Un momento cruciale a livello di politiche per lo sviluppo sostenibile in Europa. L'accordo politico sull'european green bond standard e l’azione messa in campo per contrastare il greenwashing sono solo due esempi. Come noto, il tema della trasparenza sta diventando sempre più rilevante ed emerge tanto dalle direttive quanto dai regolamenti (citati prima). Questa è l'idea di Francesco Bicciato, direttore generale del Forum per la Finanza Sostenibile.
Non mancano però alcuni ritardi importanti. Parlando invece del fattore “S” dell’acronimo ESG “in un panorama globalmente positivo in tema di quadro normativo qui ci troviamo a constare un ritardo grave poiché questo elemento non è stato considerato nella prima fase della tassonomia”. È possibile rintracciare le principali cause in una volontà politica ancora debole, nelle critiche mosse alla difficile misurabilità degli impatti sociali e nei diversi quadri normativi tra Paesi. “Quello che vogliamo fare è spingere perché si arrivi a una tassonomia sociale che, a nostro avviso, è fondamentale anche per la redditività della parte green” continua Bicciato, ospite della puntata di aprile di FundsPeople Channel.
Secondo il direttore però, in un periodo di "poli crisi" come quello attuale permane una certa resilienza della finanza sostenibile e, nonostante il momento di grande difficoltà, ci sono le premesse perché la situazione possa migliorare tra fine del 2023 e l’inizio del prossimo anno. Fondamentale sarà intervenire per accelerare il processo di transizione ecologica e considerare il fattore sociale non come un costo ma come un investimento.
Vedi di seguito l'intervista completa.