Santo Borsellino (Generali Insurance AM): "Un brand che cambia al servizio del cliente"

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In casa Generali la rivoluzione è già cominciata. La  società di gestione del risparmio si è scissa in due asset manager, ciascuno con la propria specializzazione: da una parte Generali Insurance Asset Management SGR (GIAM, il nuovo nome della precedente Generali Investments Europe); dall’altra Generali Investments Partners SGR (GIP, una nuova società di gestione del risparmio italiana). “Un’organizzazione che ci permette di focalizzare meglio le nostre competenze sulle specifiche esigenze dei nostri clienti, per i quali vogliamo continuare a creare valore nel tempo in un mercato ed un contesto normativo in costante evoluzione”, chiarisce subito Santo Borsellino, amministratore delegato della nuova Generali Insurance Asset Management.

GIAM, la società che continuo a guidare, è specializzata nella gestione di portafogli assicurativi e pensionistici e, con più di 430 miliardi di asset al 1 ottobre 2018, conferma il suo primato nel mercato italiano oltre ad essere uno dei più importanti asset manager europei focalizzati su soluzioni liability-driven”, spiega il manager. “Qui mettiamo in campo la forza della nostra esperienza maturata come asset manager del Gruppo Generali: conosciamo bene la struttura delle  passività dei nostri clienti, abbiamo view puntuali sui mercati e le evoluzioni macro e micro economiche, abbiamo sviluppato competenze di analisi del rischio di credito che ci permettono di navigare ogni fase del ciclo economico. Del resto, il nostro DNA di gestori di portafogli assicurativi ha fatto sì che la gestione del rischio sia una parte integrante del nostro processo di investimento e anche questo elemento, credo, sarà un fattore competitivo sempre più importante in fasi di mercato ad alta volatilità”.

La novità nel panorama di Generali Investments è rappresentata invece da Generali Investments Partners, una SGR di nuova costituzione guidata da Carlo Trabattoni, che ha come obiettivo la crescita dei clienti terzi e degli attivi in gestione attraverso strategie di investimento unconstrained e capacità di distribuzione specializzate, anche attraverso boutique.  Infine la terza entità, Generali Investments Holding, holding company di GIAM e GIP e società preesistente, fornisce ulteriori servizi a supporto dell’asset management, garantendo affidabilità ed efficienza.

Un mandato in evoluzione

Il riassetto appena intrapreso in realtà si colloca sulla scia di una continua evoluzione che la società ha intrapreso, come ricorda lo stesso CEO. “In questi cinque anni alla guida di Generali Investments Europe, la società si è trasformata, così come il contesto di mercato in cui operiamo. Da tre società di gestione in Italia, Francia e Germania che avevano logiche e processi differenti e non integrati, abbiamo creato un’unica SGR, regolata in Italia con due succursali a Parigi e a Colonia. La società si è posizionata fin da subito fra i principali player europei, con un’unica governance e singole business unit con competenze internazionali. Questo ha permesso di far emergere sinergie importanti”, afferma Borsellino.

“In questo contesto abbiamo continuato ad investire in risorse e competenze. Abbiamo rafforzato il team della ricerca macroeconomica interna e di analisi del credito; continuiamo a presidiare con professionalità di eccellenza i portafogli dei nostri clienti, assicurativi, fondi pensione e istituzionali con particolare enfasi su soluzioni liability-driven. In linea con le politiche di gruppo sui temi ESG, Generali Investments Europe ha iniziato dal 2007 (come Generali Investments Italy S.p.A. Società di gestione del risparmio) a dotarsi di competenze SRI su cui oggi siamo presenti con un’offerta commerciale e un forte commitment all’engagement. Ad esempio, negli ultimi 12 mesi abbiamo votato in più di 1.100 AGM (annual general meeting) in 32 diversi Paesi europei e non, esercitando la funzione di stewardship che un player di rilievo come Generali Investments Europe deve svolgere. Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti, con una trasformazione che enfatizza ulteriormente la specializzazione in funzione del servizio ai nostri clienti”, racconta l’amministratore delegato.

Il brand insomma si rinnova, si modifica e si amplia ma il core business resta sempre fedele alla tradizione. “Vogliamo continuare a crescere nel segmento LDI (liability-driven investments), nel quale abbiamo già un’importante presenza di mercato, forti delle nostre competenze altamente specializzate e di strumenti di analisi proprietary”, dice il manager. “Continuando a supportare i clienti interni, ci stiamo focalizzando anche sullo sviluppo di soluzioni per la gestione di portafogli assicurativi e pensionistici di clienti terzi. Il segmento è altamente competitivo, ma GIAM ha le professionalità e i processi per aver successo. Del resto la scelta di chiamarci Generali Insurance Asset Management descrive appieno l’enfasi sulla gestione di asset liability-driven come nostro elemento distintivo”.