoRaccolta nettaPatrimonio
Poste Italiane-942109.301
State Street Global Advisors -4427.847
Kairos Partners-2324.907
Gruppo Generali-189464.144
Morgan Stanley-16346.557
Gruppo BNP Paribas-12331.592
JP Morgan AM-9047.939
Gruppo Montepaschi-315.972
Gruppo Banca Intermobiliare-161.207
Agora-2,5089
Fonte: Assogestioni. Elaborazione propria (dati in milioni di euro).