“Lo sviluppo dell’IA è solo all’inizio di un percorso destinato a durare molti anni. E la prima fase riguarda, come spesso accade, le infrastrutture. Oggi parliamo di cloud, data center, semiconduttori”, commenta Dolsa. Vi è poi lo sviluppo concreto dell’IA, con le società di software dedicati e di IT services. Per investire in tutti questi ambiti, però, bisogna essere molto selettivi: come rileva il responsabile, colossi come nVidia, Intel e altri hanno modelli di business profondamente diversi tra loro. E infine, a valle della filiera, ci sono i settori che beneficeranno dall’implementazione di queste innovazioni tecnologiche. “Il mondo della finanza sta iniziando a usare questi strumenti in maniera embrionale, ma ci sono studi che prevedono un’adozione più pervasiva”, afferma il responsabile. Il comparto che offre più sbocchi al momento è quello dell’industria: “Con il calo demografico nei Paesi sviluppati - aggiunge - la robotica associata all’intelligenza artificiale potrà aiutare a mantenere alta la produttività. Anche nell’healthcare, già molte operazioni sono svolte tramite l’assistenza di robot”.
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