Ritornano le opportunità nel settore small mid cap Italia

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Elena Ferrarese

L’Amundi Dividendo Italia, che vanta il rating Blockbuster Funds People, è un fondo gestito con un approccio bottom up e si basa su un’accurata analisi fondamentale delle imprese.

Il fondo non è caratterizzato da un preciso stile di gestione (growth o value), ma si focalizza sullo stock picking. “Naturalmente non possiamo prescindere da un’analisi top down”, spiega Elena Ferrarese, head of Italian Equities di Amundi SGR. “Sulla base della view macroeconomica ci è capitato di sottopesare o sovrapesare determinati settori in particolari periodi temporali, ma la valutazione dell’azienda rimane cruciale, soprattutto quando si parla di small mid cap”.  A fine maggio il portafoglio predilige un’esposizione al settore finanziario (22,17%), ai beni industriali (19,79%) e ai beni di consumo ciclici (18,09%). 

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”La costruzione del portafoglio segue i limiti imposti dalla normativa sui PIR, ma abbiamo un’ampia flessibilità nel definire i pesi e sottopesi del titoli nell’indice”, spiega. Il fondo, sebbene non abbia uno stile di gestione definito a priori, investe per la maggior parte in titoli growth, dato che le small cap sono caratterizzate da tassi di crescita superiori: “Cerchiamo società che abbiano creato delle grosse barriere all’entrata e che abbiano sviluppato delle expertise tecnologiche o stanno cavalcando dei trend di sviluppo di lungo periodo”, spiega.

“Valutiamo i multipli di mercato per valutare il prezzo del titolo e facciamo regolari incontri con il top managament delle aziende per capire in che direzione sta andando il business”. Il portafoglio è caratterizzato da una rotation molto bassa e una diversificazione di circa 45 titoli. “La grandezza del fondo ci obbliga a selezionare i titoli per rimanere investiti. Non possiamo smobilitare grosse masse per fare operazioni di trading giornaliere o mensili”.  

Dopo i primi mesi dal lancio dei PIR, il mercato delle small mid cap italiane aveva la maggior parte delle valutazioni distorte: “Il mercato all’inizio cresceva molto. Rimanere fuori dal mercato significava perdere 1-2 punti rispetto al benchmark ogni giorno. Ad oggi, le small mid cap italiane sono diventate molto più appetibili rispetto a due anni fa e riflettono di più i reali prezzi di mercato: il premio delle small mid cap italiane rispetto a quelle europee ha uno sconto che varia dal 5% al 6%”, conclude il gestore.