Sidoti (Wisdomtree): "Gli Stati Uniti saranno importanti per i portafogli"

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Nel panorama degli emittenti di prodotti a gestione passiva presenti in Italia Wisdomtree si prepara al nuovo anno guardando agli Stati Uniti. E non solo perché, come tutti d’altronde, attende di capire meglio quali saranno le politiche del neo presidente Donald Trump e di conseguenza anche le prospettive economiche del Paese, ma anche perché, come spiega a Funds People Antonio Sidoti, director of Italian Sales della società, “gli Stati Uniti rappresenteranno un elemento importante per i portafogli”. Con quali strategie dipenderà dalla visione degli investitori sull’economia americana.

“Recentemente abbiamo ribilanciato i fondi sulla base dei nostri indici US” afferma l’esperto che poi aggiunge quali potrebbero essere i settori specifici che nel prossimo futuro potrebbero performare bene. In primis società con fattore di qualità e dividendi robusti: “con l'agenda di Trump che prevede tagli fiscali alle aziende, investimenti in infrastrutture e la creazione di posti di lavoro, un paniere ciclico e orientato alla crescita potrebbe essere il modo ideale per posizionarsi su un’accelerazione dell'economia statunitense”, precisa Sidoti. Interessanti sono anche le società a bassa capitalizzazione: “maggiori aspettative di crescita degli Stati Uniti e minori tasse aziendali potrebbero fungere da spinta per le piccole società nel corso del prossimo anno”. Poi c’è il reddito azionario: “se l’agenda di Trump si rivelasse non all'altezza delle aspettative o la Fed ritardasse il ciclo di rialzo dei tassi, crediamo che potrebbe essere il caso di considerare anche un'esposizione meno ciclica e più difensiva, orientata al reddito, che offra ampia esposizione ai settori energia, telecomunicazioni e utility, anche in chiave di copertura”.

Proprio per questo, nei prossimi mesi, tra i prodotti che potrebbero essere interessanti c’è la strategia US Quality Dividend Growth Index ben connessa al ciclo economico. “L’indice, ponderato sulla base dei fondamentali, è costituito dai titoli azionari delle società USA a distribuzione di dividendi che presentano la migliore combinazione di fattori qualitativi e di crescita e comprende le 300 società del WisdomTree Dividend Index. Le società suscettibili di entrare a far parte dell’Indice vengono classificate in base a fattori qualitativi e di crescita. Nello specifico, l’Indice misura la crescita e la qualità ponderando determinate caratteristiche, come le stime di crescita degli utili nel lungo periodo, la media storica a tre anni della redditività del capitale netto e la media storica a tre anni del ROA. Le società che presentano queste ‘caratteristiche di qualità e crescita’ sono poi ponderate al fine di riflettere la quota proporzionale dei dividendi aggregati liquidi che si prevede ogni società inclusa nell’indice distribuisca nel corso dell’anno successivo”.

Outlook negativo per l'obbligazionario europeo

Se da una parte lo sguardo vola oltreoceano, dall’altra merita attenzione anche un altro tema chiave: “l’outlook macro economico per l’Eurozona e le sfide politiche legate all’area, con le prossime elezioni che si terranno in alcuni Paesi, oltre all’azione della BCE”, afferma Antonio Sidoti. Che poi entra nel dettaglio chiarendo fin da subito che l’outlook della società sul segmento obbligazionario europeo è negativo. “In seguito alla vittoria di Donald Trump, la convinzione rialzista sugli emittenti high e low grade dei titoli governativi è scemata. Altri eventi di carattere macro che hanno intensificato il sentiment ribassista sul reddito fisso includono la Brexit, il ridimensionamento degli acquisti obbligazionari da parte della BCE e la vittoria del No al referendum sulla riforma costituzionale in Italia. Tutto ciò ha inavvertitamente provocato l’aumento del costo dei finanziamenti, minando l’eventuale accelerazione della crescita trainata dalla domanda nel 2017 e ritardando potenzialmente una significativa ripresa dei salari e dell’occupazione in Francia e in Italia, i due Paesi core più deboli in Europa”.

Le preoccupazione europee dell'esperto per il 2017 a livello macro fanno riferimento all’assenza di spesa pubblica in disavanzo e ad un’agenda equivalente a quello di Trump per incoraggiare gli investimenti. “I movimenti euroscettici lo considereranno l’anno giusto per ridefinire sostanzialmente l’agenda politica europea se, dopo le elezioni generali nei Paesi Bassi, in Francia, Germania e Italia (data da definire) - i neoeletti governi si muoveranno con decisione contro le rigide norme fiscali e i regimi di salvataggio delle banche imposti dall’UE” aggiunge, sottolineando come l’anello debole dell’Unione europa sembra proprio essere l’Italia “dove il governo di transizione appare vulnerabile contro il crescente supporto ai partiti euroscettici quali il Movimento Cinque Stelle e la Lega Nord”.