Rizzuto (Aletti Gestielle): "Sfruttiamo la volatilità per aumentare il potenziale di rendimento"

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Aletti Gestielle SGR scommette ancora sui fondi a cedola e lancia il Gestielle Cedola Multiasset III ripercorrendo la precedente e positiva esperienza dei fondi I e II partiti entrambi nel 2014. Si tratta di un fondo flessibile della famiglia target date fund, a distribuzione annuale dei proventi e che prevede un investimento in azioni decrescente nel tempo. “L’idea di lanciare un fondo multiasset viene dalla constatazione che i rendimenti attesi -sia per il mercato obbligazionario ma anche per quello azionario- sono ridotti nell’ordine della singola cifra percentuale. In un contesto di questo genere un fondo multi asset offre la possibilità al gestore di sfruttare una serie di strategie per catturare la volatilità che dovesse presentarsi sui mercati azionari”, spiega il gestore Francesco Rizzuto.

Secondo l’esperto sono tre le strategie che è possibile utilizzare per potenziare il rendimento del fondo: “La prima più classica è quella del market timing che consiste nello scegliere il miglior punto d’entrata nel mercato per poterne sfruttare al massimo il potenziale di rivalutazione che vediamo nel lungo termine. La seconda è quella detta in gergo di ‘yieldsment’, la quale prevede in caso di aumento della volatilità dei mercati azionari, la vendita di opzioni per incassare i premi e quindi di aumentare il rendimento del prodotto. La terza è quella di selezione dei nomi degli emittenti sia azionari sia obbligazionari in base ai fondamentali delle singole aziende che il gestore è in grado di seguire quotidianamente”.

Per quanto riguarda la componente obbligazionaria del fondo, la strategia che verrà implementata sarà innanzitutto quella più classica del market timing. “In questo momento secondo noi i rendimenti non sono sufficientemente remunerativi del rischio dell’investimento. I rendimenti dei titoli governativi sono estremamente bassi così come gli spread sul mercato del credito, di conseguenza nel momento in cui i tassi di interesse dovessero cominciare a riflettere quelle che sono le nostre aspettative di crescita,  di inflazione o di uscita dal QE e se questi effetti dovessero portare ad un rialzo dei tassi di interesse, allora saremo pronti ad investire perché non crediamo che il rialzo sarà violento o eccessivo”.

Inoltre il gestore implementerà sul portafoglio obbligazionario anche strategie di curva e sugli spread dei titoli governativi di periferia come Italia e Spagna contro la Germania. “Il movimento di questi spread offre un’opportunità da cogliere. Infine, per quanto riguarda il mondo del credito, procederemo ad uno studio dettagliato delle valutazioni dei singoli emittenti”, aggiunge Rizzuto che vede buone opportunità di investimento anche nella diversificazione valutaria di portafoglio. “Pur rimanendo strategicamente positivi sull’andamento della moneta unica, il rialzo dell’euro dollaro sopra il livello dell’1,20 ci fa pensare che l’acquisto di valute straniere, in particolare del dollaro, sia opportuno”.

Il portafoglio iniziale, data la valutazione dei mercati azionari da parte del gestore e data la natura life cicle del fondo prevede un investimento azionario del 20%, in obbligazioni societarie del 30-35%, in obbligazioni convertibili del 5-10%. “Questo non significa che nell’arco di vita del fondo non possiamo variare le percentuali di composizioni del portafoglio”, sottolinea il gestore.  E continua: “Ad esempio il mondo delle convertibili in Europa in questo momento non offre grande appeal, ma se dovessero mutare le condizioni finanziare saremo pronti a cambiare questa quota anche in maniera considerevole”.