Terzo trimestre positivo per gli hedge fund: i risultati di ogni categoria

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immagine ceduta dall'entità

Gli hedge fund si apprestano a concludere un terzo trimestre caratterizzato da performance generalmente positive ma decisamente piú volatili rispetto alla prima parte dell’anno. Moreno Tatangelo, senior analyst  di Kairos Partner ha analizzato per Funds People la performance registrata durante l'estate dalle varie categorie di hedge funds e le prospettive per gli ultimi mesi dell'anno. "Il contesto macroeconomico in cui i gestori hanno operato é stato ancora una volta influenzato dalle riunioni delle principali Banche Centrali", spiega l'esperto. "Durante il mese di luglio, le discussioni riguardo all'aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti hanno provocato un ritracciamento delle asset class con una sensitività più marcata ai tassi. In agosto invece, le speculazioni su un eventuale quantitative easing Europeo hanno contribuito al rialzo generalizzato di tutte le attività di rischio. A questo punto, la stabilizzazione del quadro macroeconomico dovrebbe permettere ai fondi hedge di tornare a produrre un alpha significativo, come è spesso avvenuto in passato in contesti simili". 

Ecco i risultati e gli scenari futuri per ogni categoria.

Arbitraggio sul credito

Durante i mesi estivi gli hedge fund focalizzati sulle strategie di arbitraggio sul credito hanno continuato a registrare performance generalmente positive, mettendo a segno il miglior risultato tra le strategie hedge da inizio anno. Nelle ultime settimane abbiamo però assistito ad un'inversione di tendenza con i principali indici creditizi che iniziano a mostrare i primi segnali di debolezza, in particolar modo nel segmento high yield. Il materializzarsi di un aumento dei tassi più consistente non giocherebbe a favore di queste strategie e i fondi attivi nello spazio potrebbero perdere parte dei guadagni realizzati nel 2014.

Long-short equity 

I risultati dei gestori long-short equity sono stati invece influenzati dall’andamento volatile dei corsi. Le perdite subite durante il mese di luglio sono state ampiamente recuperate durante i mesi di agosto e settembre. A questo punto del ciclo economico riteniamo che l’approccio long-short sia preferibile per avere accesso all’azionario che continua a presentare opportunità interessanti ma che nel breve potrebbe risultare volatile. Inoltre, il calo della correlazione tra i singoli titoli registrato nelle ultime settimane è in genere foriero di buoni periodi per la generazione di alpha da parte dei gestori attivi e in particolare degli hedge fund. A livello geografico alcuni mercati asiatici sembrerebbero essere posizionati meglio di altri per offrire rendimenti appetibili nei prossimi mesi. In particolare, la Cina domestica, che con l’introduzione del cosiddetto “Thru Train” dovrebbe trarre beneficio dai flussi in entrata in un momento in cui le valutazioni risultano ancora tra le più attraenti a livello globale. In aggiunta, il Giappone potrebbe essere tornato a suscitare l’interesse degli investitori internazionali grazie alle speculazioni su un’ulteriore azione di stimolo da parte della Banca Centrale e sulle riallocazioni all’azionario domestico dei principali fondi pensione statali.
 

Event Driven

Durante i mesi estivi, nonostante la volatilità di breve periodo, i fondi Event Driven hanno beneficiato dal proseguimento del trend di fusioni ed acquisizioni e dall’andamento positivo di alcune special situations. Il consolidamento in atto in diversi settori, in primis quello delle telecomunicazioni e quello farmaceutico, potrebbe proseguire nei mesi a venire continuando a generare opportunità attraenti. La presenza di un elemento di rischio legato alla regolamentazione e alla natura internazionale delle transazioni contribuisce a rendere interessanti gli spread dei deal. Per questo motivo, nonostante il contesto di tassi bassi non favorisca la strategia, i gestori migliori saranno ancora in grado di generare rendimenti appetibili.
 

Global Macro

I gestori macro, che da diversi mesi scommettono su un rialzo dei tassi negli Stati Uniti e sul rafforzamento del dollaro soprattutto verso l’euro e lo yen, hanno registrato performance particolarmente positive soprattutto durante il mese in corso. La rivitalizzazione del mercato giapponese, in territorio negativo fino a pochi giorni fa, ha inoltre aiutato alcuni dei gestori macro che avevano posizioni rialziste in quel mercato e potrebbe continuare a farlo nei mesi a venire. Qualora questi trend dovessero continuare, i fondi macro discrezionali potrebbero generare le performance piú interessanti da qui a fine anno, considerando che molti di questi trade sono strutturati in modo opzionale.