Secondo EFAMA il 91% degli ordini transfrontalieri in fondi è eseguito automaticamente

bluewolf
foto: autor bluewolf, Flickr, creative commons

EFAMA in collaborazione con SWIFT, ha pubblicato il nuovo rapporto sul livello di standardizzazione degli ordini nei due centri di gestione di fondi transfrontalieri: Lussemburgo e Irlanda. Hanno partecipato al sondaggio un totale di 28 agenzie di titoli nei due Paesi. Dai risultati si possono trarre due conclusioni: gli ordini transfrontalieri continuano ad aumentare in concomitanza con i processi automatizzati.

Più nello specifico, il volume totale degli ordini transfrontalieri in fondi è aumentato del 6,3% fino ad arrivare 19,9 milioni di ordini nella prima metà del 2019, rispetto ai 18,7 milioni nella seconda metà del 2018, quindi una media mensile di 3,3 milioni. Per quanto riguarda il tasso di automazione degli ordini, è rimasto stabile al 90,6% nella prima metà del 2019. L'uso degli standard di messaggistica ISO è aumentato dal 58% nel quarto trimestre del 2018 al 62,3% nel secondo trimestre del 2019, mentre l'uso di protocolli proprietari di trasferimento file (FTP) è diminuito al 28,3% nel secondo trimestre del 2019, rispetto al 32,4% nel quarto trimestre del 2018. 

Captura_de_pantalla_2019-12-20_a_las_8

"L'elevato volume degli ordini transfrontalieri in fondi nella prima metà del 2019 conferma la forte presenza di OICR e fondi di investimento alternativi (FIA) nel mercato globale del risparmio. Gli evidenti progressi testimoniano la volontà dei gestori di fondi europei a tenere sotto controllo i costi operativi", afferma Tanguy van de Werve, CEO di EFAMA. 

"In concomitanza all'aumento del volume degli ordini, assistiamo anche a una crescita del volume degli ordini di fondi in SWIFT, che conferma ancora una volta l’interesse da parte degli operatori di rendere i processi sempre più automatici", spiega Janice E. Chapman, direttore del dipartimento Fondi d’Investimento di SWIFT.

Nel rapporto, che può essere consultato sul sito di EFAMA, si specifica come per quanto riguarda l'Irlanda gli ordini transfrontalieri relativi a fondi della regione EMEA rappresentino il 95% delle operazioni, il 3% sia riferibile a APAC e il 2% all'America. Per quanto concerne il Lussemburgo si evince una maggiore diversificazione: gli ordini EMEA rappresentavano il 71%, contro il 26% APAC e il 3% dell'America.