Tre grafici per orientare gli investimenti nel 2023 (secondo Amundi)

Monica Defend e Matteo Germano
Foto Amundi

Un barlume di sereno dopo la tempesta? Un raggio di luce è probabile. Almeno a detta di Monica Defend, Head of Amundi Institute e Matteo Germano, Deputy Group CIO di Amundi. Nei giorni scorsi i due esperti hanno spiegato alla stampa l’outlook globale per l’anno che verrà, dopo la consueta riunione nella sede principale di Parigi. Temi e convinzioni d’investimento dell’asset manager europeo (fra i primi dieci operatori a livello mondiale) si misureranno con sfide molto difficili. “Prevediamo un forte rallentamento della crescita globale, con diversi Paesi sviluppati ed emergenti che andranno incontro a una fase di rallentamento. La crescita globale dovrebbe attestarsi al 2,2% nel 2023, in calo rispetto al 3,4% del 2022: la crescita dei Paesi sviluppati dovrebbe scendere dal 2,6% allo 0,3%, mentre quella degli EM dal 4% al 3,5”, dicono.

La stagflazione, insomma, è il tema dominante. In Europa lo shock energetico, aggravato dalle pressioni inflazionistiche legate alle conseguenze della crisi del Covid, resta il principale freno per la crescita. La conseguente “crisi del costo della vita” trascinerà il Vecchio continente in recessione quest'inverno, prima di passare ad una lenta ripresa. Ma ciò non significa che l'inflazione diminuirà. Negli Stati Uniti, l'aggressiva stretta monetaria della Fed ha aumentato il rischio di recessione nel secondo semestre, senza però riuscire a ridurre l'inflazione.

Un contesto di bassa crescita-elevata inflazione si diffonderà anche nei mercati emergenti, ad eccezione della Cina. “Anche se abbiamo deciso di tagliare la sua crescita per il 2023 dal 5,2% al 4,5%, il trend rimane positivo rispetto alla crescita anemica del 3,2% registrata nel 2022. I presupposti chiave sono la stabilizzazione del mercato immobiliare e la riapertura graduale dell’economia cinese”, spiegano gli esperti.

Scenario centrale e scenari alternativi

Fonte: Amundi Institute al 28 ottobre 2022. DM: mercati sviluppati ME: Mercati emergenti BC: Banche centrali. Fed Federal Reserve BOE: Bank of England. BCE: Banca centrale europea PBoC: People’s Bank of China. QT: inasprimento quantitativo. TPI: Strumento di protezione del meccanismo di trasmissione da parte della BCE

Portafogli difensivi ma pronti agli aggiustamenti

Nell’attuale fase di mercato, l’asset allocation consigliata agli investitori dai manager di Amundi è partire da un portafoglio difensivo e rimanere pronti ad aggiustamenti nel corso dell’anno, privilegiando l'oro e il credito investment grade. I venti contrari dovrebbero attenuarsi nel secondo semestre del 2023, favorendo un miglioramento del ciclo economico e un aumento graduale di asset rischiosi nei portafogli. “Le obbligazioni sono nuovamente attraenti come fonte di reddito e di diversificazione per i portafogli bilanciati. Mai come quest’anno bisognerà essere in grado di modificare l’asset allocation, negli snodi critici come il cambio di rotta della Fed, che potrebbe riportare fiducia anche sugli asset più rischiosi”, spiega Germano.

Le azioni potrebbero offrire buone opportunità nei prossimi mesi quando si saranno riprezzate, con una preferenza per gli Stati Uniti e un orientamento ai segmenti di qualità, value e ad alto dividendo. Gli investitori dovrebbero aumentare gradualmente l'esposizione alle azioni europee e cinesi, cicliche e fortemente value. Il perdurare dell'inflazione implica una maggiore allocazione negli asset reali resilienti all'inflazione, come le infrastrutture. Anche se il debito privato ha iniziato a riprezzarsi, gode comunque di fondamentali solidi nella maggior parte dei casi: il settore immobiliare può rappresentare un valido strumento di diversificazione.

Nel 2023 si accentueranno poi le differenze tra i diversi mercati emergenti. I Paesi con prospettive monetarie e di inflazione più favorevoli, come quelli dell'America Latina e dell'EMEA, sono interessanti. Un cambio di rotta nella politica monetaria della Fed più avanti nell’anno dovrebbe rendere più attraenti le azioni dei mercati emergenti.

Investire nel 2023: seguire la sequenza

Fonte: Amundi Institute.

Opinioni sulle classi di attivo

Fonte: Amundi Institute al 16 novembre 2022.