Private Debt

Secondo l'ultimo Global Private Capital Barometer di Coller Capital, gli investitori prevedono di aumentare le loro allocazioni al credito privato e ai mercati secondari nei prossimi 12 mesi, cercando strategie più resistenti alla volatilità.

Nel nuovo report globale sul settore dei mercati privati di State Street, “The New Private Markets Advantage”, l’innovazione di prodotto nel segmento dei fondi semi-liquidi viene indicata come il principale fattore abilitante di questa “rivoluzione retail”.

Secondo il Vice Chairman EMEA del gestore globale, l’ELTIF 2.0 rappresenta un punto di svolta per la diffusione dei mercati privati al di fuori del tradizionale bacino degli investitori istituzionali. Ma l’educazione è fondamentale: il rischio è trasmettere un’illusione di liquidità di asset che, per loro natura, non lo sono.

L’operazione amplia la piattaforma globale di asset alternativi di Franklin Templeton, rafforzandone le competenze nel credito privato, in particolare nel direct lending rivolto alle piccole e medie imprese.

Karine Litou, Global Deputy Head of Private Capital di BNP Paribas Securities Services, analizza come la domanda di maggiore liquidità, flessibilità e trasparenza stia trasformando strutture e processi dei mercati privati in Europa.

Con oltre 14mila fondi analizzati e 12mila miliardi di dollari di capitalizzazione, l'ultimo rapporto di MSCI traccia un quadro preciso dei mercati privati nel 2024: rendimenti misti tra le varie strategie e segnali contrastanti nell'attività di investimento.

PitchBook prevede che il mercato globale degli asset privati raggiungerà la cifra di 24,1 mila miliardi di dollari entro il 2029.

L’head of Indirect Private Debt della casa di gestione parte di Generali Investments presenta i vantaggi di investire nell’asset class e la nuova soluzione investimento lanciata in collaborazione con Partners Group.

Secondo il fund manager della casa di gestione inglese semplicità e diversificazione delle soluzioni di investimento sono le chiavi per accedere all'interessante bacino di opportunità di questa asset class in forte crescita.

Il dato emerge dal consueto report realizzato da AIFI e CDP. Anche l’ammontare raccolto cresce del 13% a 1,4 miliardi, mentre le società finanziate sono 168 (+14%).

L’obiettivo è di valorizzare le rispettive competenze nell’origination e nella gestione degli investimenti. La partnership svilupperà le opportunità nelle asset class alternative per i clienti del gestore tedesco.

"Il nostro punto di forza è il mid-market. Ci sono meno società di gestione che competono in questo segmento perché sono troppo grandi. La nostra dimensione ci conferisce agilità", afferma Nathanael Benzaken, responsabile di Amundi Alternatives and Real Assets.