Tech, demografia e ambiente: i trend che cambieranno il futuro secondo Robeco

Marcello Matranga, responsabile per l’Italia, Robeco
Marcello Matranga, responsabile per l’Italia, Robeco

Un evento per indagare il futuro, non poi così lontano, degli investimenti. Robeco, asset manager internazionale con headquarter a Rotterdam guidato in Italia da Marcello Matranga, ha portato a Milano per un incontro con la stampa alcuni dei professionisti di spicco della ricerca sui trend di lungo periodo. Henk Grootveld, head of Trends Investing Equity, Jeroen van Oerle, portfolio manager del fondo Robeco Global Fintech Equities e Thiemo Lang, portfolio Manager del fondo RobecoSAM Smart Mobility, hanno testimoniato la convinzione dell’asset manager nell’importanza di esporsi attraverso strumenti innovativi alle fondamentali direttrici di sviluppo economico e sociale dei prossimi decenni.

Tecnologia digitale, cambiamenti demografici e sostenibilità ambientale sono i tre principali ambiti individuati, che necessitano, però, spiega Grootveld il superamento di un forte bias comportamentale per comprenderne appieno l’importanza. “La mente umana”, afferma, “non è strutturata per cogliere il concetto di crescita esponenziale”. Una serie di cambiamenti a cui si associano dunque grandi opportunità ma che hanno bisogno di essere analizzati nel dettaglio per investire in modo coerente rispetto alle differenti fasi di sviluppo in cui si trovano allo stato attuale. “Laddove non sia ancora chiaro chi sarà l’entità a guidare il mercato in uno specifico comparto ma si abbia la certezza che tale mercato si svilupperà con crescenti e specifiche necessità di risorse e servizi per poter funzionare”, prosegue l’head of Trends Investing Equity di Robeco, “è utile spostarsi sul lato forniture piuttosto che sui protagonisti”. Un esempio in questo senso è rappresentato dalla tecnologia blockchain, i cui sviluppi concreti sono ancora in una fase evolutiva.

Un cambiamento che è già realtà

Molti sono però gli ambiti specifici in cui sono già individuabili in modo chiaro vincitori e sfidanti nella competizione per la leadership nei settori ad alto potenziale di crescita. “Il Fintech”, sostiene sul punto van Oerle, “è già realtà, con innumerevoli aziende che offrono servizi e generano utili in uno contesto di cambiamento che ricalca quello avvenuto dieci anni fa nell’ambito dei consumi”. Un passaggio dall’offline all’online che oltre ai servizi finanziari interessa anche altri settori tra cui l’automotive, dove l’impulso tecnologico, fa notare Lang, si unisce alla necessità di riduzione dell’impatto ambientale. “È iniziata una trasformazione irreversibile nei trasporti”, sostiene, “guidata da due fattori fondamentali: l’elettrificazione e la mobilità condivisa, che ricomprende la grande rivoluzione che porteranno i veicoli a guida autonoma”. "Entro il 2030", prosegue, "un’auto venduta su tre sarà elettrica e emergeranno nuovi modelli di business nei settori della mobilità condivisa, dei servizi connessi e dei servizi di consegna senza pilota".

"Il nostro obiettivo", conclude Grootveld sintetizzando l'approccio dell'asset manager, "è dimostrare che il trend investing non è quello di seguire le mode, né quello di cavalcare l’onda. Si tratta di guardare al prossimo decennio e alla nostra economia, alla nostra società e al nostro pianeta. Si tratta di crescita esponenziale, disgregazione e nuovi modelli di business. Si tratta di scegliere i vincitori strutturali, ma soprattutto di evitare i perdenti, visto che lungo la strada ce ne saranno sicuramente molti".