Robo-advisor: utile solo se supporta il consulente

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Ralf Steinberger, Flickr, creative commons

Il tema del robo-advisor è diventato sempre più cruciale nel settore del risparmio gestito, in quanto occorre prima capirne le potenzialità, per poi metterle in atto. Durante il 4º convegno organizzato da Ascosim, intitolato ‘robo-advisor e dintorni, digitalizzazione e intelligenza artificiale nel servizio di consulenza’, sono state illustrate dagli specialisti del settore le esigenze dei clienti di oggi e le risposte degli asset manager.

Mauro Panebianco, partner Asset Wealth Management Leader di PwC, spiega che “il fenomeno dell’automatizzazione finanziaria nasce da esigenze specifiche della clientela, come servizi on demand, centralità nella relazione e touchpoint in evoluzione. Di conseguenza il mercato ha risposto con mass market e offerta standardizzata/semplificata da una parte, private/HNWI e offerta customizzata dall’altra; consulenza olistica che dia valore al servizio per il cliente e sinergie tra operatori wealth management e FinTech. Tuttavia, il robo advisor puro non sembra essere il modello di business ottimale per il wealth management, a causa degli elevati costi, bassa redditività e difficoltà nell’acquisire nuovi clienti. Pertanto il modello ‘Hybrid Robo Advisor’, in cui coesistono robo advisor e operatori del settore, è la risposta strategica; diminuisce il costo di acquisizione di nuova clientela e migliora la redditività con la creazione di economie di scala”.

Gregg Guerin, senior product specialist di First Trust, ha presentato il robo-advisor come un’importante aspetto delle nuove tecnologie che si stanno sviluppando per soddisfare i nuovi bisogni della clientela. L’esperto parla delle “sei D’ che coinvolgono la crescita esponenziale del robo-advisor: 1) Digitized, la digitalizzazione che permette al servizio di essere gratuito, istantaneo e perfetto. 2) Deceptive, la crescita esponenziale è l’elemento chiave della tecnologia a cui fare attenzione, che al tempo stesso però può spaventare. 3) Disruptive, come accade per ogni cambiamento innovativo. 4) Dematerialize, si riferisce a tutto ciò che non richiede particolare sforzo, come lo smartphone che permette di fare diverse cose con lo stesso dispositivo. 5) Demonetize, abbatte i costi. 6) Democratize, rendere le informazioni alla portata di tutti”.

Marco Castaldelli, chief of business line digital wealth di Euromobiliare Advisory Sim, ha presentato GWA NeXT, una piattaforma digitale che potenzia il lavoro del consulente e sintetizza la loro esperienza con i robo-advisory e robo for advisory. “Questa struttura architettonica permette di rafforzare l’attività del consulente, di dargli le chiavi per fornire una consulenza di maggiore qualità al cliente finale. La piattaforma è costruita con uno schema aperto e abbiamo posto particolare attenzione alle nostre esigenze di business, disegnando il supporto ideale per i nostri consulenti. Abbiamo creato un unico contenitore per tutti i servizi di wealth management, estendendolo a tutto ciò che attiene il patrimonio e il benessere del cliente. Riteniamo che il robo-advisor sia utile se supporta il consulente per il suo cliente. In questa piattaforma troviamo più strade per raggiungere la stessa informazione. Si tratta di una struttura totalmente responsive e personalizzabile, in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela”, spiega l’esperto.