Titoli tech, a gennaio tornano a brillare

tecnologia, innovazione
Gerd Altmann (Pixabay)

Il nuovo anno si apre all’insegna dei fondi che investono nella tecnologia. Dopo un annus horribilis del settore, abbiamo assistito a un forte rimbalzo del tech nel primo mese dell’anno. In media l’asset class ha registrato delle performance superiori al 10% a fine gennaio. Come spiegano da Columbia Threadneedle Investments, la tecnologia ha subito revisioni al ribasso dei rating a causa dell’incertezza attorno alle dinamiche dell’inflazione e dei tassi di interesse. “Più a lungo termine, crediamo fermamente che la tesi d’investimento rimanga intatta, specialmente in un contesto in cui la relativa gamma di opportunità si sta ampliando”.

Le altre categorie azionarie che l’anno scorso aveva registrato risultati negativi a doppia cifra e quest’anno hanno evidenziato una ripresa sono il mercato italiano, i beni di consumo, comunicazione e il settore immobiliare.

Categoria MorningstarRendimenti YTDRendimenti 3 mesiRendimenti 1 annoRendimenti 3 anniRendimenti 5 anniVolatilità 3 anni
Azionari Settore Tecnologia15,0311,52-13,998,1813,2924,48
Azionari Italia12,217,462,266,225,4124,21
Azionari Settore Beni e Servizi di Consumo11,8711,95-7,173,155,2621,06
Azionari Settore Private Equity11,567,2-10,037,0910,3627,52
Azionari Grecia11,5119,733,656,956,3829,41
Azionari Settore Comunicazioni11,458,6-9,650,94,2118,56
Immobiliare indiretto Europa11,313,34-22,56-8,9-0,6825,25
Azionari Germania11,1916,58-3,950,920,9823,26
Azionari USA Small Cap11,143,564,728,8511,6325,03
Fonte: Dati Morningstar al 6 febbraio 2023. Performance in euro.

L’atteggiamento delle Banche centrali nel corso del 2022 può sembrare quasi ovvio, ma ci sono due considerazioni importanti che devono guidarci in futuro. “Il picco dell’inflazione da energia, cibo e dell’eccesso di domanda dal settore dei beni è, verosimilmente, alle spalle. Nei prossimi trimestri, inoltre, rientrerà anche l’inflazione del settore immobiliare, affitti e voci correlate, proprio in virtù del rialzo dei tassi del 2022. Manca ancora all’appello la normalizzazione dell’inflazione da servizi: ristoranti, alberghi, viaggi, salute, educazione, tecnologia e molte altre voci. Per questi settori occorre concentrarsi sul mercato del lavoro e sui salari”, spiega Marco Piersimoni, senior investment manager di Pictet Asset Management.

“Al momento possiamo osservare alcuni primi segnali provenienti dal settore tech, con le big che hanno annunciato complessivamente un taglio di più di settantamila dipendenti, in risposta ai timori di una recessione dell’economia. Dalle ultime trimestrali è emerso infatti che i segmenti di business più ciclici stanno già soffrendo”, spiega Giacomo Calef, country manager di NS Partners. “Ad esempio, dal report di Microsoft emerge come il business legato ai software per PC abbia avuto un impatto significativo sul ribasso dei ricavi. Secondo il CEO Satya Nadella, inoltre, i nuovi investimenti per i progetti futuri sul Cloud potrebbero ritardare e l’azienda sta razionalizzando le spese per quelli in corso. Il fatturato di Alphabet generato dall’advertising, invece, è calato nel 2022 ed ha mancato le stime degli analisti”, spiega.