Secondo lo studio ‘Act ESG: Closing the ESG knowledge gap’ condotto da Vontobel AM la percentuale di investitori che prendono in considerazione gli aspetti ESG nella scelta degli investimenti in Italia è pari al 41%, rispetto a una media globale del 29%. Inoltre, sempre nel nostro Paese il 92% dei risparmiatori ritiene importante continuare a incentivare gli investimenti sostenibili e responsabili (fonte: ‘Il risparmiatore responsabile’, seconda edizione, Forum per la Finanza Sostenibile).
Ad essere esponenzialmente aumentata non è solo la domanda di investimenti sostenibili ma anche l’offerta di soluzioni che permettono di mettere in pratica tali richieste. Stando a quanto riportato nell’ ‘European Sustainable Funds Landscape’ di Morningstar, nei primi sei mesi del 2019 in Europa sono stati lanciati 168 fondi ed ETF con diversi livelli di integrazione ESG o SRI, raggiungendo un numero totale di 2.232 prodotti che hanno riscontrato una crescita del 20,5%, sovrastando l’incremento del 7,7% per l’intero comparto dei fondi di investimento in Europa.
“Gli istituti finanziari italiani si stanno attivando nel campo della sostenibilità a 360 gradi, lavorando non solo alla costruzione e distribuzione di prodotti di risparmio gestito ma anche a livello di finanziamenti legati alla ‘green economy’ per le aziende”, commenta Gianluca Serafini, responsabile Marketing e Rete Bancaria di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking. Uno sforzo sul lato dell’offerta che a detta dell’esperto dovrà essere accompagnato da importanti investimenti nella formazione delle reti e nell’elaborazione di reportistica sui risultati extra-finanziari.
“In un segmento in così rapida crescita, risulta essenziale che le banche e le reti promuovano le ‘best practice’ nella comunicazione, sia all’interno che all’esterno”, aggiunge. Ciò significa in primis fornire ai consulenti gli strumenti necessari per dialogare con i clienti anche su questi temi in modo adeguato. “Non solo la letteratura, ma anche le esperienze a livello internazionale negli anni passati e in Italia più di recente, dimostrano che il passaggio chiave per lo sviluppo del mercato degli investimenti sostenibili sta proprio nel mettere i consulenti nella condizione di avere un dialogo aperto con i clienti su temi che riguardano sia aspetti tecnici in ambito ESG, ma anche valoriale”, spiega Serafini.
Secondo il responsabile, il vantaggio e, allo stesso tempo, la grande sfida degli investimenti sostenibili sta proprio nella possibilità di aggiungere una dimensione alla relazione, ovvero la dimensione dei valori in ambito sociale, ambientale e di buon governo, “ma è necessario sapere come questi si traducano in strumenti tecnici che poi fanno parte integrante del processo d’investimento, del controllo del rischio e infine della misurazione dei risultati”, avverte. Si deve, dunque, "imparare non solo un nuovo vocabolario ma anche aggiungere una nuova dimensione alla gestione del portafoglio, conoscendo poi le diverse declinazioni all’interno dei prodotti, cogliendone le differenze sostanziali e sapendo mappare correttamente questo nuovo universo investibile per costruire portafogli che incontrino il profilo del cliente”, spiega.
L’offerta ESG del Gruppo
Già nel 2012 il Gruppo Fideuram ha cominciato a offrire soluzioni d’investimento all’avanguardia in questo ambito: “Quando il mercato delle obbligazioni verdi era ancora ai primordi e valeva solo 2 miliardi di euro in totale, Fideuram Asset Management Ireland ha lanciato il Fonditalia Ethical Investment, il primo fondo di green bond in Europa”. Oggi il comparto obbligazionario green può contare su più di 200 miliardi di euro emessi all’anno (fonte: Bloomberg). “Da allora abbiamo investito nel coinvolgimento della rete, presentando questi temi sul territorio e tramite i canali media aziendali con iniziative mirate”, sottolinea Serafini.
Nel 2017, poi, Fideuram SGR ha creato una linea di gestione patrimoniale sostenibile, composta da fondi ESG generalisti e tematici, allargando successivamente l’offerta nel giugno 2018 con il lancio del Fonditalia Millennials Equity, che integra un approccio ESG nella selezione dei titoli. “Durante questo percorso, Fideuram ha beneficiato del continuo supporto di MainStreet Partners, con cui collaboriamo per la costruzione, la gestione e la rendicontazione dei prodotti sopra citati”, conclude il responsabile Marketing e Rete Bancaria di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking.