Sette grafici che fanno tremare gli investitori

Fantasma Halloween News
Toa Heftiba, immagine concessa (Unsplash)

Con Halloween torna l’immancabile appuntamento con i grafici più spaventosi dei mercati finanziari pubblicati dal blog Bond Vigilantes del team Public Fixed Income di M&G Investments. E forse i grafici di quest’anno sono ancora più paurosi del solito, dato che il 2022 è stato da incubo per gli investitori (ma non solo) per l’aumento dell’inflazione, tassi in rialzo e gli impatti sull'economia della guerra in Ucraina. “Sebbene sia spaventoso per gli obbligazionisti, il 2022 ha anche reso il reddito fisso un’asset class più interessante”, ricordano gli esperti di M&G. “Dopo anni di rendimenti obbligazionari bassi, i mercati sono finalmente usciti dalla zona dello zero”, dicono. “Allo stesso modo, dopo molti anni di ‘dolcetti’ di Halloween per i mercati sotto forma di QE, sarà presto il momento dello ‘scherzetto’ (il Quantitative Tightening)”, affermano.

1. Nessun letto sotto cui nascondersi nel 2022

Uno dei grafici più spaventosi per gli investitori quest'anno sarà l'analisi dei rendimenti dei loro portafogli nel 2022. Che si tratti di titoli di Stato, obbligazioni societarie, bond dei mercati emergenti, valute o azioni, quest'anno c'erano davvero pochi posti dove nascondersi dallo spettro dell'aumento dei tassi di interesse e di uno spettrale rallentamento della crescita. Il dollaro è stato uno dei pochi asset a registrare un rendimento positivo quest'anno.

2. Alla fine l’anaconda si è svegliata

In passato abbiamo paragonato la parte lunga del mercato dei Treasury statunitensi a un anaconda gigante: attira poca attenzione durante il suo lungo sonno, ma fa tremare i mercati nel momento in cui si risveglia e rialza la testa.

Per molti anni, i titoli del Tesoro a lunga scadenza hanno fatto sorridere gli investitori: un mercato rialzista pluridecennale dei rendimenti ha reso a buon mercato finanziarsi e ha garantito agli investitori rendimenti solidi. Le oscillazioni dei rendimenti dei Treasury a lunga scadenza possono però essere velenose, in quanto influenzano i tassi dei mutui e il prezzo del debito in tutto il mondo. Quest'anno, l'intera curva dei Treasury è salita e l'anaconda gigante potrebbe finalmente essersi svegliata...

3. I bond legati all'inflazione giocano uno scherzetto

Un luogo in cui gli investitori potrebbero aver cercato di ripararsi dai venti contrari del 2022 sono le obbligazioni legate all'inflazione. Ma una rapida occhiata ai rendimenti dall’inizio dell’anno dell'indice FTSE Actuaries UK Index-Linked Gilts All Stocks fa paura: è sceso di oltre il 30% su base annua.

Cosa sta succedendo? È importante ricordare che, se da un lato le obbligazioni indicizzate all'inflazione presentano un “dolcetto”, in quanto il loro capitale e le loro cedole sono legati all'inflazione, dall'altro presentano anche un potenziale “scherzetto”: possono avere una duration elevata. Nei contesti inflazionistici, in cui le banche centrali tendono a rialzare i tassi, l'aumento dei tassi d'interesse è una cattiva notizia per le obbligazioni con un'elevata duration, come gli investitori di titoli legati all’inflazione hanno potuto constatare a loro rischio e pericolo quest'anno. Un modo per mitigare questo effetto è quello di investire in titoli legati all’inflazione con scadenze molto più brevi.

4. Emittenti IG pagano i costi di finanziamento dell’HY

Per quanto riguarda le società che emettono obbligazioni, il 2022 ha riservato una sorpresa inquietante per gli emittenti investment grade, che ora devono pagare i costi di finanziamento dell’high yield. Da rendimenti complessivi all'1,6% all'inizio del 2021, gli emittenti investment grade con rating BBB devono ora pagare costi di finanziamento da capogiro, pari al 6,1%, non lontani dal 6,4% che gli emittenti high yield con rating CCC avrebbero sostenuto nello stesso anno.

5. Gli indicatori anticipatori fanno paura

Dietro il grafico dell'indice degli indicatori anticipatori del Conference Board degli Stati Uniti, si nascondono alcuni mostri spaventosi. Dai dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sulla produzione, ai nuovi ordini e alle aspettative dei consumatori, questo indice è una combinazione degli indicatori economici anticipatori più utilizzati e mostra un quadro cupo. Recentemente è sceso sotto lo zero, il che in passato ha fatto pensare a una recessione imminente.

6. Previsioni di recessione

Forse questi indicatori anticipatori, insieme alle pressioni inflazionistiche avvertite in tutto il mondo, aiutano a spiegare il prossimo grafico allarmante. Le previsioni degli economisti sulla probabilità di una recessione nel prossimo anno sono aumentate costantemente. Questo grafico è terrificante: le previsioni hanno raggiunto l'80% nel Regno Unito e nell'Eurozona.

7.     Anche i ‘dolcetti’ costano cari...

Infine, il costo di Halloween potrebbe aumentare quest'anno per coloro che sperano che qualche dolcetto possa tirarli su di morale dopo aver visto questi grafici spaventosi. L'indice US CPI Candy & Chewing Gum rivela un'inflazione superiore al 13% nell'anno da settembre 2021 a settembre 2022. Per mettere questo dato in prospettiva, ci sono voluti circa sette anni per vedere lo stesso livello di inflazione su quest'indice nel periodo fino al 2021.