Solvency II, se applicata male sarà difficile attrarre capitali

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foto: autor Gideon Benari, Flickr, creative commons

Solvency II è entrata in vigore all’inizio dell’anno e i cambiamenti normativi sono il principale aspetto critico di trasformazione dell’industria assicurativa nei prossimi 12-24 mesi, come già ricordato dalla ricerca commissionata da BlackRock all’Economist intelligence unit a livello globale, che ha coinvolto 248 senior executive di società di assicurazione e riassicurazione in tutto il mondo.

Sebbene il vuoto lasciato dalle banche sul fronte dei prestiti offra nuove opportunità agli assicuratori, il settore è comunque soggetto a un regime normativo più rigoroso a livello mondiale. In Europa e nel resto del mondo, i requisiti patrimoniali più severi previsti dalla direttiva Solvency II stanno spingendo le compagnie assicurative, in particolare quelle con i ratio di solvibilità più bassi, a favorire gli strumenti a reddito fisso investment grade e a diversificare con minori requisiti di patrimonializzazione. Con grande sorpresa ed in contrasto con il trend registrato per gli alternativi, il numero di rispondenti intenzionati ad aumentare l'esposizione verso il reddito fisso di categoria investment grade è quasi raddoppiato, passando dal 24% di un anno fa all'attuale 45%. 

“Se Solvency II non viene applicata in modo corretto, sarà difficile attrarre capitali", ha detto Patrick Liedtke, BlackRock head of financial institutions group EMEA. "Le compagnie assicurative con i ratio di solvibilità più elevati possono spingersi oltre investendo in strategie che comportano maggiori oneri patrimoniali. Mentre per gli assicuratori con coefficiente di solvibilità inferiori, la situazione sta diventando sempre più difficile, perché la politica monetaria, la forte domanda di qualità, e la riforma della regolamentazione finanziaria hanno contribuito a ridurre i prodotti in distribuzione e ad abbassare i rendimenti dei bond, comprimendo la liquidità nel reddito fisso".