Solvency si avvia verso il closing ma manca la versione definitiva

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Solvency II si avvia verso il closing. È infatti atteso a breve il primo pacchetto di regolamenti definitivi in tema di nuovi parametri patrimoniali. Il passaggio è davvero epocale dato che si sta per entrare in un periodo di radicale metamorfosi non solo dell’assetto regolatorio ma anche delle linee gestionali delle imprese. Il nuovo regime in tema di assicurazioni dunque è davvero arrivato alle battute finali dato che la partenza è stabilita il 1°gennaio 2016. I regolamenti sono stati messi in pubblica consultazione, ma nessuno è stato ancora presentato al mercato nella sua versione definitiva. Inoltre, c’è un punto da chiarire importante: “il nodo della valutazione dei titoli di Stato che hanno in portafoglio sarà sciolto solo in sede europea”.

Si dovrà quindi vedere cosa succederà con Solvency II nel 2016 anche perché nell’Eiopa, l’autorità europea di vigilanza, “bisogna ancora definire la valutazione della rischiosità dei titoli di Stato nei cosiddetti modelli interni”, ha commentato Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass e direttore generale della Banca d’Italia. Le compagnie italiane, soprattutto le più grandi, non hanno problemi di adeguatezza patrimoniale ma molto dipenderà dalle risoluzioni che saranno prese in Europa. Intanto, nei prossimi giorni è attesa quindi la diffusione da parte dell'Ivass di un primo pacchetto di regolamenti, tutti riguardanti i nuovi requisiti patrimoniali che, accanto alla governance e all'informativa, rappresentano i tre pilastri di Solvency II. Ma mancano ancora altri regolamenti che dovranno a loro volta passare la fase della pubblica consultazione e quindi è improbabile che la matassa si dipani entro la fine dell’anno. Intanto si aspettano le relazioni del primo trimestre 2016, che saranno approvate tra aprile e maggio.

Il mercato però ha bisogno di regole certe e chiare il prima possibile. Ma Solvency II non si risolve solo in requisiti di capitale e norme contabili. Ha spiegato Rossi che “si tratta di un compito di grande complessità tecnica” riferendosi all’arrivo imminente delle nuove regole europee. C'è bisogno, insomma, di “formidabili adeguamenti di governo aziendale e di organizzazione”, ha precisato. L'obiettivo, a questo punto, è presentare entro l’anno un quadro più completo possibile delle nuove regole europee.